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08/09/2010 07:23 CEST - Us Open

Nadal, finale
nel mirino

Ottima prestazione per un Rafa in grande crescita: Lopez sconfitto 6-3, 6-4, 6-4. Il maiorchino ancora impressionante al servizio (fast serve: 217 km/h) se la vedrà nei quarti contro quel che resta di Verdasco. da Flushing Meadows, Enzo Cherici.

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Questi organizzatori dello Us Open devono essere proprio dei buontemponi. Nei giorni scorsi, hanno programmato sessioni pomeridiane conclusesi alle 16. Oggi, invece, hanno deciso di aprire la giornata con un inutile doppio sul centrale, seguito da Wawrinka-Querrey, Venus-Schiavone e Clijsters-Stosur come primo match della sessione serale. Risultato: quando Nadal serve il primo punto del match sono appena scoccate le 23,10 della sera (o forse della notte, fate voi). Complimenti vivissimi ai cervelloni americani.

La temperatura tra l'altro è tutt'altro che mite, anche se il vento sull'Arthur Ashe è meno fastidioso rispetto a quando sono scese in campo Venus e la Schiavone.
Pronti, via e Nadal è subito una furia scatenata. Parziale di 12-1 (con tanto di break a zero nel secondo gioco) e in poco più di cinque minuti siamo già 3-0. Impressionanti i primi due turni di servizio del maiorchino, con due aces e battute sparate a 135 MPH (217 km/h).
Feliciano sembra frastornato, ma tra lo stupore generale si procura 3 palle break consecutive nel quinto gioco, che lo avrebbero riportato 2-3 nel corso del primo set. Nadal le annulla, ma ce n'è subito una quarta: niente da fare, il momento di perdere il servizio per Rafa non è ancora arrivato e si va 4-1. Lopez serve male (solo il 36% di prime nei primi tre giochi) e non riesce quindi ad essere aggressivo come probabilmente vorrebbe. Negli scambi da fondo la lotta è ovviamente impari e il rovescino in back del 29enne giocatore di Toledo è un colpo prettamente difensivo, incapace di scardinare lo schema tattico del maiorchino. Il 6-3 finale non può che essere la logica conclusione di questo primo set.

Il secondo si apre con un Feliciano più propositivo. Non sempre i suoi schemi si trasformano in punti, ma si comincia almeno ad intravedere un'idea di gioco nel suo tennis. Sembra aver finalmente capito che non è il caso di accettare lo scambio da fondo e – almeno nei suoi turni di servizio – cerca di essere maggiormente aggressivo. Il problema, per lui, è che quando serve Rafa proprio non si gioca. Il numero uno del mondo sente che questa potrebbe essere finalmente la volta buona per aggiudicarsi lo Us Open e gioca ogni punto con l'attenzione dei giorni migliori. Il suo pressing da fondocampo è asfissiante e, appena Feliciano nel quinto gioco cala un attimo al servizio (sanguinoso doppio fallo sul 40-40), piazza la zampata per il break: 3-2 in suo favore.
Potrebbe essere il break decisivo non soltanto del secondo set, ma anche del match. I miracoli “alla spagnola” ci sono già stati sull'Armstrong, senza contare che Lopez non è Verdasco e, soprattutto, Nadal non è Ferrer!
Rafa continua ad andare come un treno nei propri turni di servizio. La percentuale è più bassa rispetto ai suoi match su terra (58%), ma la velocità media della prima dopo due set è di 120 MPH: 193 km/h! Anche l'ultimo game si chiude a zero e il doppio vantaggio in termini di set è cosa fatta: 6-3, 6-4 Nadal.

Le prime emozioni del terzo set arrivano sull'1-1, quando Nadal ha 3 palle break consecutive per scappare via anche in questo parziale. Feliciano le annulla con coraggio e sul 40-40 Nadal ritenta (dopo il tentativo contro Simon) il colpo sotto le gambe alla Federer: ancora una volta invano. Lopez fa buona guardia a rete e salva un complicato turno di servizio: 2-1 per lui.
Non passano tre minuti e Feliciano deve fronteggiare una nuova palla break. Serve&volley e anche questa è annullata: 3-2 Lopez.
Ma ormai si attende soltanto il momento in cui Nadal riuscirà a mettere a segno il break decisivo: non bisognerà aspettare molto. Il maiorchino si procura altre due palle break nel decimo gioco e stavolta Lopez deve cercare di salvarsi con la seconda. Rafa lo tiene ben lontano dalla rete e il dritto in rete di Feliciano arriva inevitabile: break per il numero uno del mondo, che chiude 6-4 nel gioco successivo.

Un dato su tutti sintetizza l'ottima prestazione di Nadal: 90% dei punti quando ha messo in campo la prima. Roba da Sampras. Anche il rapporto vincenti/errori non forzati è molto migliorato rispetto ai match precedenti: 30/14. Visto il Rafa di stasera, lo Us Open per lui non è più un miraggio.

Enzo Cherici

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker