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03/07/2010 18:41 CEST - Wimbledon

Serena, dominio senza soluzione

La Williams porta a casa il suo quarto Wimbledon, supera Billie Jean King come numero di Slam complessivo e si gode l'inaspettato abbraccio familiare. Berdych dovrà fare il miracolo contro Nadal ma sarebbe una storia più bella. Rino Tommasi

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Nessuno si aspettava una grande partita dalla finale del singolare femminile. Serena Williams aveva già messo in preventivo la tredicesima vittoria in un torneo dello Slam, la seconda della stagione dopo quella conquistata in Australia. Vera Zvonareva, la sua avversaria, era già felice di essere arrivata dove non aveva mai sognato. Come si dice in questi casi, aveva già vinto il suo torneo. Non era pensabile che una come Serena si facesse impressionare dalla grande opportunità di arricchire la bacheca di famiglia, era ancora meno probabile che un’onesta e solida giocatrice come la Zvonareva scalasse in un solo colpo le due classi di differenza che la separavano da lei.

In 67 minuti la vicenda si è risolta senza che Serena avesse bisogno di giocare il suo tennis migliore o di stabilire un nuovo primato per il numero di aces (89) messi a segno in un torneo da una giocatrice. Un solo break, nell’ottavo gioco, ha deciso il primo set ma già due games prima Serena aveva avuto l’opportunità di staccarsi. Il secondo set è stato ancora più facile perché la Zvonareva ha ceduto subito la battuta e con un doppio fallo si è arresa definitivamente per l’1 a 4, immediatamente trasformato in un 2 a 6. Per una vittoria così facile e scontata sono apparse eccessive le celebrazioni del clan Williams, che ci hanno offerto anche un abbraccio tra la nuova fidanzata di papà Richard e mamma Oracene, felicemente divorziati qualche anno fa.

La giornata si è conclusa con il definitivo funerale del doppio maschile. La finale di questa decaduta specialità è stata giocata dallo svedese Robert Lindstedt e dal romeno Horia Tecau e dall’austriaco Jurgen Melzer e dal tedesco Philipp Petzschner. Poiché la partita è ancora in corso credo che interessi poco sapere cho l’ha vinta. Domenica si chiude con la finale del singolare maschile. I bookmakers danno Nadal nettamente favorito a 1,28 (si guadagnano 28 euro ogni cento puntati) mentre Berdych è offerto a 4,50. A me sembrano quote esagerate per cui potrei anche investire qualche spicciolo sul giocatore ceco.

Tecnicamente Berdych avrebbe le armi, soprattutto il servizio ma anche la solidità dei due fondamentali da fondo, per fare partita il problema è la possibilità che si accontenti di essere arrivato in finale e di avere smentito la sua fama di tiepido agonista.
Per contro Nadal ha recuperato completamente le sue qualità agonistiche. Chi lo dava spacciato perché per un anno non aveva vinto nemmeno un torneo ha dovuto ricredersi. Il campione spagnolo sembrava costruito per vincere solo sulla terra battuta ma qui a Wimbledon giocherà la sua quarta finale, avendone vinta una delle prime tre. Ha avuto qualche incidente di percorso perché è stata costretto due volte al quinto set ma alla stretta finale ha comunque liquidato uno sfidante ambizioso e pericoloso come Murray senza concedergli né set, né speranze.

Sperando di essere obiettivo credo che sia giusto considerare Nadal favorito ma poiché non sono mai stato neutrale spero che Berdych rovesci il pronostico e ci regali una storia più divertente.
 

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker