09/09/2010 06:14 CEST - US Open 2010
Mamma che Nole!
E' semifinale
Prestazione aggressiva in condizioni difficili quella del serbo contro Gael Monfils: 3 set a 0 (7-6 6-1 6-2). Djokovic conquista la quarta semifinale consecutiva qui a Flushing Meadows. Con questa forma, la finale è possibile. Da New York, Rossana Capobianco
New York e il vento: una relazione che non pare finire. E' un rapporto solido che dura da quasi dieci giorni ormai. Oggi pare d'essere nel bel mezzo di una regata.
Con questa consapevolezza, Djokovic e Monfils scendono il campo per il primo dei quarti di finale di questo US Open. Il primo scambio è subito spettacolare, il serbo ed il francese si producono in recuperi d'alta scuola e ne vien fuori un punto divertente.
Nole, dopo aver fallito due palle break nei primi istanti del match deve cedere il servizio ad un Monfils che gioca profondo e costringe il serbo a dieci errori in cinque giochi, e ogni tanto tenta qualch colpo impossibile -vedi passante tra le gambe con tanto di saltello- .
Quando La Monf , in vantaggio 4-2 fallisce una palla per il doppio break, la partita svolta. Djokovic si porta sul quattro pari alla sesta opportunità: percentuali quasi federeriane. Il serbo inizia ad essere più aggressivo ma il francese tiene: il Tie Break è dominato da Novak che chiude 6 punti a 2, per la gioia del padre in tribuna con tanto di maglietta celebrativa per il figlio, in piedi per quasi ogni quindici del match.
Malgrado Djokovic non perda un inspiegabile nervosismo neanche all'inizio del secondo parziale, tra racchette a terra e insofferenza al vento, conquista subito il break. Il francese sbaglia molto più che all'inizio e scende con le percentuali al servizio. Ottime da molti giorni ormai quelle di Nole, sempre sopra il 70%. Ed è così che nonostante qualche piccola chance di Monfils il serbo dilaga dopo qualche bizza, chiudendo il set 6-1 dopo essere andato complessivamente 46 (leggasi 46!) volte a rete, indice assoluto di aggressività e intelligenza tattica, dato che oggi da fondo era anche più dura controllare i colpi.
Il terzo set è una storia già scritta, Monfils troppo falloso e inefficace al servizio per dar fastidio ad un Djokovic meno preciso ma certamente in forma, che conquista la quarta semifinale di fila a New York. Ma ora la finale, per Nole, non è una chimera.
Rossana Capobianco
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