Seconda giornata di incontri a Zhuhai per il “WTA Elite Trophy”, torneo che chiude la programmazione stagionale del circuito femminile. Oggi in campo tre dei quattro gironi: esordio per le tenniste del gruppo “Azalea”, tornano invece in campo i gruppi “Camelia” e “Peonia”. In quest’ultimo è inserita la nostra Roberta Vinci, che deve necessariamente battere in due set Petra Kvitova per sperare nella qualificazione.
Gruppo Peonia
P. Kvitova b. R. Vinci 6-1 6-2 (Emmanuel Marian)
Travolta. Per passare il turno serviva un miracolo a Roberta Vinci, dopo la brutta sconfitta patita ieri contro Barbora Strycova, ma il carattere di straordinarietà tipico degli interventi delle creature celesti nelle umane questioni ha fatto si che Roberta fosse lasciata sola, impotente davanti a un’avversaria tracimante. Roby avrebbe dovuto vincere in due per continuare a coltivare la speranza impossibile di qualificarsi alle semifinali, ma il sogno è svanito dopo appena 19 minuti, vale a dire il tempo necessario a Kvitova per divorare il primo parziale. Petrona, autrice di un ultimo quarto di stagione finalmente all’altezza della propria fama, ha regalato la sensazione di essere capitata per puro caso nel Master sbagliato, tanto è stata evidente la differenza di cilindrata nei confronti dell’avversaria. Alte percentuali con la prima, vincenti da ambo i lati scagliati a velocità ignote nel circuito in gonnella, serve and volley letali e un ritmo in risposta ingestibile hanno portato la ceca avanti per tre a zero dopo sette minuti con un parziale di dodici punti a tre, e un doppio fallo di Roberta ha segnato il cinque a uno al sedicesimo minuto di gioco. La reazione d’orgoglio della giocatrice azzurra, testarda nel tentare di rimanere in scia all’inizio del secondo set, non ha cambiato l’inerzia dell’incontro, che si è chiuso senza ulteriori sussulti in tre quarti d’ora di tennis a senso unico.
Vinci chiude così una stagione a due facce: ottimi i primi quattro mesi, che l’hanno vista debuttare nella top ten e vincere il torneo più importante della carriera a San Pietroburgo; altalenanti gli ultimi sei, anche se non dovremmo lesinare applausi alla tarantina per l’ onorevolissimo risultato ottenuto allo US Open, dove difendeva l’incredibile finale del 2015. La domanda che sta tenendo i tanti tifosi di Roberta con il fiato sospeso è una e una sola: la rivedremo in campo nel 2017? Le dichiarazioni concesse dalla nostra portacolori durante la conferenza stampa di ieri lasciano spazio a moltissime incertezze. Non possiamo che rimanere in attesa, pronti a rispettare ogni sua decisione.
Gruppo Camelia
T. Bacsinszky b. T. Babos 6-4 6-2 (Diego Serra)
Vince facilmente Timea Bacsinszky numero 18 della WTA contro Timea Babos, numero 35 del mondo. Il derby delle Timee parte subito con un break della svizzera nel secondo game del primo set, con Babos brekkata a zero. Nel terzo game è brava l’ungherese a rispondere, giocando il miglior game del match, riuscendo a mettere in difficoltà per l’unica volta l’avversaria sul servizio. Ma già nel quinto game tiene a fatica la battuta, ribattendo 3 palle break. Non riesce altrettanto nel nono game, dove cede la battuta alla svizzera. Facile per Bacsinszky tenere poi il servizio e chiudere il set. Si ripete subito a inizio secondo set la svizzera, che sale 0 a 40 nel primo game del primo set, e alla terza palla break porta a casa il game. Altro break per Bacsinszky nel terzo game, con Babos troppo lenta e in difficoltà alla battuta. L’ungherese conquista una palla break nel sesto game, inutile. Poi altre due nel miglior game giocato, cioè l’ultimo dove sale 15 a 40, per rifarsi poi raggiungere e superare dalla svizzera che chiude il set e l’incontro. Bacsinszky si rimette in corsa dopo la sconfitta subita da Zhang.
Gruppo Azalea
Konta b. S. Stosur 6-4 6-2 (Tommaso Voto)
Una solida e concentrata Konta elimina in due set l’australiana Stosur e conquista i primi punti del Gruppo Azalea, in cui è inserita anche la francese Garcia. Archiviata la delusione della mancata partecipazione al Master di Singapore, la britannica è apparsa in buone condizioni e l’infortunio agli addominali di Hong Kong è ormai un ricordo. Johanna ha una partenza veemente, perché si porta rapidamente sul 4-0 e sotterra la sua avversaria di vincenti. Stosur, troppo debole di rovescio, fa fatica a controllare i colpi piatti e violenti della tennista inglese, che alla prima occasione utile spinge e trova il punto. Sam ha una reazione più adrenalinica che tecnica, che tuttavia produce un controbreak ed un avvicinamento nel punteggio. La n.1 del seeding di Zhuhai ritrova smalto, concentrazione e vigore al servizio e chiude il parziale con il punteggio di 6-4. Si continua a strappi, anche perché Stosur è discontinua e non trova la chiave tattica per incartare il gioco della sua avversaria. Qualche discesa sorprende la britannica, ma la vincitrice degli US Open del 2011 arranca dietro la linea di fondo campo.Con una risposta fulminante di diritto l’inglese ottiene il break in apertura di secondo set e praticamente mette il sigillo finale al match. Con questo successo Konta è anche sicura di chiudere la stagione da top 10, in quanto non può essere scavalcata dalla Kvitova, nemmeno in caso di vittoria finale della ceca a Zhuhai. Stosur prolunga la sua crisi: quinta sconfitta consecutiva, nessun set vinto degli ultimi 10 giocati.