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04/09/2010 21:02 CEST - Us Open

Numeri e follie del tennis Slam

Nuovo appuntamento con le curiosità da New Yok, viste dal vivo o prese direttamente dai media locali. In questa puntata: registi per un giorno, l'uomo più paparazzato, numeri vincenti e perdenti, servizi che spaccano famiglie oppure rompono... qualcos'altro Gianluca Comuniello

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L'uomo più fotografato. Non è Nadal. Non è Federer. E' un uomo che tutti i giorni sale le scale, scale pericolose, per aggiornare i tabelloni che stanno nella piazza all'ingresso dell'Arthur Ashe Stadium. Sia maschile, che femminile, che doppio maschile, che doppio femminile, che doppio misto, che... quello che vi pare. Lui sale, più volte al giorno, e porta avanti i nomi giusti nell'albero del tabellone. La domanda sorge spontanea: perchè, nei tecnologissimi US Open, non hanno pensato a tabelloni un po' meno manuali?

Llodra, che tipo. Michel Llodra sta incantando il pubblico newyorchese con il suo tennis fatto di discese a rete in ogni momento possibile. Ma il francese, in America, si era già fatto notare per altri motivi già nel 2005, come ricorda il New York Times. La location è il torneo di Miami. Non un gran periodo a livello di singolare per Llodra. Un gran periodo invece per Ivan Ljubicic. Cosa c'entra, direte voi? Secondo Llodra, c'entra: “vinceva così tanti match, volevo catturarne le vibrazioni positive” spiegò Llodra dopo aver deciso di farsi trovare, totalmente nudo, nell'armadio di Ljubicic. Immaginatevi il croato stupore di Ivan.

Anche tu regista. La scena della rissa sull'Arthur Ashe lo ha dimostrato una volta di più, qualora fosse stato necessario. Telefoni e videocamere digitali rendono ormai gli eventi sportivi una sorta di “augmented reality” per gli spettatori a casa. Non ci sono solo le immagini fornite dal regista della tv ufficiale (ESPN e Tenni Channel, in questo caso). Ci sono anche tutti i video che, appena succede qualcosa di memorabile, vengono scaricati su YouTube con la forza di un uragano. Così nessuno potrà più dire “c@§§o, me lo sono perso”.

Diamo i numeri. 147 sulla ruota di New York. Sapete cosa sono? I games necessari a Guillermo Vilas a vincere tutti e sette i turni dell'edizione del torneo del 1977. 183 sulla ruota di Londra. Sapete cosa sono? I games necessari a Isner per vincere il primo turno di Wimbledon. Guarda te che fregatura.

Kids or adult garden? Come in tutti i tornei dello Slam è presente un'area dedicata ai giochi per bambini, allo US Open. Mi correeggo: area dedicata ai giochi per presunti bambini. Sì perchè in questo spazio, oltre alle solite pallette modello Ikea ed altre amenità del genere, c'è anche l'infernale giochino della misurazione della velocità del servizio. E lì, i bambini vengono spostati di peso dai padri che improvvisano sfide fra di loro.

Servizi che fischiano in giro come pallottole. Grand Stand: Stakhovsky serve e colpisce un cameraman alle costole. L'immagine da quella telecamera pare fosse un po' sfuocata subito dopo. Ma non è tutto. Tre giorni fa, Sam Querrey ha colpito con un servizio l'avversario e amico Klahn nelle parti sensibili, causando cinque minuti di interruzione del match. Vatti a fidare, degli amici...

 


 

Gianluca Comuniello

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"E' stato bello.. voglio dire, eccetto per quel 99,9% di pubblico che tifava contro di me".

Sergiy Stakhovsky, riguardo l'atmosfera che regnava sul Grandstand durante il suo match contro il giovane americano Harrison

Accadde oggi...

5 Settembre 1990

Pete Sampras mette fine alla campagna di Ivan Lendl per il record di nove finali consecutive agli US Open con un 6-4 7-6 3-6 4-6 6-2 nei quarti di finale.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker