19/03/2014 20:08 CEST - approfondimenti

Il Bagelino del giorno dopo

TENNIS-Una speciale edizione del bagel con riflessioni sugli esiti di Indian Wells. Djokovic, Federer, Nadal, il trionfo della Pennetta e un'ultima considerazione alla fine del pezzo. Davide Orioli

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Indian Wells, Roger Federer e Novak Djokovic premiati al termine della finale maschile (Photo by Luigi Serra)
Indian Wells, Roger Federer e Novak Djokovic premiati al termine della finale maschile (Photo by Luigi Serra)

Djokovic: ha assunto Becker e non ha più vinto un torneo. Riappare Vajda e trionfa a Indian Wells. Ma ha dichiarato di voler continuare la collaborazione con Boris perchè 72 indizi non fanno una prova. Nei Pozzi Indiani, guidato dallo spirito del gran capo Seminole (poi squalificato per coaching) ha dimostrato di saper vincere anche a mezzo servizio, cosa che non riesce mai alla Errani.

Federer: Perdere un mille al tiebreak del terzo non fa mai piacere, ma lo svizzero ha dimostrato di essere tornato in gran forma grazie anche all'ispirazione di Edberg, ai consigli sulla freddezza di Iceberg e ad una nuova dieta a base di Lindt, Gillette e Rolex. Roger gioca indubbiamente meglio quando Mirka è in dolce attesa e ha fatto sapere che se la condizione lo sosterrà farà figli fino a Rio 2016.

Pennetta: A 32 anni Flavia si toglie la soddisfazione più grande della carriera cogliendo una vittoria inattesa. Merito della grande grinta e anche un po' dell'infortunio della Radwanska. La nostra portacolori è stata la prima ad essere dispiaciuta: “Non è mai bello vincere grazie a un infortunio dell'avversaria” ha dichiarato rimuovendo l'ultimo spillone da una bambolina.
Per lei si narra di un flirt con Fognini e già gli appassionati sognano un erede col talento del papà e la caparbietà della mamma. Se sarà maschio sarà Pennino, se sarà femmina Fognetta.

Nadal: Dalla finale australiana non pare più lui: qualche cosa chiaramente non va, lo si era già intravisto a Rio dove non era riuscito ad andare oltre la semplice vittoria finale del torneo. Qua ha prestato il fianco alla vendetta della Luce fatta tennis, e non ha cercato scuse: “La schiena non c'entra – ha fatto sapere – quando perdi 7-6 al terzo il problema è il fondoschiena”. Per il numero uno del Mondo gli astri non paiono bene allineati in questo inizio stagione, e nemmeno le bottigliette se la passano bene.

Wawrinka: Facile vincere uno Slam quando nessuno se lo aspetta, battendo Djokovic e Nadal oberati dal peso della tensione e da infortuni vari. Che ci vuole. Ben più difficile è ripetersi a Indian Wells, soprattutto quando di fronte si ha un tennista come Anderson, soprattutto quando segretamente si sta puntando al doppio e si usa il singolo solo come allenamento. Stan ha imparato la lezione e da Miami rivedremo più rovesci a tutto braccio e più farina a tutta faccia.

Roger-Vasselin: Ma che ne parliamo a fare...

Bautista Agut, Halep, Falla e tutti gli altri ospiti fissi del Bagel: hanno fatto il possibile, un encomio.

Miglior match del torneo: Djokovic-Benneteau, perché è durato poco.
Premio per il miglior look: Bambolone Raonic.
Miglior ritorno: Il polso di Del Potro.

Orioli: Inizia il torneo bene in palla ma sparisce nei weekend, scrive quando gli pare dando ai lettori l'impressione di essersi persi delle puntate. Lotta contro la connessione indiana ma cede al terzo. Chiude con un bagellino di quantità ridotta e qualità idem. Ma capitelo, in 'sto periodo c'ha un sacco da fa’. E comunque vi saluta caramente dandovi appuntamento sulla terra rossa.

Davide Orioli

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