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04/10/2010 20:03 CEST - Atp Bangkok

Garcia Lopez
trionfa a Bangkok

Il n.53 del mondo supera la prova del nove. Conferma il sorprendente  successo ( 2-6 7-6 6-3) a spese su Nadal ripetendosi in tre set anche sul n.1 finlandese che potrebbe essere il prossimo avversario dell'Italia in Coppa Davis. Una dimostrazione di personalità 

Alberto Giorni

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Garcia Lopez non si è accontentato di battere Nadal (che, reduce da tre vittorie negli ultimi tre Slam, si è un po'....distratto su 26 palle break avute nel secondo set) ma si è ripetuto anche contro Jarkko Nieminen, il mancino finlandese che potrebbe essere avversario dell'Italia in Coppa Davis se la Finlandia batterà a Maribor la Slovenia. Lopez ha vinto in tre set, dimostrando notevole personalità.

Una vittoria su Nadal poteva dare la...sbornia allo spagnolo che sa come nel suo Paese _ e lo ha detto Alex Corretya, non uno qualunque _ "Rafa Nadal...sia secondo solo a Dio". Invece si vede che Garcia Lopez è riuscito a tenere i piedi per terra, a non deconcentrarsi, a vincere un match contro un avversario più esperto che poteva considerarsi _ al di là della classifica _ favorito.

Guillermo Garcia-Lopez ha vinto su Jarkko Nieminen, due outsider in finale, con il punteggio di 6-4 3-6 6-4: è il secondo titolo della sua carriera, su tre finali disputate. Come già contro Nadal anche contro Nieminen Garcia Lopez ha salvato un putiferio di pallebreak.  Decisamente le sue risposte mettono in difficoltà chiunque non serva benissimo.

 

 

" E' stata una settimana indimenticabile, non posso trovare le parole giuste per descrivere quel che sento dentro, battere Nadal è stata dura, ma vincere il giorno dopo aver battuto Nadal è forse ancora più difficile. Era un match alla pari, questo, e anche lo sviluppo della finale ha dimostrato che potevamo vincere entrambi. Per fortuna ho giocato al meglio delle mie possibilità nel set decisivo"

Garcia-Lopez ha fatto il break nel settimo game, recuperando una smorzata apparentemente imprendibile e giocandone lui una  vincente. Sul 5-4 al terzo Nieminen ha annullato una serie di matchpoints prima di arrendersi quando la prima di servizio lo ha tradito.

Dopo la sconfitta di Rafa Nadal con Garcia Lopez Alberto Giorni aveva scritto

Come una squadra che ha venti palle gol, viene fermata solo dai pali e dai miracoli del portiere, e alla fine subisce la beffa al 90’ sull’unico contropiede degli avversari. Si deve essere sentito così Rafael Nadal al termine della semifinale di Bangkok, persa contro Guillermo Garcia-Lopez (numero 53 del mondo) 2-6 7-6 6-3 dopo due ore e quarantacinque minuti di gioco. C’è un dato che riassume bene l’andamento del match: le palle break trasformate. Il numero uno del mondo ne ha sfruttate solo 2 su 26, mentre al connazionale è stato chirurgico: gli è bastato convertirne 1/1 per portare a casa la partita. Per una volta a Nadal è mancato il killer instinct: sul 5-4 e sul 6-5 nel secondo set si è trovato a due punti dal match, ma non è riuscito ad assestare la zampata decisiva ed esce battuto pur avendo conquistato cinque punti in più di Garcia-Lopez: 112 a 107.

La sconfitta è ancora più sorprendente se si osservano i tre precedenti, nei quali Rafa non aveva ceduto neanche un set. Garcia-Lopez comunque non ha rubato niente, ha giocato un ottimo tiebreak e nel terzo set si è dimostrato superiore, ottenendo la vittoria più prestigiosa della sua carriera. In finale il ventisettenne di Albacete se la vedrà con il finlandese Jarkko Nieminen, che non ha avuto difficoltà a sbarazzarsi del tedesco Benjamin Becker 6-3 6-2.

Si pensava che per Nadal sarebbe stata una passeggiata e l’inizio del match sembrava rafforzare questa convinzione. Il maiorchino, con la maglietta giallo limone sfoggiata nelle sessioni diurne degli Us Open, imprime da subito un gran ritmo da fondocampo mettendo sotto pressione il connazionale. Nel secondo game, durato ben diciotto punti, Garcia-Lopez è già costretto ad annullare quattro palle break. Il numero 53 del mondo prova a mettere in difficoltà Nadal variando molto il gioco e, quando ne ha la possibilità, mette in mostra il suo elegante rovescio a una mano. Quando Rafa accelera, però, sono dolori e l’equilibrio si spezza nel sesto game. In vantaggio 4-2, Nadal soffe un piccolo passaggio a vuoto nel gioco successivo, quando va sotto 0-30; ma qui alza il suo livello di concentrazione e mette a segno quattro punti consecutivi. Rafa è in pieno controllo del match e concede un po’ di spettacolo extra al pubblico: non riuscendo a raggiungere un passante dell’avversario, lancia scherzosamente la racchetta e si apre in un largo sorriso. Poi un ulteriore break permette al numero uno del mondo di mettere in archivio il primo parziale, chiuso 6-2 al quarto setpoint.

Il secondo set nelle battute d'apertura sembra la fotocopia del primo, con un secondo game che diventa una maratona di diciotto punti comprese cinque palle break annullate da Garcia-Lopez. Nadal è sempre impeccabile al servizio, mentre non riesce più a strappare la battuta all’avversario, che si difende con le unghie e con i denti. Nella seconda frazione il tennista di Albacete salva altre undici palle break e riesce miracolosamente a rifugiarsi nel tiebreak. Qui cambia l’inerzia della partita. Rafa concede subito un minibreak con un errore di diritto e il connazionale ne fa tesoro servendo sempre bene. In vantaggio 5-2, Garcia-Lopez ottiene un secondo minibreak sfruttando un errore di rovescio del maiorchino e chiude il tiebreak per 7-3.

Si va così al terzo e Nadal accusa il colpo. Nella sua mente probabilmente rimangono le innumerevoli occasioni mancate e cede il centro del ring all’avversario. Sotto 2-1, Nadal concede la prima palla break del match (e del torneo!): il maiorchino gioca una palla corta, Garcia-Lopez la recupera e il successivo pallonetto di Rafa finisce fuori. E’ il break che si rivelerà decisivo. Il pubblico di Bangkok prova a sostenere il numero uno del mondo (tante le magliette con la scritta "I love Nadal"), che però non ha più la forza per reagire: man mano che si va avanti, gioca sempre meno profondo e commette qualche errore di troppo. Invece Garcia-Lopez, sulle ali dell’entusiasmo, non sbaglia più un colpo e al servizio concede le briciole. Sul 5-3 in suo favore, al momento di servire per il match, il braccio non trema: chiude al secondo matchpoint con un dritto vincente. L’ovazione del pubblico thailandese se la ricorderà per tutta la vita.

"E' stata la miglior partita della mia carriera – ha dichiarato Garcia-Lopez –, qualche volta mi è capitato di battere un top ten, ma mai il numero uno del mondo. Lui ha avuto molte opportunità per togliermi il servizio, ma sono riuscito a restare aggrappato alla partita: ho giocato molto bene. La chiave è stata il tiebreak del secondo set dove mi sentivo in maniera fantastica e il finale è stato perfetto".

 

 

 

 

 

Alberto Giorni

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