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28/07/2010 14:21 CEST - ATP TOUR

Avanti Seppi, Bolelli e Starace

Nel torneo croato buon esordio per Andrea, Simone e Potito, che approdano al secondo turno. Fuori Vagnozzi. Fognini sconfitto nettamente (6-1,6-4 da Phau).. A Gstaad vincono Youzhny e Almagro. Nicola Gennai

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Umag

Ultimi tornei sulla terra prima del definitivo passaggio al cemento. E, ovviamente, anche questa settimana non mancano gli italiani in campo. La comitiva azzurra si è spostata in massa a Umag, località di mare situata a soli 40 km da Trieste e famosa per le sue bellezze locali (parola di Ubaldo). Dopo l'uscita prematura di Lorenzi e Volandri, anche oggi, ben 5 nostri rappresentanti hanno calcato la terra rossa croata. Di questi, tre sono già approdati al secondo turno (Seppi, Bolelli e Starace), mentre, dei restanti due, uno ha già pronta la valigia (Vagnozzi) e uno deve ancora giocare (Fognini). Partiamo da chi ha già giocato. Precisamente dai vincenti.

Andreas, Simone e Potito avevano tre impegni di tipo diverso. L'altoatesino affrontava un discreto giocatore come l'argentino Maximo Gonzalez, col quale, tra l'altro, aveva perso l'anno scorso al Roland Garros in tre set nell'unico precedente. Il bolognese aveva invece a che fare con la wild card locale Antonio Veic, mentre Starace fronteggiava la fantasia al potere di Stakhovsky.  Iniziamo da Seppi, che ha impiegato tre parziali (e quasi due ore) per avere ragione del suo tarchiatello (1,75 x 70kg) avversario. Dopo avere incamerato il primo set con un abbastanza comodo 6-3, e senza aver concesso neanche una chance di break, nel secondo parziale l'allievo di Sartori ha dovuto subire il ritorno di Gonzalez, che ha restituito il 6-3. Una volta giunti alla frazione decisiva, però, l'azzurro ha preso il largo, ed ha chiuso con un perentorio 6-1, annullando tutte e 4 le possibilità che ha concesso all'argentino di brekkarlo. Nel complesso discreti numeri per Andreas, che, nonostante un 51% di prime palle, ha messo a segno 6 aces e raccolto il 79% sulla prima di servizio. Al prossimo turno c'è Olivier Rochus, che si è sbarazzato con un eloquente 6-2 6-3 di Picasso Petzschner.

Passando a Bolelli, il tennista di Budrio, come detto, se l'è vista con Antonio (parenti italiani?) Veic, 22enne croato che ha beneficiato di una wild card, visto che con la sua classifica non sarebbe potuto entrare in tabellone (è numero 180 del mondo). Simone ha chiuso in due set, ma è stato impegnato più del previsto, visto che il match è durato praticamente due ore. Particolarmente lottato il primo parziale, conclusosi al tie break dopo un break per parte. Qui l'allievo di Piatti ha fatto valere la sua maggiore esperienza ed è riuscito a portarsi a casa lo "spacca-parità" per 7 punti a 3. Veic non si è comunque scomposto e la seconda frazione si è rivelata dura quasi quanto la prima. Alla fine però, colui che un tempo era paragonato a Federer (sì, come no), è riuscito con due break (a uno) a prendersi set and match. Risultato finale: 7-6 6-3, con Bolelli che adesso trova sulla sua strada un osso duro come Juan Ignacio Chela.

A chiudere la rassegna dei vincenti italiani, Potito Starace, che ha impiegato tre set per piegare la resistenza del divertente (ma spesso inconcludente) Stakhovsky. Il campano si è complicato la vita, poichè avrebbe anche potuto chiudere in due. La sua fatica si è comunque allungata di poco, visto che al terzo il bel Sergiy, dopo avere ripreso un tie break ormai nelle mani dell'azzurro, è uscito dal campo. Nel primo parziale l'italiano fa tutto bene, brekka due volte l'ucraino, non rischia niente sul servizio e chiude con un comodo 6-3. Nel secondo set, dopo uno scambio di break, la partita arriva al jeu decisif. Qui Poto potrebbe chiudere la pratica senza le paturnie di un altro set. Va avanti prima 2-0, poi 3-1, poi 4-2. Poi si spenge la luce. Il suo avversario incamera 4 punti di fila, e, dopo avere scialacquato un set point col servizio, chiude 7-5. Poco male. Nel giro di una ventina di minuti il tennista di Kiev (ma residente a Bratislava) si ritrova comunque sotto la doccia da perdente. Stakhovsky vince la bellezza di 7 punti (1 solo in risposta) nell'ultimo set, e un rotondo 6-0 porta Starace al secondo turno, dove trova Bjorn Phau che ha dominato Fognini lasciandogli 5 games in due set (6-1,6-4 dal tedesco n.97 Atp: un primo set regalato da Fabio irriconoscibile, tre break subiti, un secondo un tantino meglio, ma una prova complessivamente da dimenticare per il nostro).

Passiamo adesso alla sconfitta di Vagnozzi, battuto dal potente giocatore uruguaiano Pablo Cuevas. In pratica non c'è stato match. Simone ha opposto resistenza solo per il primo set, terminato col punteggio di 6-4, ma ha ceduto di schianto nel secondo, dove ha racimolato un solo game. La partita è durata poco più di un'ora, col tennista di Ascoli Piceno che ha dovuto fronteggiare ben 10 palle break in 8 turni di servizio. Per l'italiano resta comunque la soddisfazione di essere riuscito ad entrare nel tabellone principale di un torneo del circuito maggiore, abituato lui com'è a frequentare il circuito Challenger.

Negli altri match di giornata (che erano poca roba), Melzer  cede in due set a Jan Hajek, (6-4 6-3), ma era il fratello del finalista di Amburgo, mentre, in un derby tutto francese, Robert batte nettamente Olivier Patience col punteggio di 6-3 6-2.

Singles - First Round
O Rochus (BEL) d [5] P Petzschner (GER) 62 63
P Starace (ITA) vs [7] S Stakhovsky (UKR)
F Fognini (ITA) vs B Phau (GER)
A Seppi (ITA) d M Gonzalez (ARG) 63 36 61
I Navarro (ESP) vs [WC] I Dodig (CRO)
S Robert (FRA) d [Q] O Patience (FRA) 63 62
J Hajek (CZE) d [Q] G Melzer (AUT) 64 63
P Cuevas (URU) d [Q] S Vagnozzi (ITA) 64 61
[Q] S Bolelli (ITA) d [WC] A Veic (CRO) 76(3) 63
 

Gstaad

Spostiamoci sulle montagne di Heidi (era in Svizzera?), al fresco dei 1000 m di Gstaad. Due le vittorie da segnalare: quella di Youznhy su Gicquel (ancora LL dopo Amburgo) e quella di Almagro su Granollers. Il russo ha facilmente battuto il francese con un doppio 6-2 (periodico basso, Tommasi, sì). Curiosamente il loro unico precendente era ancora stato in Croazia, ma a  Zagabria nel 2007, e anche allora aveva vinto Misha. Lo spagnolo è invece uscito vincitore da un'autentica battaglia col connazionale Granollers. Il match è durato 2ore e 15m e vi sono stati soli 4 break in tutto l'incontro (complice anche l'altitudine che rende le condizioni più veloci, guarda caso gli italiani qui non si sono visti....). Il primo set si è concluso al tie break, che l'ormai snello (o quasi) Nico ha conquistato per 7 punti a 5. Il secondo parziale è stato invece appannaggio di Marcel per 6-3, stesso punteggio della frazione decisiva, con la quale Almagro vola al secondo turno, dove se la vedrà col padrone di casa (e wild card) Lammer. Negli altri incontri Chardy ha passeggiato su quel che resta di Mathieu (6-1 6-3), mentre Chiudinelli ha sconfitto a sorpresa Bellucci, con un punteggio quasi isoscele (ancora Tommasi, sì), 7-6 0-6 6-4. Golubev, infine, ha pagato lo scotto del primo trionfo Atp ed è uscito per mano di Schukin.

Singles - First Round
[1] M Youzhny (RUS) d *[LL] M Gicquel (FRA) 62 62
[2] N Almagro (ESP) d M Granollers (ESP) 76(5) 36 63
M Chiudinelli (SUI) d [3] T Bellucci (BRA) 76(6) 06 64
D Gimeno-Traver (ESP) d [6] V Hanescu (ROU) 64 64
J Chardy (FRA) d [8] P Mathieu (FRA) 61 63
J Nieminen (FIN) d T Alves (BRA) 64 46 63
A Beck (GER) d [WC] A Velotti (ARG) 63 61
[Q] Y Schukin (KAZ) d A Golubev (KAZ) 76(4) 26 63

Nicola Gennai

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker