21/03/2014 00:48 CEST - Miami - Le interviste

Djokovic:"Tra Becker e Vajda c'è grande comunicazione"

TENNIS - Nell'intervista pregara il campione serbo ha parlato dell'assenza di Becker a causa dell'operazione alle anche. Ma anche della separazione tra Lendl e Murray e della seconda giovinezza di Roger Federer. Trad. di Yelena Apebe.

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Novak Djokovic
Novak Djokovic

SONY OPEN TENNIS MIAMI (ATP). 20 Marzo 2014
Intervista a Novak Djokovic.

D. Parlaci un po’ di Boris. Abbiamo sentito che non ha potuto viaggiare.

R. Si, non è in grado di viaggiare. Deve essere operato alle anche oggi e domani. Perciò non potrà venire.

D. Ma era previsto?

R. No, avrebbe dovuto venire. Sostanzialmente, in finale a Indian Wells ci ha chiamati, ha detto che aveva un’emergenza e che doveva essere operato a entrambe le anche.

D. Questo ti condizionerà o condizionerà il vostro lavoro?

R. No, Boris sarà a MonteCarlo. Rispetto al programma di tornei per il quale si è impegnato ci sarà, a meno che la salute non glielo impedisca.
In queste particolari situazioni, sicuramente non c’è molto da fare. Se deve operarsi alle anche,sfortunatamente non può muoversi e non può camminare. E’ un problema che si porta dietro già da alcuni anni.
Se riesce, sarà presente già a MonteCarlo.

D. Le persone guardano cosa hai fatto a Indian Wells e dicono “ Non hai sentito molto la mancanza di Boris”, ma suppongo che quello che ha fatto per la tua crescita abbia contribuito al tuo successo.

R. Assolutamente si. Prima di tutto, Boris è il capo allenatore, e questa non è stata solo una mia decisione. È stata una proposta di Marian fin dall’inizio, perché, come stavo dicendo prima, Marian è stato nel circuito come giocatore e coach per 30 anni. È davvero tanto tempo per lui.
Voleva passare più tempo con la sua famiglia, e per me era il momento di cercare qualcuno che riuscisse a impegnarsi per più tornei rispetto a Marian.
Era pianificato per Marian essere a Indian Wells; adesso è a Miami a causa della situazione. Si dividono i tornei, ma si suppone che sia Boris a viaggiare di più.
C’è grande comunicazione tra di loro e hanno un buon rapporto, e io sono contento di come sia iniziato tutto.
Ovviamente a inizio stagione non ho vinto l'Australian Open come avevo fatto nei tre anni precedenti ma, come sai, è lo sport.
Sento che sto giocando bene sul campo. È una questione di tempo prima che le cose comincino a funzionare. Sono felice che abbiamo cominciato a funzionare a Indian Wells. Ho avuto due settimane grandiose, e spero che i benefici e gli effetti del lavoro tra me e Boris li vedremo per il resto della stagione.

D. Volevo chiederti della “rinascita” di Roger. Hai appena giocato contro di lui, e alcune persone lo hanno già escluso o stanno iniziando a scrivere il suo nome fuori dai Big Four. Cosa vedi di diverso nel suo gioco? In un certo senso, pensi che sia ”tornato”?

R. Si. Penso che quest’anno stia giocando ad alto livello.  È tornato al suo livello standard cioè a quel livello che ha avuto per sette, otto anni, gli anni in cui è stato una figura così dominante nel tennis maschile. Sicuramente l’ultima stagione non è stata altrettanto buona per i suoi standard.
Ma quest’anno è partito forte. Ha vinto il titolo a Dubai e ha giocato la semifinale a Australian Open. Sta colpendo la palla con molta precisione. È molto sicuro sul campo e penso che abbia migliorato il suo rovescio.
Forse è la racchetta o qualcos’altro, ma questo colpo è molto più profondo . Colpisce molto più in topspin che in slice.
Sai, con tutta l’ esperienza e il successo che ha avuto nella sua carriera, non deve mai essere escluso.
Non importa la sua età. È solo un numero. Come stavo dicendo, lui si sente bene sul campo. È in forma. Adesso, è decisamente uno dei migliori tennisti al mondo.

D. Sei rimasto sorpreso quanto noi rispetto alla rottura tra Andy Murray e Ivan Lendl?

R. Ad essere sincero, non sono sorpreso. Ma, non so cosa aspettarmi. Hanno lavorato insieme per due anni, e questo ha sicuramente portato successo ad entrambi sul campo, specialmente ad Andy. Ha vinto i Giochi Olimpici e alcuni Grandi Slam. Io penso che fosse una buonissima idea quella di lavorare con Ivan.
Adesso la rottura. Penso che avranno sicuramente una buona motivazione per farlo. Non tocca a me giudicare.

D. Quanto è importante per te giocare in questo ambiente a Miami?

R. E’ un torneo diverso. È uno dei più belli che abbiamo nel circuito. C’è molto divertimento, molto intrattenimento, e una folla internazionale.
Ho avuto molto successo in questa città prima di vincere il mio primo grande titolo nel 2007. Ricordo che è qui che ho giocato il mio primo evento Master 1000. Perciò ho moltissimi bei ricordi.
Ogni anni non vedo l’ora di tornare a Miami durante questo periodo dell’anno. C’è un bel tempo. E come ho detto, c’è molto divertimento dentro e fuori dal campo.

D. Stiamo facendo una storia sulla moda nel tennis, che è nata con Agassi e i suoi denim shorts . Tu hai il look da “Darth Vader”(personaggio di Star Wars). Per prima cosa, qual è la tua ispirazione quando disegni i tuoi vestiti? E, seconda cosa, quanto è importante per voi ragazzi differenziarvi con il vostro stile?

R. Hai menzionato Andre Agassi. Lui ha decisamente rivoluzionato la moda nel tennis. È stato il primo a vestirsi diversamente e a distinguersi sul campo.
Io ho attraversato un percorso nella mia carriera. Ho avuto diversi dragoni e ali sulle mie magliette (sorridendo).
Ma adesso sono a uno stadio diverso. Sicuramente cerco in ogni modo di dare dei miei suggerimenti per disegnare i miei vestiti. Sono fortunato ad avere un buon team di persone e di designers dalla Uniqlo Company che mi rappresenta da due anni.
Ci sono varie ispirazioni dietro certi design in base al periodo dell’anno,al colore della superficie, a dove andiamo, al colore della bandiera Serba e così via.
Perciò sono varie le fonti d’ispirazione. Cerchiamo di creare qualcosa che possa essere carino da indossare sul campo.

Traduzione di Yelena Apebe

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