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Ciao Amélie, e grazie!

In una giornata ricca di emozioni il pubblico, le colleghe, la famiglia hanno salutato la fine della carriera della Campionessa francese. Amélie Mauresmo lascia il tennis senza rimpianti e con molta serenità.

Monique Filippella

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La cerimonia di addio ad Amélie Mauresmo

 

Iniziamo con una certezza: Amélie Mauresmo non tornerà al tennis. Nella sua conferenza stampa di annuncio del ritiro, ad una domanda specifica su un possibile rientro disse:”Ho imparato che nella vita non si può mai dire mai, ma credo che sia fortemente improbabile”. Oggi, a tre mesi dal ritiro ufficiale, dopo una serata densa di emozioni, è un'Amélie serena e rilassata che, in tutta onestà, assicura che non tornerà a giocare a tennis. In questi mesi non ha neanche toccato la racchetta. Non ha fatto stravizi per non “gonfiarsi”, visto che è iscritta alla Maratona di New York, ma ha approfittato di questo periodo per stare con gli amici, rimanendo a casa, anche se l'idea di andare al mare al caldo la solleticava, pur di non doversi sorbire ancora tante ore di volo. Ha vissuto tutte le emozioni che il campo poteva darle, dalle cose brutte, che già ha dimenticato, alle emozioni forti delle vittorie. La carriera è stata lunga, ma ora le sembra volata. Per tanto tempo alla ricerca della vittoria in uno Slam, ha vinto molti Tornei, la Fed Cup, ha raggiunto la prima posizione nella classifica mondiale. E alla fine il coronamento di una carriera con la gioia del Masters di Los Angeles, di Melbourne e l'apoteosi di Wimbledon. Oggi tutte queste emozioni le ha rivissute in cinque minuti sul campo, dove hanno proiettato un bellissimo filmato con tutti i momenti più belli di questi suoi ultimi quindici anni

Ma procederò con ordine: terminata la partita di Flavia Pennetta, dopo pochi minuti nello stadio è calata l'oscurità, due file di raccattapalle si sono posizionate al lato dell'entrata delle giocatrici e molte giocatrici si sono sistemate in riga davanti alla rete per accogliere Amélie in campo.

Ecco l'abbraccio con Alizée Cornet, sotto gli sguardi commossi di Flavia Pennetta e Francesca Schiavone

Amélie tiene un breve discorso di ringraziamento

Elena Dementieva si fa portavoce delle giocatrici e, con un francese impeccabile, ricorda tutte le belle sfide e ringrazia Amélie per quanto ha apportato alle giocatrici in campo, ma soprattutto per quanto ha dato loro al di là del tennis

è poi la volta di Francesca Schiavone. Il responsabile della WTA ci ha raccontato che durante la partita di Flavia gli ha mandato un messaggio che diceva che stava ancora vedendosi la partita in albergo, ma che sarebbe venuta per la cerimonia e avrebbe voluto parlare anche lei.

Il suo discorso è a tratti commovente, a tratti divertente e serve in modo eccellente a spezzare un po' la tensione emotiva che già si è creata. Magistrale la conclusione, tra lo spasso delle colleghe: abbiamo avuto grandi scontri... tennis bellissimo... grande campionessa... Mi raccomando, perciò: non tornare!!!!

Ed è un bell'abbraccio con cui si salutano le avversarie di tante battaglie sul campo

A quel punto sono entrate diverse persone che hanno condiviso questo periodo delle vita della giocatrice, ma il momento di maggiore commozione è stato certamente l'ingresso in campo della mamma

Poi Amélie fuori dallo stadio ha firmato ancora qualche autografo, è salita sulla Porsche coperta di neve e si è conclusa una giornata densa di emozioni. Una giornata che non dimenticherò, così come non dimenticherò l'emozione della vittoria qui a Parigi l'anno scorso e tutte quelle vissute in questi anni sul campo o davanti alla televisione. Grazie Amélie per il bel tennis che ci hai regalato.

Se qualcuno poi volesse sapere come ero “attrezzata" per la serata, oltre al cartone di fazzolettini, ecco soddisfatta la curiosità!

.... e questa è la bandierina a fine serata!!!

Monique Filippella

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