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WTA Tour

Lo strano "caso" Azarenka

Tra gli scommettitori si è discusso dell'incontro tra Viktoria e McHale e si è parlato di andamento anomalo delle quote. Ci abbiamo dato un'occhiata e secondo noi... Egidio Pinno

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Dopo un periodo di relativa calma, torna alla ribalta l’inquietante binomio tennis-scommesse. La sconfitta al primo turno del torneo di Charlseston di Viktoria Azarenka (nr°9 del mondo) per mano della giovanissima promessa Americana Christina McHale (192° posizione WTA) ha fatto sussultare nuovamente i vertici della Tennis Integrity Union l'organismo che si occupa di investigare sulle partite dallo svolgimento anomalo.

Il fenomeno dei “biscotti” non è certo nuovo, ma dal fatidico episodio di Sopot 2007 tra Davydenko e Vassallo Arguello – partita che finì sott'inchiesta, ma che porto ad un nulla di fatto scagionando completamente i due giocatori - non c'è dubbio che la sensibilità di tutto l'ambiente tennistico verso questo genere di episodi sia notevolmente aumentata.

Nei mesi successivi vennero alla ribalta tutta una serie di partite che avevano avuto strani andamento in campo e sulle lavagne dei bookmakers. Ma davvero in ogni stagione tennistica ci sono così tante partite “manipolate”, o questo clima da caccia alle streghe fa gridare allo scandalo anche quando scandalo non è?

Un'esempio lampante di questo tipo di situazione è quello che si sta verificando nei diversi campionati di calcio Italiani. Solitamente i mesi più “sensibili” a risultati quantomeno strani sono quelli di Maggio e Giugno, quando ormai i giochi più o meno sono fatti e di conseguenza i risultati possono essere in qualche modo sorprendenti.

L'anomalia di quest'anno è che i Bookmakers già dal mese di Marzo hanno cominciato a sospendere le giocate su alcune partite, che dal volume di gioco generato potevano sembrare “sospette”, ma che nella realtà dei fatti si sono dimostrate assolutamente lineari e che non hanno fatto registrare i risultati che l'andamento del mercato lasciava prevedere.

Il Tennis per come è strutturato è sport che più di altri si potrebbe prestare alla manipolazioni delle partite:

- Sport individuale dove l'azione è gestita esclusivamente dai giocatori, con l'assenza quasi totale di fattori esterni

- Rapporti quotidiani tra i diversi giocatori che appartengono al tour e che potrebbe permettere accordi malsani.

- Numero di incontri giocati in un'anno molto più alto rispetto ad altri sport e quindi maggiori opportunità.

- Struttura delle classifiche e dei tornei, che teoricamente potrebbe rendere molto più redditizio perdere una partita invece di vincerla.

Altro fattore che non aiuta nella ricerca di una certa trasparenza è il Live-Betting, che consente di operare in ogni momento della partita e che quindi permette di poter puntare in ogni situazione di punteggio. Se ipoteticamente due giocatori si mettessero d'accordo sull'esito di una partita, grazie al Live Betting potrebbero creare degli scenari di punteggio tali da massimizzare i loro profitti. Ed ora grazie a siti di “Betting Exchange” si può addirittura operare in Live-Trading sugli eventi sportivi, comprando una determinata quota e rivendondola successivamente, provando a guadagnare sulle differenze di prezzo tra il costo di acquisto di una quota ed il ricavo di vendita della stessa, proprio come si fa normalmente sui mercati azionari o sui mercati Forex.

Ed ultima novità in ordine cronologico, la possibilità di puntare anche su tornei di livello Challenger, allargando oltremodo i confini degli scommettitori tennisitici. Ma nonostante tutte queste “agevolazioni” se si analizza un'anno di partite si può notare che le partite strane o che possano dar adito a qualche sospetto sono abbastanza esigue in rapporto all'enormità degli incontri disputati. Visto che ci siamo andiamo ad analizzarne l'ultima partita “chiacchierata” proprio quella tra Azarenka e McHale.

In quest'analisi prenderemo in considerazione le quote ed i movimenti che ha fatto registare il più importante Betting Exchange mondiale Betfair. Nelle quote allo stacco, ovvero prima dell'inizio della partita ed all'ingresso del mercato in modalità live, vedevano l'Azarenka data ad 1.10. Gli scambi effettuati prima dell'inizio dell'incontro erano in linea con i volumi di gioco di un torneo dello stesso livello di Charleston. Quindi fino a quel punto non si riscontravano anomalie. I primi segnali strani cominciavano a palesarsi quando la Bielorussa si portava sul 3-1 e la sua quota invece di scendere, inspiegabilmente cominciava a salire arrivando a toccare il livello di 1.60,
mostrando un segnale evidente di quote non più correlate all'andamento del match e dei punti. C'è da tener presente che il match non aveva copertura televisiva e che quindi la quasi totalità degli scommettitori poteva orientarsi solo grazie al Live-Score ufficiale del torneo, strumento fondamentale per seguire i match in giro per il mondo ma che in qualche rara occasione ha creato seri grattacapi ai punters di tutto il mondo con punteggi rovesciati o aggiornamenti che arrivano con molto ritardo.

Sul 4-1 la quota scendeva fino a 1.40 e comunque restava ampiamente a livelli assolutamente fuori mercato ed addirittura sul 4-1 40/30 Azarenka la quota saliva inopinatamente a 1.90. Ci si trovava di fronte a valori di quota assolutamente sballati, mentre al contrario quelli riguardo al volume generato dalla partita rimanevano nella norma. E con l'Azarenka che molto probabilmente dava segno di qualche problema fisico mentre era in campo, nonostante il vantaggio. Con il vantaggio di un set la bionda Bielorussa veniva quotata a 2.40!!! A questo punto veniva giustamente da chiedersi: Partita truccata o infortunio Azarenka?

In apertura di secondo set con le quote dell'Azarenka che continuavano ad impennarsi sempre più, si assiste ad una serie di break e controbreak con la quota della Bielorussa sempre in rialzo, fino a quando sul 2-2 Vika si ritira.
Partita assolutamente fuori ogni logica e sulla quale bisogna fare delle considerazioni per provarne a capire le possibili motivazioni.

L'Azarenka veniva da un ritiro nel torneo precedente e sicuramente non era al 100% della condizione e questo suo deficit fisico era chiaramente noto al suo staff e comunque ad una ristretta cerchia di persone. Ovvio che chi ha la fortuna di trovarsi ad assistere dal vivo ad un torneo, avrà sempre informazioni aggiornatissime e di primo mano riguardo allo stato di forma dei giocatori, notizie che lo scommettitore “casalingo” difficilmente riuscirà ad avere. Ipotetico scenario potrebbe essere questo : L'Azarenka ha provato a giocare, si sarà resa conto di non essere al meglio ed invece di continuare a giocare, come probabilmente avrebbe fatto in tornei più prestigiosi di questo, ha preferito ritirarsi.

In occasioni del genere il dato del volume di scommesse generato aiuta a capire meglio in che tipo di situazione ci siamo ritrovati. Nella partita Davydenko – Vassallo Arguello il volume di scommesse su Betfair raggiunse la cifra di 7 milioni di $, quando la media per una partita di quella fascia di torneo è almeno dieci volte inferiore, e proprio per questo motivo Betfair in quell'occasione, che ad oggi è rimasta unica, decise di annullare le scommesse su quell'incontro, mentre nella partita Azarenka-McHale il volume totale generato non si discostava molto dalla media di quel tipo di partita, ed infatti Betfair pagò immediatamente le vincite.
Insomma “biscotto” o partita regolare? Personalmente propenderei per una terza ipotesi: Il Tennis e le sue circostanze!

Egidio Pinno