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23/07/2010 13:54 CEST - Il Fotoracconto

Tathiana Garbin esce di scena

Termina l'avventura in singolare per la nostra Tathiana, che prosegue invece la corsa in doppio con Bacsinszky. Andrea Petkovic viene battuta da una Cornet ispirata. Torna in campo Barbara Schett da Bad Gastein, Monique Filippella

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(WC) Patricia Mayr (AUT) d. (7) Tathiana Garbin (ITA) 63 64

Prima partita in campo oggi quella tra la nostra Tathiana e la famosa Patricia Mayr

Tathiana pare ben centrata ma un po' remissiva

altrettanto non si può dire della Mayr, caricata a pallettoni!

Tathiana tenta diverse variazioni, utilizzando spesso il back di rovescio, soprattutto in risposta (ma le ha mai servito sul dritto???)

ma oggi non sembra giornata. Tathiana spesso fa la scelta sbagliata per pentirsene appena il colpo parte

ogni tanto sottolinea l'errore con un sorrisetto ironico

c'è perfino uno sparuto gruppo di tifosi italiani che cerca con qualche "dai, brava" di caricarla un po'

lei ogni tanto ci prova e si dice anche che deve inc*****rsi... ma poi non lo fa

e la Mayr si trova servito su un bel piatto d'argento l'accesso al terzo turno

Julia Goerges (GER) d. Mariya Koryttseva (UKR) 62 75

Nel frattempo sul campo 1  tocca alla Georges tentare di rintuzzare gli attacchi della Koryttseva

La partenza molto aggressiva le garantisce una facile conquista del primo set

ma la Koryttseva non molla. A proposito, l'unica somiglianza con la Stosur sta negli occhiali e forse un po' nella statura. Il gioco è molto diverso e anche la prestanza fisica: la Stosur è il doppio di lei!

La Goerges, che era partita alla grande anche nel secondo set vede rinviate le sue speranze di finire presto in sala massaggio

perchè la Koryttseva sciorina tutto il suo repertorio (non illudiamoci, non è la Henin)

e la mette abbastanza in difficoltà

dimostrando una grinta invidiabile

La Goerges però scava in fondo alle sue risorse e trova una stilla di energia per piazzare il break definitivo.

Alizé Cornet (FRA) d. (1) Andrea Petkovic (GER) 62 75

Ovvero: pensavo con il ritiro di Mauresmo dal Tennis di aver finito di patire, e per un po' me ne ero convinta, ma Dementieva, Kuznetsova e adesso anche Petkovic stanno facendo di tutto per farmi capire che è un'illusione. Non esiste, o almeno non per me, la possibilità che in un Torneo non ci sia almeno una partita in cui non si sta col cuore in gola nella speranza che la tennista che preferisci riesca a navigare sicura verso il titolo. Oggi questa è stata la partita! Intendiamoci, Alizè mi piace tantissimo, mi è molto simpatica, ma non in campo. In campo, fossi una sua avversaria e mi sfuggisse la racchetta nella sua direzione andandola a colpire, certo non particolarmente forte..., non mi dispererei.

Ogni partita è teatrale, a scelta tragedia o commedia, e questo mi innervosirebbe moltissimo.

Petkovic oggi non aveva nessun bisogno di aiuto quanto a nervosismo: fin dall'inizio non si è trovata a suo agio con la racchetta. Prima ancora che finisse il primo set ne aveva già cambiate quattro e aveva provveduto a "personalizzare" l'arredo della sua panchina. Le sembrava che fosse troppo preciso e ha deciso di dargli un "tocco" (per la verità piuttosto violento) personale. Così sbilenco il fascione dello sponsor era più di suo gusto!

Alizè continua con la sua scena, ma è concretissima nell'incamerare punti e games

Petkovic non ha pazienza, vuole chiudere i punti rapidamente e troppo spesso la palla non centra il campo o centra perfettamente la rete.

Alizé non molla un punto neanche sapendo di mettere in pericolo i poveri giudici di linea. Qui già ce ne sono solo 5 in campo. Se ne fa fuori uno che facciamo, i restanti fanno i giudici all'americana??? (magari non tutti apprezzeranno questa battuta e mi scuso con loro)

Terminato il primo set Petkovic chiede l'intervento del coach in campo, e credo che l'unico tentativo che lui faccia sia di tentare di suggerirle pazienza e di calmarla un po', ma con scarsi risultati.

Il secondo set è molto più combattuto e Andrea si procura anche parecchie occasioni per portare la partita al terzo, ma immancabilmente le spreca tutte.

Spreca anche l'occasione di colpire Alizé quando le sfugge di mano la racchetta!!!!

E' così che la campionessa uscente, nonostante tenesse molto ad onorare questo suo ruolo, esce di scena con una parola simpatica a rete per la sua avversaria. Ma siccome anche lei è umana, appena raggiunge l'area riservata ai giocatori spedisce la racchetta che tanto l'ha fatta penare nel paradiso delle racchette, frantumandola con una perizia degna del migliore Safin o, meglio, della più recente Zvonareva.

Yvonne Meusburger (AUT) d. Lucie Hradecka (CZE) 75 75

Ultimo incontro di singolare è quello che vede opposte la tennista di casa, e da questa settimana nostra beniamina, Yvonne Meusburger contro la ceca Lucia Hradecka.

La povera Lucie non è il massimo della mobilità e a un certo punto si trova anche a mangiare la polvere...

Meusburger, con aria da maestrina, decide anche che è il caso di autoarbitrarsi la partita

però quando c'è da colpire non si tira indietro

e la partita diventa un vero braccio di ferro e le due tenniste non si risparmiano affatto

e se è vero che Yvonne nel gioco mette in mostra una gran grinta

è quasi tenera nel suo modo un po' riservato di esultare al momento della chiusura di un match così tirato.

Durante la partita ha fatto capolino, per tifare la connazionale Meusburger, Nikola Hofmanova (notate che ha sulla maglia degli adesivi pubblicitari).
Vi chiederete un paio di cosucce. 1. chi è questa Hofmanova. 2. che ve ne importa del fatto che abbia gli adesivi.
Fino a questa mattina anche io non avrei saputo dirvi chi fosse. Non che adesso ne sappia molto di più, ma almeno il nome me lo sono fatto dire

L'altro giorno, mentre ero in sala stampa per scaricare le foto, arriva questa ragazzotta con un manipolo di giornalisti locali e iniziano una conferenza stampa... insomma, le fanno un paio di domande. Io, che mi trovavo lì con la macchina fotografica, più per fare un piacere ai miei colleghi (che già mi avevano chiesto una foto di un'altra tennista locale per il suo sito) che per uno sfrenato interesse personale, mi avvicino per farle due foto. Lei mi guarda con aria terrorizzata e si rivolge al capo ufficio stampa. E io penso: avrà sentito parlare della maledizione di Monique e si starà preoccupando???  Invece mi chiedono di aspettare a fare la foto per ragioni di sponsor. Tira fuori dalla tasca due mazzetti di adesivi e si "impecetta" come vedete nella foto. Io faccio le foto e le classifico in una cartella "Sconosciuta". Poi oggi, rivedendola con gli adesivi, decido che è una storia troppo surreale per non raccontarvela.

Terminati gli incontri ufficiali, sul campo 1 organizzano una partita particolare: torna in campo Barbara Schett, ex numero 7 del mondo ed ora stimata commentatrice televisiva. Non essendosi portata la borsa in campo chiede al suo avversario Toni Polster, ex calciatore e cantante, di tenerle gli oggetti preziosi, ma la Direttrice del Torneo si affretta ad allungare le mani su un anello particolarmnete di suo gusto. Glielo avrà restituito a fine partita?

Si posa per la foto di rito

si fa qualche altra foto promozionale

ma poi inizia la partita. E qui la differenza di classe si vede. Per pietà non vi faccio vedere lo stile di Polster. Vi basti sapere che è stata una partita della serie "Ti piace vincere facile????"

Rientrando in sala stampa non potevo non immortalare questa bellezza...  tutte le macchine modernissime sponsor dell'evento davanti a questa devono inchinarsi ed applaudire!

Per terminare vi lascio con un'anticipazione: Ho avuto la fortuna di fare due chiacchiere con Andrea Petkovic e con Tathiana Garbin, ma non faccio in tempo ad inserire qui oggi nient'altro (mi stanno staccando la corrente). Se fate i bravi vi farò sapere domani.... Buona notte!

Monique Filippella

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