Italiano English Français
HOMEPAGE > > Ferrero è amaro per Starace

02/08/2010 17:29 CEST - ATP Umag

Ferrero è amaro per Starace

Poto si arrende con un doppio 6-4 nell'atto conclusivo di Umag. Starace perde così la terza finale su altrettante giocate nel circuito maggiore. Mosquito alza invece il suo terzo trofeo stagionale. Nel circuito ATP l'ultimo azzurro nell'albo d'oro rimane Volandri a Palermo nel 2006. Con questa finale Starace avvicinerà i primi 50 e da lunedì scavalcherà Seppi. Mastroluca

| | condividi

Tre su tre. Tre finali giocate in carriera da Starace, e tre sconfitte subite. A Umag, poi, per la prima volta non vince un set nel title-match. Eppure dal doppio 6-4 subito da "Mosquito" Ferrero, Starace può ricavare segnali positivi. Ha servito bene, con il 77% di prime, ma ne ha ricavato solo il 64% di punti: buono, ma non abbastanza anche il 60% di punti con la seconda (Ferrero ha chiuso rispettivamente con l'86% e il 64%). Ha provato a reggere da fondo, ha chiuso con 19 vincenti a 29, ma nei momenti decisivi lo spagnolo ha saputo trovare una velocità di palla che ha costretto Starace a un atteggiamento di sola difesa, di opposizione, di sbarramento: un gioco in cui il campano non ha retto.

Già dal primo set Poto gioca un po' sopra ritmo, sa che deve portare al potere la maggiore fantasia. Quando si lascia incastrare nello scambio lungo, quando si lascia spingere indietro, Ferrero può entrare, piantare i piedi e chiudere: saranno 14 i vincenti di Mosquito, 10 solo di dritto, nel primo set.

L'azzurro gioca di righe e di angoli, si affida a topspin esasperati per tenere l'ex numero uno del mondo dietro abbastanza per poterne contenere le accelerazioni di dritto. E' Poto a mostrare le uniche variazioni tattiche, soprattutto con palle corte in genere efficaci: disgraziata eccezione negativa quella di dritto da sinistra che si ferma prima della rete e vale a Mosquito il break che lo porta 2-1 e alla lunga decide il primo set.

Starace serve con ottime percentuali (81% di prime nel set), ma ne ricava appena il 58% di punti. Ferrero risponde però bene, soprattutto ai kick da sinistra. Poto, che ha perso cinque volte su sei contro Mosquito, ha preparato bene il match: vorrebbe mantenere più l'iniziativa, ma è costretto a giocare spesso in corsa e in difesa. Nonostante questo prende più rischi, e i 12 errori a 8 ne sono naturale conseguenza.

L'azzurro, soprattutto nei turni di battuta, cerca di fare qualcosa in più, di scendere più a rete, di chiudere prima il punto. Purtroppo, però, non riesce quasi mai ad aprire brecce nei turno di servizio dello spagnolo, che prende più rischi ma perde solo tre punti con la prima e 4 con la seconda nel primo set: l'unica, piccola speranza arriva nell'ultimo game del set, con l'azzurro che sale 15-30 ma Ferrero chiude il game, e il set, con un'accelerazione vincente di dritto.

Nel secondo set Mosquito continua a non rischiare praticamente niente nei propri turni di battuta. Ma, contrariamente al primo, Poto nei suoi sale di livello e riesce a far valere maggiormente la componente verticale del suo gioco: apre meglio il campo, è più presente, colpisce dentro la riga di fondo. E' una presenza più autorevole e il set, con l'eccezione di una palla break salvata con un'inusuale serve&volley da Poto nel gioco d'apertura, procede seguendo la successione dei servizi.

Fino al 4-4, quel primo game sarà anche l'unico in cui il giocatore di risposta otterrà più di un quindici. Sarà nuovamente lo spagnolo a trovarsi avanti 15-30 nell'ottavo game, dopo un vincente in contropiede, Starace si arrabbia con se stesso per aver giocato troppo corto, trova un servizio vincente esterno da sinistra, ma si ritrova ad annullare un'altra palla break.

Gioca di nuovo corto, ma stavolta vi viene costretto: il suo back in recupero in corsa è invitante, Ferrero cambia idea all'ultimo e tenta una palla corta di dritto da sinistra che però tocca a stento la rete. E' il gioco che decide la partita. Starace si incarta nel secondo doppio fallo del suo match: è di nuovo parità. Qui Poto si butta avanti con coraggio, ma la sua volée di dritto è artigianale, il piazzamento a rete rivedibile (resta troppo fermo in mezzo, senza coprire almeno un angolo per il passante) e sul lob susseguente tenta uno spettacolare ma inutile colpo pubico.


Ferrero, che è rimasto sornione, attento a non sbagliare al servizio in attesa dell'opportunità per brekkare, capisce che è arrivato il momento di stringere le mani sulla partita: nello scambiio successivo comanda lo scambio dalla risposta e chiude con un rovescio vincente dal centro in contropiede.

Lo spagnolo non ha mai tremato nei suoi turni di battuta. E non trema nemmeno quando si trova a servire per il match. Non aspetta, Mosquito, costruisce il suo destino, tiene a zero con Starace che spedisce sul nastro l'ultimo dritto della partita e vince il terzo trofeo del suo 2010 dopo la straordinaria stagione sul rosso sudamericano a febbraio.

La vittoria riporterà Mosquito nella top-20. Poto, con i 150 punti della finale, arriverà a 890 punti che lo rilanceranno da lunedì alla soglia dei primi 50 e dovrebbe scavalcare anche Seppi. Considerando che da qui alla fine del 2010 le cambiali più "pesanti" saranno le finali dei Challenger di San Marino e Napoli, con una programmazione intelligente Poto potrà salire ancora.

 

Alessandro Mastroluca

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

It must be Twitter: Roddick e Serena

Quote del giorno

“Che ci crediate o no, il mio coach, prima dell’inizio del torneo, mi ha detto che sarei stato in grado di giocare per dieci ore”

John Isner e un curioso aneddoto sul match dell’anno

Accadde oggi...

25 Luglio 1999

Patrick Rafter inizia la sua prima e unica settimana da numero 1 delle classifiche ATP, superando Andre Agassi. Il suo è stato il numero 1 più breve di tutta la storia del tennis maschile e femminile.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker