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08/09/2010 11:24 CEST - interviste

F. Schiavone - 07.09.10

"Poco da fare contro il suo servizio: batteva dal secondo piano!"

Traduzione a cura di Tino Cianciotti

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D.: I tuoi pensieri sul match?
R.: Un brutto inizio: ho perso il primo game pur avendo due palle per aggiudicarmelo. Poi ho vinto due giochi consecutivi, avrei potuto trovarmi sul 3 a 0 anziché sul 2 a 1. Lei ha servito bene ma il resto del primo set è stato equilibrato.
 

D.: Hai giocato un buon torneo, vinto quattro turni senza perdere un set: credi che avresti potuto vincere anche oggi?
R.: E' stato un buon torneo. Anche se fossi uscita al secondo turno con la consapevolezza di aver dato il massimo l'avrei considerato un buon torneo. Oggi avrei voluto vincere e sono un po' delusa, ma Venus ha servito bene e il vento ha dato più fastidio a me che a lei: sono alta solo 1 metro e 66 cm e quando ho servito controvento ho dovuto forzare. Per lei è diverso: serve dal secondo piano!
Comunque va bene così.

D.: Nel tiebreak hai recuperato dallo 0-4 con quattro punti consecutivi, poi ti sei smarrita di nuovo. Cosa è successo?
R.: Ho perso il primo punto, ho commesso un errore. Lei ha giocato meglio di me in quel momento e io non sono riuscita a cogliere le opportunità che ho avuto. Ho pareggiato i conti ma ho commesso altri due errori: non è stata lei a fare i punti ma io a mancarli. Così va il tennis.
 

 D.: La stagione degli Slam si conclude e tu sei stata protagonista di un buon ritorno ad alti livelli. Pensi che sia troppo tardi o guardi avanti con fiducia?
R.: Penso in maniera positiva: non sono a fine carriera e voglio giocare anche gli Slam della prossima stagione per dimostrare che posso fare ancora grandi risultati. Se guardo a questo match mi dico che ho la chance di vincere i punti importanti e battere Venus. Nei momenti cruciali è lei a giocare meglio. Dovrò cercare di fare meglio di lei.

D.: Non l'hai mai battuta: pensavi di poterla battere stavolta? Sei delusa di non esserci riuscita considerando il fatto che stavi giocando così bene?
R.: Sono molto delusa perchè avevo la possibilità di batterla e perchè a lei non piace giocare contro di me. Vario molto il gioco, la costringo in difesa e non le dò modo di esprimere il suo tennis. Non so come la pensi lei, ma io sono sincera e se devo ammettere la superiorità della mia avversaria non ho problemi a farlo. Stavolta vi dico: troverò il modo di batterla. Si, lo troverò.

D.: Stasera è stata troppo più forte di te.
R.: Credo di averlo perso io il match, non è stata lei a vincerlo. Allo stesso tempo ammetto che il suo servizio è troppo forte ed è gran parte del suo tennis. Il vento ha fatto il resto.
Ha giocato bene i punti più importanti ma siamo entrambe delle grandi atlete. La vittoria spetta, però, ad una sola delle due.

D.: Sei giunta qui con delle aspettative differenti visto che oggi sei una campionessa Slam? Questo ti ha influenzato?
R.: Si, mi sento molto più sicura di me e credo di poter vincere ogni tipo di match. Se perdo mi dico: ce la farò la prossima volta lavorandoci su. Se non avessi vinto il Roland Garros non avrei questa fiducia in me stessa.

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