22/03/2014 11:40 CEST - Miami 2014: Interviste

Nadal: "Lleyton grande esempio per tutti"

TENNIS MIAMI SONY OPEN - Rafael Nadal – Intervista pre torneo

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Rafael Nadal
Rafael Nadal

Descrivici le sensazioni di dover giocare contro Lleyton Hewitt, non ricorda te più di chiunque altro in termini di spirito di competizione?

Beh, non lo so. Credo sia di grande ispirazione per tanti giocatori per aver vinto così tanto, e perché nonostante tutti i problemi fisici che ha avuto è stato capace di competere con questo spirito incredibile, questa grande motivazione. È stato in grado di tornare dopo degli infortuni importanti. Quindi è un grande esempio per tutti i tennisti. Sono felice di vederlo giocare bene di nuovo. Spero non domani (ride). Ma lui ha già vinto un torneo quest’anno e so che per me sarà un match complicato. Ho bisogno di giocare bene. Ci proverò.

Sei sempre molto motivato ad ogni torneo, ma questo in particolare non l’hai mai vinto. È uno dei pochi che ti mancano. Questo ti da una motivazione speciale? Ti piacerebbe incidere il tuo nome in un torneo che non hai mai vinto prima?

Sicuramente, mi sarebbe piaciuto vincere qui ogni anno, ma non sarei corretto se dicessi di si. Mentirei. Quando gioco un torneo, provo a fare del mio meglio sempre. Quindi quando scendo in campo, sono sempre motivato, ad ogni torneo, ad ogni partita. E farò lo stesso qui, no? Spero di poter avere qualche buona giornata. Spero domani di poter essere competitivo. Non è mai facile il primo turno, specialmente perché dovrò affrontare un avversario come Lleyton, e soprattutto perché lui ha già giocato un match, e quindi sarà una dura lotta. Ho bisogno di essere competitivo al massimo. Di essere pronto. Spero di esserlo, ma vedremo.

È un po’ diverso giocare a Miami rispetto agli altri luoghi degli Stati Uniti, perché qui molta gente porta le bandiere della Spagna, le persone parlano spagnolo, e hai molti fans qui?

Si, sai è diverso, qui ci sono molti latino-americani,e questo rende il torneo un po’ più speciale per noi. Ma il calore della gente lo sento non solo qui a Miami, ma anche in altri posti in cui ho giocato. Non posso dire nulla di male di Cincinnati, o di Indian Wells, specialmente a Indian Wells, che amo. E ovviamente agli US Open. Quindi mi sento molto amato dagli americani. Non ho proprio nulla da dire, no? Mi diverto a giocare in America, ma è vero, qui con la grande comunità latina, è davvero speciale.

Sei apparso ovviamente dispiaciuto dopo il match con Dolgopolov a Indian Wells. Ti sei preso qualche giorno per superare la cosa? Come hai reagito dopo aver lasciato il campo?

Sono un buon perdente (ride). Devo accettare il fatto che quando scendi in campo puoi vincere o perdere. Mi piace vincere, ma non posso farlo per sempre. Quindi devo essere consapevole di questo, come gli altri. Devi essere pronto a vivere i momenti buoni e quelli brutti, e alla fine devo dire di essere davvero fortunato di aver avuto molti più momenti belli rispetto a quelli brutti durante la mia carriera. Una settimana fa ho perso 7-6 al terzo contro un ottimo giocatore. Io non giocato bene. Lui ha giocato molto meglio di me, e ha meritato di vincere. Ho combattuto fino alla fine, ma non era la mia giornata. Ho cercato di allenarmi duramente per essere pronto qui. Spero di essere pronto per domani. E se anche non dovesse andare bene qui domani, tornerò in Europa e continuerò ad allenarmi duramente per la stagione sulla terra. Per me è molto importante. Ma il tennis ha anche delle cose negative, come il fatto che quando vinci non hai il tempo per festeggiare. Pochi giorni dopo sei di nuovo sotto pressione e devi essere pronto ancora una volta. La cosa positiva è che quando perdi, in poco tempo puoi tornare a giocare. Quindi le due cosa da una parte sono positive, dall’altra no. Avrò l’opportunità di giocare meglio e spero di riuscirci. Alla fine posso dire di aver iniziato bene la stagione, ho giocato quattro tornei, ho fatto tre finali e ho vinto due volte. E’ stato un ottimo inizio. Non sono un tipo che si considera talmente bravo da non definire questo inizio di stagione davvero positivo. Sono felice di quello che ho fatto, e rimane il fatto che ho giocato meglio dopo l’infortunio in Australia. Anche vincendo Rio, mi sentivo come se non stessi facendo del mio meglio. Ho bisogno di un po’ di tempo per allenarmi e ritrovare fiducia nel servizio, nei movimenti. Spero di riuscirci presto.

Un’altra domanda su Lleyton. Ti aiuta in qualche modo avere un match d’esordio con un giocatore di alto profilo che è lanciato e molto motivato dalla vittoria di ieri? Ti dà più motivazioni giocare in apertura contro un giocatore così competitivo e favorito dai fan?

Avrei preferito un avversario più semplice (ride). Ma questo è quello che è capitato. Non posso scegliere il tabellone. Sarà una partita dura. Ma allo stesso tempo, è un avversario che ti fa giocare – giocheremo molto da fondo campo. Sarà dura. Ma la cosa buona di giocare questo tipo di partite è che se riesci a vincere, riesci a prendere un certo ritmo per il torneo. Contro gli avversari che ho avuto la scorsa settimana, Stepanek e Dolgopolov, anche vincendo, senti di non riuscire a giocare i tuoi colpi come vorresti. È un’altra storia. La cosa positiva è che se sarò in grado di giocare un buon match e di vincere, probabilmente avrò molta fiducia e riuscirò a trovare il ritmo giusto. Se dovessi perdere, troverò il ritmo volando verso casa (ride).

Hai incontrato Lleyton spesso in passato. Ti piace e ti diverte giocare contro un tennista come lui? E se si, cosa ti piace delle vostre sfide?

Da piccolo lo ammiravo e lo guardavo in TV. Ha un bel carattere. Combatte su ogni punto. Dà sempre tutto in campo. E’ un grande esempio per come si batte sul campo. Ricordo delle belle sfide con lui quando ero più piccolo. Ho perso due volte in Australia, ma ho perso in tre set molto tirati e una volta in cinque. Sono dei bei ricordi e soprattutto quella era casa sua. Quindi ho dei bei ricordi dei match contro Lleyton, e domani sarà uno di questi.

Cosa puoi dirci del tuo torneo a Rio?

A Rio? Bene. Mi sono divertito. C’era molta umidità (ride). È stata una bella esperienza per me. Sono stato tre volte in Brasile e sono riuscito a vincere in tutti e tre i casi. Il torneo è fantastico, ed è bello avere questi tornei in America Latina. È una parte importante per il mondo del tennis, e spero di vedere sempre più tornei lì. Perché alla fine è importante giocare e avere dei tornei in un luogo in cui la gente ama così tanto il tennis. Sento che ogni volta che gioco lì, lo stadio è pieno al 100% e i tifosi sono fantastici. Spero di vedere un Masters 1000 nel futuro in America Latina.

Traduzione di Chiara Bracco

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