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03/09/2010 17:14 CEST - US Open - Day 5

Test per Nadal, aspettando Earl

Torna in scena il numero uno del seeding contro il pericoloso uzbeko Istomin che già una volta quest’anno gli ha strappato un set. La curiosità è il giamaicano Brown, che sfida Murray sul Centrale. Attesa e scongiuri per l'arrivo dell'uragano Earl. Mauro Cappiello

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Nadal a Toronto
Nadal a Toronto

Lo US Open maschile 2010 sta diventando sempre più un torneo all’insegna di spagnoli e francesi. Nella quinta giornata ci saranno in scena ben nove iberici e sette dei dodici transalpini approdati al secondo turno. I “bleus”, con già quattro rappresentanti tra gli ultimi 32, cercheranno almeno di eguagliare il loro record Slam dell’era Open stabilito nel 1971, quando giunsero addirittura in otto al terzo turno del Roland Garros.

Sarà anche la giornata in cui le prime piogge portate dall'uragano Earl (comunque ancora distante da New York) si faranno sentire. Il rischio è quello di una giornata compromessa dal maltempo, la speranza è che la pioggia permetta di portare a termine la maggior parte del programma. Di seguito il breve comunicato emesso da un'ottimistica USTA questa notte:

"Secondo gli ultimi bollettini metereologici, per venerdì 3 settembre attendiamo piogge a intermittenza. Gli US Open hanno comunque pianificato un programma regolare, con i match che inizieranno alle 11 ora locale"

 

(1) R. Nadal (Esp) vs D. Istomin (Uzb)

Head-to-head: Nadal conduce 1-0
2010 Queen’s Erba R16 Nadal 76(4) 46 64

Il match di cartello dovrebbe essere quello, programmato nella sessione notturna, tra lo spagnolo numero 1 del mondo e l’uzbeko, entrato nel torneo con il suo best ranking di numero 39. Istomin è riuscito già quest’anno a strappare un set a Nadal nell’unico precedente tra i due, vinto non senza soffrire da Rafa al Queen’s. Certo, quello non era il miglior Nadal, spremuto dalla stagione ricca di successi sulla terra e in recupero prima dell’altra grande affermazione a Wimbledon. Ma siamo sicuri che questo Nadal sia al top della forma? Al primo turno, nella sua vittoria ottenuta in quasi tre ore contro Gabashvili, il maiorchino non ha impressionato. Siamo, tuttavia, ancora alle fasi iniziali del torneo e Nadal non ha mai mancato l’accesso al terzo round in uno Slam da quando, nel 2005, perse alla sua seconda uscita contro Gilles Muller a Wimbledon.

Il suo avversario, d’altra parte, è in un momento di gran forma, avendo raggiunto la finale a New Haven la scorsa settimana, ma non è mai andato oltre il terzo turno in un Major, ottenuto qui l’anno scorso e quest’anno all’Australian Open e a Wimbledon.

 

(4) A. Murray (Gbr) vs D. Brown (Jam)

Nessun precedente

È l’incontro che suscita maggior curiosità. Sarà, infatti, interessante verificare come terrà la scena dell’Arthur Ashe Stadium il colorito giamaicano, al suo secondo Slam in carriera dopo Wimbledon 2010 e al primo confronto con un top-10. Dovrebbe comunque essere una seconda passeggiata per Murray, dopo la facile vittoria in tre set del primo turno contro Lukas Lacko. Lo scozzese, vincitore dell’US Open Series e finalista qui nel 2008, è ancora alla ricerca dell’agognato primo Major. Se riuscisse a vincere qui, diverrebbe il terzo giocatore nella storia capace di conquistare il titolo junior e quello fra i professionisti, dopo Stefan Edberg e Andy Roddick.

 

(8) F. Verdasco (Esp) vs A. Mannarino (Fra)

Head-to-head: Verdasco conduce 1-0
2009 Australian Open Cemento R128 Verdasco 60 62 62

Secondo turno decisamente agevole per il numero 2 spagnolo, dopo la sofferta maratona contro Fabio Fognini. Nella sfida tra due dei dieci mancini rimasti in tabellone dovrebbe essere Verdasco a prevalere con un certo margine sul qualificato francese Mannarino, che ha giocato nel tabellone principale solo in un altro evento ATP quest’anno, a Nizza, dove non è riuscito a superare il primo turno. Verdasco, che viene da un periodo di forma tutt’altro che brillante dopo la scorpacciata sulla terra rossa, è tuttavia uno dei tredici giocatori qualificati al secondo turno che hanno partecipato a tutti gli ultimi venti tornei dello Slam (incluso questo) e cercherà di difendere i quarti di finale raggiunti qui lo scorso anno, suo miglior piazzamento agli US Open.

 

(10) D. Ferrer (Esp) vs B. Becker (Ger)

Nessun precedente

Non ci dovrebbero essere insidie nemmeno per il numero 3 di Spagna che proprio a New York centrò tre anni fa il suo miglior risultato in uno Slam, raggiungendo la semifinale. Ferrer, dopo essersi liberato più facilmente del previsto dell’insidioso Dolgopolov al primo turno, dovrebbe avere vita facile contro il tedesco Becker, numero 70 del ranking, che potrà sempre raccontare ai nipotini di essere stato l’ultimo giocatore a battere Andre Agassi, proprio qui a Flushing Meadows nel 2006. Quest’anno per lui due semifinali (entrambe sull’erba, a Halle e ‘s-Hertogenbosch), un quarto e un ottavo, negli unici quattro tornei in cui è riuscito a vincere due partite di fila. David Ferrer, invece, dopo un 2009 abbastanza opaco, sta avendo una stagione ottima, impreziosita dalla vittoria ad Acapulco, dalle finali a Buenos Aires e Roma e da un record di 43 partite vinte e 16 perse che lo mette al secondo posto dopo Nadal (53-7) per numero di vittorie quest’anno.

 

(18) J. Isner (Usa) vs M. Chiudinelli (Sui)

Head-to-head: Isner conduce 1-0
2010 Roland Garros Terra R64 Isner 67(3) 76(3) 76(7) 64

L’unico precedente, sulla terra battuta del Roland Garros, si è risolto in una battaglia dalla quale l’americano è uscito vincitore di misura. La superficie veloce di New York dovrebbe, invece, assicurare un certo vantaggio al potente servizio di John Isner nei confronti dello svizzero Marco Chiudinelli, sempre che Long John abbia recuperato dallo stress fisico ed emozionale della partita più lunga di tutti i tempi, giocata al primo turno di Wimbledon contro il francese Nicolas Mahut. Dal giorno dopo, il numero 20 del mondo non ne ha più imbroccata una e anche sull’amato cemento americano, eccezion fatta per la finale ad Atlanta persa al tie-break del terzo contro l’amico Mardy Fish, ha deluso. John cercherà almeno di confermare gli ottavi dell’anno scorso, quando batté tra gli altri Roddick, contro un avversario che a New York non è mai andato oltre il terzo turno.

 

(20) S. Querrey (Usa) vs M. Granollers (Esp)

Head-to-head: Querrey conduce 1-0

2010 Queen’s Erba R16 Querrey 64 76(5)

L’altro americano Sam Querrey affronta invece il giustiziere di Andreas Seppi, Marcel Granollers. Lo spagnolo non ha mai raggiunto il terzo turno in uno Slam in tredici tentativi e molto difficilmente ci riuscirà questa volta, opposto a un giocatore che quest’anno ha vinto già due titoli sul cemento (a Memphis e Los Angeles) e quattro in totale su tre superfici diverse. Non si può invece dire che Granollers abbia preparato nel migliore dei modi lo US Open: ha infatti giocato un solo match sul duro quest’estate, tra l’altro perdendolo, al primo turno del challenger di Segovia. In un 2010 da dimenticare Granollers può tuttavia vantare lo scalpo di Robin Soderling, battuto in rimonta al primo turno dell’Australian Open.

 

(31) D. Nalbandian (Arg) vs F. Serra (Fra)

Nessun precedente

Interessante test per verificare la forma dell’argentino, autentica sorpresa dell’estate nord-americana, ma reduce da un primo turno non proprio convincente, vinto solo al quinto set contro il qualificato Rik de Voest. Al contrario il suo avversario, pur non avendo mai raggiunto il terzo turno allo US Open, viene da una bella vittoria in tre set contro Florian Mayer. Semifinalista quest’anno a Casablanca, Serra potrebbe essere un avversario pericoloso e sfruttare l’onda lunga della clamorosa esplosione francese che quest’anno ha investito New York.

 

S. Stakhovsky (Ukr) vs (Q) R. Harrison (Usa)

Nessun precedente

Favorito da un tabellone alla portata, il primo ucraino dai tempi di Andrei Medvedev a vincere due tornei nello stesso anno dovrebbe finalmente riuscire a raggiungere per la prima volta in carriera il terzo turno di uno Slam. A dispetto di una stagione eccellente a livello ATP che lo ha portato al best ranking di 36 nel mondo, Stakhovsky è riuscito solo allo US Open a sbloccarsi nei Major, vincendo la sua prima partita del 2010 contro Peter Luczak al primo turno. È però certo che il 18enne Harrison, vincitore sulla testa di serie numero 15 Ljubicic al primo turno, ce la metterà tutta per sollevare l’umore degli americani, proponendosi come nuova speranza del tennis a stelle e strisce, deluso dalla prematura eliminazione di Roddick.

Mauro Cappiello

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Sergiy Stakhovsky, riguardo l'atmosfera che regnava sul Grandstand durante il suo match contro il giovane americano Harrison

Accadde oggi...

4 Settembre 1959

Un sedicenne Arthur Ashe fa il suo debutto agli US Open e perde da un ventunenne Rod Laver 6-2 7-5 6-2 al primo turno.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker