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23/06/2010 22:47 CEST - Wimbledon

Azzurri a caccia della gloria

L'incontro tra Mahut e Isner monopolizza la giornata facendo passare in secondo piano il set perso da Federer contro Bozoljac. Giovedì sette italiani in gara con qualche possibilità di andare avanti. Rino Tommasi

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Il curioso incrocio della programmazione di questo torneo e la diversa distribuzione degli incontri degli italiani ha fatto si che ad una giornata piena di incontri e di soddisfazioni per il tennis italiano ne sia seguita un’altra senza nessun nostro rappresentante in campo. Infatti dopo un bilancio di 4 sconfitte su 4 incontri nella prima giornata ne abbiamo avuto uno di 7 vittorie ed una sola sconfitta nella seconda che così è passata alla storia come la più felice per il nostro tennis in questo torneo.

Poiché qui hanno la buona abitudine di intervallare di una giornata gli incontri è successo che mercoledì, fuori causa i quattro italiani eliminati il primo giorno e giustamente a riposo quelli che avevano vinto martedì abbiamo avuto, in un’ottica nazionalistica, una giornata di riposo. Naturalmente c’è stato dell’altro ma alla fine le maggiori attenzioni le hanno ottenute l’americano John Isner ed il francese Nicolas Mahut impegnati, nella prosecuzione di un incontro che era stato sospeso su una situazione di due set pari la sera prima per l’oscurità.

Fin qui nulla di clamoroso ma quando Isner e Mahut hanno raggiunto l’insolito punteggio di 30 a 30 nel quinto set ed hanno superato le 6 ore e 42 minuti (la durata record di un match di Coppa Davis giocato a St Louis nel 1981 da John McEnroe e Mats Wilander mettendo in tal modo a rischio alcuni storici record di questo sport), anche il fatto che Roger Federer avesse perduto un set contro il serbo Ilja Bozoljac è passato in seconda linea.  E’ comunque ridicolo e non giova alla credibilità dei suoi dirigenti il fatto che i quattro tornei più importanti del mondo si giochino con regole diverse, come quella che non prevede l’uso del tie-break nel set decisivo in Coppa Davis ed in gtre dei quattro tornei del Grande Slam.

Giovedì, come ho scritto, abbiamo sette tennisti italiani in campo. Credo che si possa avere fiducia nel successo di Flavia Pennetta sulla romena Niculescu, di Andreas Seppi sul tedesco Kamke e di Fabio Fognini sull’americano Russell,il cui risultato più importante è stato un match point mancato al Roland Garros con Guga Kuerten, che avrebbe poi vinto il torneo.

Comunque fa piacere uno spiegamento così imponente di forze nella quarta giornata del torneo. Speriamo di poter mantenere lo stesso ottimismo anche domani.

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker