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14/08/2010 09:06 CEST - Tornei WTA

"Furia" Ivanovic
fuori Pennetta

La serba, ancora furente per la controversa vicenda della wild card di Montreal, si sbarazza in meno di un'ora dell'uzbeka Amanmuradova. La Pennetta non si ripete alle semifinali e perde posizioni importanti dopo la sconfitta con la Clijsters. Continua la piccola crisi della Wickmayer, sconfitta al terzo dalla Pavlyuchenkova . Christian Turba e Paolo Giua

 

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Il primo quarto di finale del torneo WTA di Cincinnati vedeva il primo scontro diretto in carriera tra la belga Janina Wickmayer e la russa Anastasia Pavlyuchenkova: quella che è uscita fuori è stata una partita combattuta e ricca di capovolgimenti di fronte.
 

L’inizio sembra tutto a favore della semifinalista degli Us Open 2009, che dopo essersi portata 3-1 annulla una palla break a favore della sovietica e anzi allunga ulteriormente sul 5-1. Al momento di chiudere, però, la numero 16 mondiale s’impappina e subisce la graduale rimonta della sua avversaria. Costei si fa sotto sino al 5-4 e nel decimo game, annulla persino –sul suo servizio- un set point all’erede di Henin e Clijsters: sfumata l’occasione, quest’ultima si lascia andare e in breve tempo perde per la terza volta il servizio, consegnando il primo parziale alla 19enne di Samara. Piena di rabbia, la Wickmayer mette il turbo e, in men che non si dica, si ritrova a condurre 5-0 e servizio. Come nel primo parziale, la belga manca di freddezza e si fa nuovamente ribrekkare dalla numero 25 mondiale: questa volta, però, il vantaggio è più cospicuo e Janina riesce a chiudere il set con il punteggio di 6-3. Dopo una lunga pausa, il set decisivo comincia all’insegna della moscovita, che dopo aver tenuto il servizio d’apertura strappa il break e si porta sul 3-0: ormai la Wickmayer non è più in partita, e quindi la sua avversaria ha buon gioco a compiere il secondo break consecutivo e a chiudere quindi sul 6-1, non prima di aver annullato 2 palle del contro break all’avversaria.


Alla fine, a far la differenza è dunque stata la maggior concretezza di Anastasia, che dopo un terribile 0/6 iniziale ha convertito 5 palle break su 9 e si è dimostrata più solida nei propri turni di battuta (col 72% di punti dalla prima): per lei, ora, un possibile derby con la più famosa connazionale Maria Sharapova,sempre che costei esca vincitrice dallo scontro franco-sovietico con Marion Bartoli. Per la belga continua invece il momento non propriamente convincente (mai più di 3 partite vinte dal torneo di Miami)

 

(Paolo Giua)
Molto più lunga è stata la partita che ha visto uscire di scena la nostra Flavia Pennetta, messa sotto da una Kim Clijsters in gran spolvero. La testa di serie numero 4 ce l'ha fatta comunque di misura: un 7-6 6-4 che non umilia l'azzurra.
La brindisina parte bene sfruttando un’incertezza della Clijsters, a cui toglie il servizio, per poi confermare il break con una buona giocata di rovescio e avanzare sul 2 a 0. Sembra una giornata di grazia per la nostra ex punta di diamante, che mette di nuovo in difficoltà la Clijsters costringendola nuovamente ai vantaggi. Ma nei giochi successivi la belga appare più solida e determinata. Sul 3-2, Flavia, dopo essersi portata sul 40 a 0, si fa recuperare fino al 40 pari e concede la prima palla break, ma con una smorzata e due buoni servizi mantiene il vantaggio. La Clijsters tiene senza problemi il proprio turno di battuta e, sfruttando la buonissima accelerazione di rovescio, si procura altre tre palle break; Flavia reagisce e si issa fino al 40-40, ma dopo aver avuto la palla del game incappa in un doppio fallo, dando una nuova palla break alla giocatrice belga, che ne approfitta.
L’inerzia del set sembra cambiata, la Pennetta non è più così presente con le percentuali di servizio e sul 4-5 va sotto 0-40; anche questa volta riesce a recuperare fino al 40-40, concede altre due palle break e, dopo aver salvato ben cinque break point, si porta in parità. I due game successivi scorrono velocemente e si arriva al tie break, che vede un susseguirsi di colpi vincenti da entrambe le parti: la Clijsters conquista un mini-break, ma è costretta a cederlo a seguito di un gran recupero di Flavia, che subito dopo ne ottiene un altro. L’ex numero 1 del mondo lo riprende subito ma Flavia reagisce e si porta sul al 6-5: con incredibile coraggio la belga annulla di dritto lo svantaggio e vince i successivi due punti che le valgono il primo set.
Il secondo set parte in salita per la brindisina (forse distratta anche dal telefonino dimenticato acceso vicino alla sedia....), costretta ad annullare una palla break nel gioco d'esordio. Sul 2-1 a proprio favore, Flavia riesce a procurarsi due palle break e a trasformare la seconda con un gran dritto in corsa. Torna la speranza nel clan italiano, ma la risposta della campionessa in carica degli Us Open è di quelle che fanno male: porta in cascina un serie di quattro games consecutivi grazie a colpi da fondo molto pesanti e un’incredibile difesa. E Flavia incorre anche in un richiamo per coaching, perché il suo allenatore viene pescato mentre con le dita fa il segno di “uno” o “due”, consigliando all'azzurra la direzione del servizio.
Forse anche a causa del caldo torrido di Cincinnati, la Pennetta si spegne mentre la Clijsters sembra molto più fresca; infatti, dopo aver tenuto il servizio, riavvicinandosi sul punteggio di 4-5 Flavia è costretta a cedere nell’ultimo game in cui tenta una rimonta disperata. Purtroppo sul 40-30 butta fuori un brutto dritto e la partita finisce 7-6 6-4.
Pennetta difendeva i punti della semifinale raggiunta nel 2009 a Cincinnati. Questo "negativo" la porterà ad uscire dalle prime 20 giocatrici del mondo, sebbene per lunghi tratti della partita sia riuscita a combattere alla pari con la belga. Forse Flavia sta giocando troppo quest'anno: qualche girino di riposo prima di Flushing non possono che farle bene.

 

Quasi un monologo l’ultima partita sul centrale di Cincinnati tra l’ex n°1 del mondo Maria Sharapova e la francese Marion Bartoli.
La pesantezza dei colpi da fondo della Sharapova era insostenibile per la francese dal dritto bimane e il primo set scorre via fino al 5-0 per la russa, quando la transalpina porta a casa il primo gioco della partita.
Maria chiude in fretta il primo set 6-1 e il copione sembra esattamente lo stesso nel secondo set, ma la siberiana, avanti 5-2 nel secondo, con due match point a disposizione, subisce la rimonta d’orgoglio della Bartoli che riesce a brekkare l’avversaria ed avvicinarsi sul 5-4.
Questa volta la russa non si fa trovare impreparata e alla sesta possibilità mette la parola fine alla partita con punteggio di 6-1 6-4.
 

 


Risultati quarti di finale:
Singles - Quarterfinals
(4) Kim Clijsters (BEL) d. (11) Flavia Pennetta (ITA) 76(6) 64
(10) Maria Sharapova (RUS) d. (16) Marion Bartoli (FRA) 61 64
Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) d. (12) Yanina Wickmayer (BEL) 75 36 61
Ana Ivanovic (SRB) d. (Q) Akgul Amanmuradova (UZB) 61 63

Christian Turba e Paolo Giua

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