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29/06/2010 21:51 CEST - Wimbledon

Nadal attenzione a Soderling

Due semifinaliste con una classifica mediocre confermano una volta di più la mancanza di leadership nel tennis femminili. Tra gli uomini Murray ha chance quest'anno, Rafa rischia contro Robin. Rino Tommasi

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Due clamorose sorprese nei quarti di finale più la presenza tra le prime otto di due giocatrici di mediocre classifica e di modesta carriera, inducono a chiedersi che cosa stia succedendo nel tennis femminile. La sorpresa è stata in primo luogo la sconfitta di Venus Williams contro Tsvetana Pironkova, una bulgara di 22 anni numero 82 in classifica che in 19 partecipazioni in questo torneo non aveva mai superato il secondo turno. Da qualche tempo Venus è diventata meno affidabile della sorella ma bisogna ricordare che qui a Wimbledon vantava cinque vittorie e tre sconfitte in finale.

Non meno sorprendente la sconfitta di Kim Clijsters che dopo aver vinto il derby con la Henin era diventata la favorita nei confronti della russa Zvonareva. Invece, dopo aver vinto il primo set, la Clijsters ha perso il controllo del suo colpo più sicuro, il dritto, ed ha finito per subire la maggiore determinazione della Zvonareva, una russa che non è mai stata un modello di regolarità ma è capace di un tennis brillante ed aggressivo. La partita più scadente per qualità ma più lunga ed interessante per incertezza è stata la sfida tra l’estone Kaia Kanepi e la ceka Petra Kvitova. Alla fine ha vinto la Kvitova che ha annullato tre match point nel secondo set ed altri due nel terzo. Una partita, questa, che ha fatto aumentare il disappunto per la grande occasione mancata in questo torneo da Flavia Pennetta che contro la Kvitova aveva vinto in due set a Roma in un in contro di Fed Cup.

L’unica partita che ha rispettato il pronostico è stata quella che Serena Williams ha vinto contro la cinese Na Li che ha confermato le sua belle qualità. Ha solo giocato un game disastroso nel quale ha perduto il servizio da 40-0 sul 5 pari del primo set commettendo due doppi falli e commettendo qualche altra sciocchezza. Come sempre Serena si è aiutata con il servizio (undici aces e molti servizi vincenti) confermando ancora di più il suo ruolo di favorita in questo torneo.

Mercoledì sono in programma i quarti maschili che hanno come ospite inaspettato il cinese di Taipei Yen-Hzun Lu , numero 82 in classifica. Andy Murray è l’unico tra i qualificati a non avere ancora perduto un set ma ha avuto un percorso abbastanza comodo. Oggi affronta, naturalmente sul campo centrale, il francese Jo Wilfried Tsonga che non mi sembra un giocatore da erba. Murray ha sulle spalle il tifo e le speranza del pubblico inglese che non vede vincere un proprio connazionale dal 1936, l’anno della terza consecutiva vittoria di Fred Perry.

Anche se Federer è stato sconfitto due volte da Tomas Berdych  nella prima e nella decima sfida, ha un record favorevole di 8 vittorie a due e dovrebbe essersi liberato nei primi due turni di ogni incertezza. Malgrado non abbia ancora giocato al meglio delle sue possibilità non credo che Djokovic si faccia sorprendere da Lu mentre credo che Nadal debba fare molta attenzione allo svdese Soderling, anche se lo ha recentemente battuto facilmente nella finale del Roland Garros.


Quarti di finale maschili

Precedenti
Federer - Berdych 8 - 2
Djokovic - Lu 1-0
Murray - Tsonga 2-1
Nadal - Sdoderling 4 - 2

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker