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17/08/2010 23:12 CEST - Atp e Wta

Distanza ridotta tra i primi 4

I primi due del mondo perdono dai loro inseguitori. Con il passaggio al cemento si livellano le differenze tra i fab 4: Nadal conferma i suoi problemi con la superficie meno congeniale mentre Murray torna a fare paura. Clijsters compie una rimonta clamorosa e si ricandida per New York. Gli italiani al palo. Rino Tommasi

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La settimana di Ferragosto, che ha visto la ripresa agonistica del grande tennis ha offerto interessanti motivi di riflessione. Nel settore maschile, mentre si è confermata la distanza tra i primi quattro e gli inseguitori si è invece ridotta quella all’interno del gruppo di testa. Nell’Open del Canada sono andate puntualmente in semifinale le prime quattro teste di serie dopo di che è successo che il numero 3 (Federer) abbia battuto il numero 2 (Djokovic) ma soprattutto che il numero 4 (Murray) abbia sconfitto, ed anche piuttosto nettamente, il numero 1 (Nadal).  Che Federer, senza nemmeno giocare il suo miglior tennis, batta Djokovic non è certo una sorpresa, anzi pochi si attendevano che rischiasse addirittura di perdere, dopo aver dominato il primo set. Questo Federer non è stato però sufficiente per vincere il torneo e per battere un Murray galvanizzato dalla vittoria su Nadal ed apparso in grande spolvero durante tutto il torneo. Ha avuto solo un piccolo passaggio a vuoto contro Monfils al quale ha lasciato un set, il secondo per 6-0, dominando però il primo ed il terzo dopo di che ha liquidato in due set Nalbandian, Nadal e Federer.

Per Murray è stata anche la prima vittoria in una stagione iniziata benissimo con la finale australiana ma poi proseguita tra molte incertezze e troppe sconfitte non tutte inevitabili. Per sei volte Murray si è fatto eliminare prima dei quarti di finale mentre Nadal è giunto almeno ai quarti in tutti i tornei che ha disputato. Per quanto riguarda Nadal, il cui primato in classifica è fuori tiro per tutti, c’è stata comunque la conferma delle difficoltà che tradizionalmente incontra nella seconda parte della stagione e nei tornei dell’estate americana nei quali vanta solo due vittorie (entrambe in Canada) su 21 partecipazioni. Nadal spende molto nella stagione europea sulla terra battuta ed arriva stanco in autunno tanto è vero che non ha mai vinto il Masters.

Ora si tratta di vedere che cosa succede a Cincinnati, dove la settimana scorsa hanno giocato le donne. Mentre le Williams sono in vacanza (ma ci hanno fatto sapere che ci saranno per la finale della Fed Cup) Kim Clijsters ha confermato le sue qualità agonistiche annullando in finale tre match point alla Sharapova. Quello della Sharapova è comunque un recupero interessante per il tennis femminile che ha perso un po’ in qualità. Le russe hanno ben 17 giocatrici tra le prime cento ma nessuna tra le prime sette. Tra le nostre Francesca Schiavone stenta un po’ a riprendersi dopo la sbornia parigina mentre la Pennetta paga le pesanti cambiali sottoscritte l’anno scorso in finale di stagione nella corsa verso il traguardo delle top ten. L’Italia mantiene comunque sette giocatrici tra le prime cento, solo la Russia ne ha di più, la Repubblica Ceka altrettante. Sta perdendo posizioni la Francia rimasta con solo due giocatrici tra le prime 75.

Tornando al settore maschile è avvilente l’assenza di giocatori italiani nel tabellone di Cincinnati dove Fognini ha fallito le qualificazioni ma dove ci sono cinque spagnoli, cinque tedeschi e ben sette francesi. La corsa per il primato italiano nella classifica maschile si svolge su livelli bassissimi. Starace, al numero 55, precede di una posizione Seppi. Volandri sta giustamente cercando punti nei challenger . Ha perso due finali, a San Marino ed a Trani, ed è numero 94, ancora troppo poco.

Primi quattro quest’anno

    Incontri       Tornei      
  Vinti Persi Percentuale Giocati Vittorie Finali Semifinali Quarti eliminato
Nadal 50 6 89.3% 11 5 1 3 2 0
Federer 35 10 77.8% 11 1 3 2 2 3
Djokovic 36 11 76.6% 12 1 0 4 4 3
Murray 30 11 73.2% 12 1 2 1 2 6

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker