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01/09/2010 08:26 CEST - Diario di bordo

Us Open in pillole

Tutti i giorni da New York curiosità e aneddoti dietro le quinte. Gli scoop di Ubaldo, quattro chiacchiere con Amelie e... habemus Gasquet. Geroglifici sul centrale e targhe personalizzate (con errore). Oggi incontro Fognini-Barazzutti. Clerc dice che il colpo "Federer" era di Santana.  dagli inviati a New York

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*VERDASCO C'era Gil Reyes, il gigantesco preparatore atletico con il look del body-guard che seguiva Agassi e ora segue Verdasco, a bordo campo del Grand Stand, seduto accanto al papà di Fernando (Fernando è il nome di uno dei due ristoranti della famiglia Verdasco a Madrid se non ricordo male) e al fisio abituale di Verdasco, uno spagnolo che non è stato zitto un momento, non ha cessato di incoraggiare il suo "assistito"...al punto che abbiamo sospettato, io e chi seguiva la partita vicino a a me, che avesse la percentuale sulla vittoria. Se così è l'ha riscossa, ma più che alla condizione atletica di Verdasco, più stanco di Fognini alla fine, la vittoria è venuta grazie ai servizi a 138 e 132 miglia l'ora messi a segni dallo spagnolo nei momenti decisivi. (US)
*CLERC-FOGNINI Incontro Josè Luis Clerc, l’ex campione argentino ex n.4 del mondo, che vinse partendo dalle qualificazioni il suo primo torneo ATP proprio a Firenze quando mi chiedeva sempre di giocare per primo perché le attese lo innervosivano e mi ha detto: “Ma che problema ha alle gambe il vostro Fognini? Gioca da fermo. Ha un gran braccio, ma non si muove…”. Forse Fognini non sa nemmeno chi sia Clerc. Certo se quel giudizio lo avesse espresso un italiano, magari un giornalista, avrebbe pensato che quello ce l’avesse con lui. Sempre Clerc ha sostenuto di aver intervistato una volta Manolo Santana e che questi gli aveva detto di essere stato il primo a fare il passante da sotto le gambe, l’ex colpo Noah che ora sarà ribattezzato il colpo Federer se Roger continuerà a farli nei tornei più importanti sotto gli occhi di milioni di telespettatori. Io penso che Josè luis si sia sbagliato con il lob liftato passante, che effettivamente Santana è stato il primo a giocare con successo e con le racchette di legno (quando non era facile come con quelle di oggi). (US)
*FOGNINI-BARAZZUTTI _ Oggi (per voi che leggete) Fognini incontrerà Barazzutti. Non so ancora se assieme agli altri azzurri o meno. Nell’intervista audio che ho registrato con lui, che potete sentire, Fabio mi ha detto: “Spero che sarò convocato. E se lo sarò darà la mia disponibilità”. Non ha detto però se si è mai più riparlato con Starace e Bolelli che dall’Olanda avevano avuto parole poco simpatiche nei suoi confronti.
Ricorderete che Fabio aveva detto di non essere sicuro del proprio polso alla vigilia del match spingendo Barazzutti a rinunciare alla sua presenza…dopo di che lui era andato a giocare singolo e doppio a Belgrado. Starace aveva detto all’inviato della Gazzetta Crivelli: “Questa squadra non è unita, ognuno pensa solo a se stesso e ai propri interessi”. (US)
*LO SCOOP DI MALINOWSKI C’è un giornalista americano che si fa chiamare “Scoop” e poi Malinowski che ha chiesto di intervistare Fognini. Lo conosco bene e gli ho chiesto se lo disturbava che ascoltassi. Ricevuto il permesso sono rimasto. Scoop faceva a Fabio, in slang americano stretto francamente non semplice da afferrare, domande secche che Fabio non si attendeva (e spesso non capiva, rispondendo fischi per fiaschi anche perché non aveva nessuna voglia di rispondere a domande del tipo: qual è l’ultimo libro che hai letto (e lui: “Non mi ricordo…ah,un libro di cani, ho dei cani, mi piacciono”), qual è il tuo primo ricordo del tennis (“Non saprei…è passato tanto tempo”), quali qualità cerchi e privilegi nella gente che incontri (risposta inintelligibile), quale è stato il momento più imbarazzante (“Quando è successo il fatto di Luzzi”…al che è intervenuto Nicola Arzani per spiegare a Fabio che la domanda era un’altra), cosa ti piace mangiare (“Spaghetti …”), quale auto ti piace (“Ho sponsor la Kia quindi…”), che gusto di gelato scegli (a quel punto Fognini, spazientito, si è alzato mentre Scoop si affrettava a dirgli “peccato avevo altre 50 domande…”. Ovviamente scherzava, ma Fabio _ reduce da una sconfitta maturata dopo oltre tre ore _ non aveva, più che legittimamente tanta voglia di ridere. (US)

*VERDASCO C'era Gil Reyes, il gigantesco preparatore atletico con il look del body-guard che seguiva Agassi e ora segue Verdasco, a bordo campo del Grand Stand, seduto accanto al papà di Fernando (Fernando è il nome di uno dei due ristoranti della famiglia Verdasco a Madrid se non ricordo male) e al fisio abituale di Verdasco, uno spagnolo che non è stato zitto un momento, non ha cessato di incoraggiare il suo "assistito"...al punto che abbiamo sospettato, io e chi seguiva la partita vicino a a me, che avesse la percentuale sulla vittoria. Se così è l'ha riscossa, ma più che alla condizione atletica di Verdasco, più stanco di Fognini alla fine, la vittoria è venuta grazie ai servizi a 138 e 132 miglia l'ora messi a segni dallo spagnolo nei momenti decisivi. (US),

*FEDERER . E’ stata una continua processione, oggi, ai nostri desk di colleghi (Tom Tebbutt, Chris Clarey e Guillermo Salatino fra gli altri più un bel gruppo di americani più…giovanotti) che venivano a chiederci _ a Rino e al sottoscritto, entrato purtroppo nel gruppo dei veterani _ se ricordavamo chi avesse fatto per primo (o fra i primi) il colpo straordinario messo in atto da Federer contro Dabul. Oltre a Federer stesso naturalmente…Ovviamente ricordavo il “colpo Noah”, i colpi di Patricia Tarabini, argentina che non arrivava al metro e 67 (cito a memoria), uno di Pecci e quelli di Clerc, quello di Gabriela Sabatini contro Chris Evert nell’85 a Miami (evidentemente era una specialità sudamericana, soprattutto argentina: mi sa che anche Vilas l’avesse provato), ma non tutti gli altri che, grazie al contributo di Beatrix e di altri lettori di Ubitennis, io stesso ho scoperto o ricordato. Grazie a tutti (US)

*MOROZOVA. La campionessa russa che è stata la prima finalista di Slam del suo paese (1974, perse le finali di Parigi e Wimbledon da Chris Evert) e che ha poi allenato un battaglione di tenniste russe, Dementieva e Kuznetsova (e credo anche Myskina) si è innamorata di…Siena. “Ero stata a Roma, a Firenze, in tante città italiane, ma la Toscana è la regione più bella fra tutte e Siena una città incredibile, fantastica…ci sono stata quest’estate e voglio tornarci il prima possibile”. Molte ragazze russe Olga le ha tirate su quando non erano ancora forti. Forse dovrebbe ingaggiarla il tennis italiano. (US)


*HIGUERAS. Nella sala stampa lavora una bellissima ragazza con i capelli neri e la carnagione chiarissima. Un tipo Maria Grazia Cucinotta giovane. Beh, tutto mi potevo aspettare che Janna _ si chiama così _ di cognome facesse Higueras. E fosse proprio la figlia di Jose “Pepe” Higueras, il grande rivale di Barazzutti: i due erano capaci di giocare 1 ora per ritrovarsi 2 pari nel primo set, 2 ore per chiudere un set, 3 ore per finire il match con il più sorprendente dei 6-2,6-3. Ancora più sorprendente _ dopo l’aspetto estetico…perché Josè tutto era fuorchè bello _ è stato scoprire che Janna (che della battaglie del padre sa poco, ma ha saputo che a Roma gliene combinarono di tutti i colori, arrivando perfino a gettargli qualcosa in campo quando giocò contro Panatta….ma io ho smentito, tutt’la più gli rubarono un po’ di palle!) ha studiato 5 mesi a Firenze. “Stavo vicino all’ospedale Mayer per i bambini…” . Ma pur essendo giovanissima l’Italiano l’ha quasi del tutto dimenticato. (US)

*GEROGLIFICI SULL'ARTHUR ASHE: durante i match della sessione serale, un collega asiatico ha riassunto in modo semplice e lineare i match in corso (EC):

*TARGA PERSONALIZZATA: in realtà mancherebbe una "E", ma il concetto sembra ugualmente chiaro... (EC)

 

*NYSTROM Alcuni non li riconosci quasi, come Jokke Nystrom, l’allenatore di Melzer, ex n.6 del mondo (e campione di Wimbledon in doppio con Wilander), diventato tondo in viso e non solo. Si vede che io sono sempre stato tondo, invece, perché lui mi ha riconosciuto subito e salutato. (US)


*MAURESMO Altri, come Amelie Mauresmo, recentissima pensionata, ha preso l’abitudine di frequentare la sala stampa. Oggi c’è venuta diverse volte. E’ divenuta intervistatrice, e commentatrice talvolta, di Eurosport. Qui i francesi in tabellone sono 20, 14 uomini e 6 donne…Amelie è passata vicino al mio desk e allora le ho fatto vedere www.Ubitennis.com dicendole che all’interno del sito aveva molti/e fan, tanto che per qualcuno _ e pensavo a Monique Filippella, la nostra fotoreporter ormi lanciata anche dal sito WTA _ “il tennis è finito con Amelie”. Amelie ha sorriso, e quando ha visto che purtroppo la nostra pagina francese è in fase di stallo per mancanza di collaboratori francofoni è rimasta impressionata nel vedere che l’apertura è rimasta quella del suo addio al tennis nonché dalla collezione dei pezzi scritti dalla stampa internazionale raccolti da Monique (e chi sennò?) e religiosamente tradotti (ancora da Monique…).
E’ stata quasi cinque minuti sul mio computer e sul sito (così non si fa per aumentare le visite prolungate su ubitennis.com!) divertendosi un sacco. E non finiva più di ringraziare, anche se diceva: “Ma dovete assolutamente fare la pagina francese come quella italiana e l’Inglese!” . Le ho ribattuto che tutta la colpa era di Monique. (US).


*GASQUET . Ha finalmente passato il primo turno in uno Slam, prima volta nel 2010 e prima volta dall’Australian Open 2009 (ma era stato infortunato, e anche un po’ squalificato per il bacio alla cocaina, un anno fa). Philippe Bouin m’ha fatto notare, a proposito dell’eredità mancata di Arthus Ashe, che in realtà Ashe sarebbe stato contento del fatto che tre “neri” dignitosamente classificati (Tsonga, Monfils e Ouanna) sono francesi: “Era lui ad aver scoperto Noah, quindi la tradizione continua…” (US)


*WILANDER. Commenta per Eurosport anche Mats Wilander e quando l’ho incontrato pensavo che fosse più informato sulla situazione del tennis svedese e della formazione di Davis che affronterà l’Italia a Lidkoping. Prima di Thomas Enqvist era stato lui il capitano svedese: “Posso dirti solo che giocherà da solo Soderling e potrebbe bastare a battere l’Italia” _ ride Mats . Poi aggiunge: “Scherzi a parte, Pim Pim (Johansson) non credo sia utilizzabile. So che Thomas aveva chiesto a Thomas Johansson di provare ad allenarsi, ma non ho saputo più nulla. Di sicuro ci sarà Andreas Vinciguerra. Non ha più la classifica per giocare i tornei (è n.555), ma in Davis dà tutto se stesso.
Osservo che però non è che abbia fatto grandi risultati neppure in Davis, e lui ribatte: “Beh, devi tenere presente che con la Svezia nel World Group ha incontrato sempre avversari più forti, quantomeno meglio piazzati di lui in classifica. Comunque Soderling con Lindstedt o Aspelin può portare anche il terzo punto…” (US)


* VINCIGUERRA Con il mio vicino di banco Gianluca Comuniello siamo andati a verificare il record di Vinciguerra, italiano di…Malmoe, figlio di un pizzaiolo di casa nostra (e classe 1981 come Volandri) in Davis. E’ emerso che in 11 singolari ha vinto 3 volte e perso 8. Quest’anno in quattro set con Nalbandian, lo scorso anno con Hanescu si era ritirato quand’era sotto due set a zero. Sempre l’anno scorso con Israele aveva perso due maratone: 11-9 al quinto con Sela, e 8-6 al quinto con Levy. Un grande combattente, insomma, anche se…perdente. L’ultima sua vittoria in Davis risale a 7 anni fa: nel 2003 battè il brasiliano Saretta. Insomma, uno Starace che ha battuto Haase in Olanda, può battere anche Vinciguerra. Ma giocherà Starace su un tappeto probabilmente veloce? I tre singolaristi dovrebbero essere Bolelli, Starace, Fognini (quest’ultimo aveva dato la disponibilità a Barazzutti per il match con l’Olanda…quindi Corrado non ha motivi ufficiali per non chiamarlo; il problema semmai sarà schierarlo senza che Potito e Bolelli si incavolino). (US)


*BRACCIALI _ Ho fatto il viaggio in aereo Roma-New York con Daniele Bracciali vicino di posto. E’ a New York per giocare il doppio con Potito Starace. Con Bolelli non sarebbe entrato. “Il cut out era intorno a 140…”. “Braccio”, 32 anni, spera di essere convocato da Barazzutti per il match con la Svezia… “Ma con Corrado non lo sai mai fino all’ultimo momento”. Gli ho ricordato che molte volte altri tennisti italiani si erano lamentati di quest’abitudine di Corrado (Sanguinetti, Volandri…) che non aiuta i giocatori a programmarsi. Durante la seconda settimana dell’US open si gioca il torneo di Genova, 75.000 dollari di montepremi. Lo giocano tutti gli italiani convocabili in Davis. Bracciali avrebbe potuto fare il doppio con Bolelli, oppure con Starace. Se avesse saputo a) se verrà convocato in Davis b) se Barazzutti pensa che il tappeto svedese possa essere troppo veloce per Starace e quindi possa essere più adatto Bolelli…magari Bracciali avrebbe potuto scegliere di giocare il doppio a Genova (anche se sulla terra rossa è un’altra cosa) con Bolelli anziché con Starace, tanto per provare qualche meccanismo d’intesa utile una settimana dopo in Svezia. E’ curioso che questo tipo di problematiche lo avvertano i giocatori e non invece il capitano che dovrebbe essere il primo a pensarci. (US)

*CONNORS-MCENROE. Enzo Cherici, al suo debutto agli Us Open, è rientrato tronfio ed orgoglioso in sala stampa a metà pomeriggio, annunciando: "ho visto il più bel match del giorno: Connors-McEnroe". Si era appena imbattuto per caso, su un practice court, nei due adorabili vecchietti che scambiavano nel caldo newyorchese. McEnroe vestito in una maniera da denuncia penale. Nei prossimi giorni avrete anche le foto dello scempio.
 

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker