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26/08/2010 16:38 CEST - RIENTRI DIFFICILI

Chi ha visto Gonzalez?

Il cileno, dopo il best ranking nel 2007 e qualche buon risultato nel biennio successivo, sta attraversando il periodo più destabilizzante della sua carriera in cui ha toccato il punto più basso in classifica dal febbraio 2004. Riuscirà a tornare ad alti livelli? Danilo Princiotto

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Il mondo tennistico nel 2010 ha assistito alla rivalsa di alcuni campioni, al ritorno al successo di diversi talenti che sembravano nella fase calante della carriera e alla rinascita di tennisti di secondo livello, che hanno approfittato soprattutto dei tornei minori in periodi in cui quasi tutti i top ten erano fermi ai box.Il medesimo anno però, rammenta finora solo ricordi negativi per il cileno Fernando Gonzalez, vittima di una tendinite ad entrambe le ginocchia che ha costretto ‘’mano de piedra’’ a rinunciare a gran parte della stagione corrente (per non parlare del tragico terremoto in Cile che ha profondamente scosso l’animo di Fernando).Alla fine del 2009 dopo un anno a buoni livelli (vittoria a Vina del Mar,semi al foro e a Parigi,quarti agli US Open),il cileno si diceva pronto per ricominciare un nuovo anno con nuovi stimoli e grandi prospettive:’’Spero che il 2010 possa essere l’anno migliore della mia carriera;l’obbiettivo è quello di puntare a un Grande Slam, so che ho le capacità per poterlo fare, e portare la mia nazione alla vittoria in Coppa Davis.Fisicamente sono in perfette condizioni’’…Le classiche ultime parole famose per un tennista che prima del torneo di New Heaven non giocava un match ufficiale dal Roland Garros, dopo essere stato sconfitto (unico ‘’acuto’’della stagione) da Roddick agli Open d’Australia.Dopo la decisione di non prendere parte al torneo di Wimbledon,per via della tendinite,Fernando annunciava uno stop forzato di 11 settimane per ritrovare la condizione che gli avrebbe permesso di ritornare ad alti livelli:’’Sarò costretto a saltare Gstaad,Bastad,Amburgo e,molto tristemente i quarti di finale della Coppa Davis contro la Rep. Ceca.Il trattamento che sto ricevendo richiede uno stop per lungo tempo.Speravo che le cose andassero meglio ma non è stato così.Se tutto va come spero il mio ritorno è previsto per il master mille di Toronto’’.

Pensate che un simile calvario possa terminare dopo ‘’sole’’ 11 settimane?No signore,la tendinite ha continuato a perseguitare ‘’el bombardero de la Reina’’ anche alla Rogers Cup,senza contare l’aggiunta di un ulteriore problema al polpaccio destro che lo ha costretto a posticipare il rientro saltando anche Cincinnati. Solo nel torneo di New Heaven, sfruttando una wild card concessa dagli organizzatori, e’ riuscito a fare il suo rientro in campo: un rientro tumultuoso che lo ha visto perdere nettamente dal ceco Stepanek in due set (62 64).

Ma non sono solo i problemi fisici a tormentare le condizioni del cileno,quanto la sua condizione mentale e la voglia di ritornare ad alti livelli, dopo diversi anni di onorata carriera. Gonzalez tutt’ora, non ha nessun tipo di coach o preparatore atletico, e l’ultimo a seguirlo, l’argentino Rodriguez, ha elargito parole dimesse e severe:  "Ho capito che Fernando non aveva più la stessa grinta del passato e, stando a queste condizioni, ho preferito passare il tempo con la mia famiglia. Non e’ una critica, sia chiaro” prosegue Rodriguez “un giocatore del suo calibro e con la sua carriera può gestirsi come meglio crede. Penso che la routine di tanti anni nel circuito, passati ad alti livelli, abbia iniziato a pesargli; ma credo inoltre che si tratti di un momento passeggero e che ritornerà ad essere il guerriero di sempre”.

Sarà davvero così? Dal canto suo l’Adidas continua a credere in Fernando e quest’ultimo, in tempi non sospetti ha dichiarato di avere ancora “forti motivazioni per giocare un paio d’anni di tennis ad alto livello”. Non è dello stesso parere l’ex numero 1 del mondo Marcelo Rios, il quale ha dichiarato il proprio scetticismo quando gli è stato chiesto se Gonzalez sarebbe potuto rientrare nella top ten.Proprio Rios fu uno dei grandi esponenti di un tennis sudamericano attualmente sempre più in crisi tra ritiri (Coria,Calleri,Canas)e infortuni di ogni genere.

Gonzalez intanto continua ad allenarsi per tentare un rientro che si fa sempre più difficile in un tennis altamente competitivo che ha però bisogno di una personalità combattiva e a volte anche simpatica e ironica come quella del cileno,il quale dal canto suo ha il calore della gente del Cile e della sua famiglia perennemente presente nelle diverse fasi della sua carriera.Il cammino è sicuramente tortuoso e in salita e la volontà di ritornare a giocare un buon tennis sarà fondamentale per un’ eventuale rinascita di Fernando.E’ in grado di farcela?
 

Danilo Princiotto

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker