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30/10/2010 19:36 CEST - ATP Vienna

Haider-Maurer, un lucky loser in finale

Il nr. 157 ATP batte a sorpresa l'allievo di Pistolesi Berrer e guadagna la sua prima finale nel circuito. Match molto divertente, con l'austriaco che chiude 7-6 6-7 6-3: bravo a mettersi alle spalle il secondo set perso dopo essere stato a due punti dalla vittoria. Sarà derby austriaco in finale contro Melzer, che ha superato un troppo discontinuo Almagro. Stefano Tarantino
 

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La prima semifinale del torneo ATP 250 di Vienna ha visto contrapposti Jurgen Melzer e Nicolas Almagro, rispettivamente prima e terza teste di serie del tabellone e n.12 e n.16 ATP. L'unico precedente si era svolto quest'anno sulla terra di Madrid, dove nei quarti aveva vinto nettamente lo spagnolo (6-3,6-1).

Sulla superficie a lui più congeniale oggi Jurgen Melzer si è preso la rivincita battendo in due set, 6-4 6-4, il suo avversario e conquistando così la possibilità di confermarsi campione nel torneo della sua città (essendo Melzer nato proprio a Vienna ed avendo vinto il torneo l'anno scorso battendo in finale Cilic).

Troppo discontinuo il rendimento di Almagro, che comunque ha avuto nel corso del match le sue opportunità per arrivare quanto meno al terzo set.

Primo set equilibrato sino al 3-3, con i due giocatori molto solidi al servizio. Nel settimo game con Almagro alla battuta si arrivava per la prima volta ai vantaggi. Lo spagnolo però si aiutava ancora una volta con il servizio e si portava sul 4-3, ma la storia si ripeteva al successivo turno di servizio. Stavolta lo spagnolo si trovava a dover fronteggiare le prime due palle break dell'incontro. Sulla prima serviva un ace quanto mai provvidenziale, ma sulla seconda (conquistata da Melzer con un'ottima demi voleè al termine di uno scambio spettacolare) era costretto a capitolare di fronte alla varietà dei colpi del giocatore austriaco. Melzer chiudeva poi il set aggiudicandosi il suo turno di servizio a zero.

Secondo set meno lineare del primo. Almagro salvava due palle break nel primo gioco, poi era Melzer ad andare in difficoltà per ritrovarsi d'improvviso sull'1-4. Qui l'austriaco chiedeva anche l'intervento del fisioterapista per un problema all'avambraccio sinistro, ritornava in campo, salvava una pericolosissima palla dell'1-5 e poi come d'incanto ritornava quello del primo set. La partita girava in quel momento soprattutto da un punto di vista psicologico. Almagro perdeva efficacia nei colpi da fondo campo, sul 4-2 40-15 commetteva due doppi falli consecutivi, poi salvava una prima palla break con un ace, ma sulla seconda conquistata da Melzer, commetteva un erroraccio da fondo campo che rimetteva in partita il suo avversario. Melzer infatti infilava una serie di nove punti consecutivi, poi sul 4-4, al terzo tentativo strappava di nuovo il servizio al suo avversario e chiudeva tranquillamente nel game successivo.

Per l'austriaco si tratta della seconda finale del 2010, dopo la sconfitta con Golubev ad Amburgo, ma soprattutto della definitiva consacrazione, dopo una stagione spettacolare nella quale ha dato dimostrazione di grande continuità su tutte le superfici e soprattutto dopo essere entrato stabilmente nei top 15 (il suo best ranking è proprio di questa settimana al numero 12).

Il pubblico può gioire anche per la vittoria della sorpresa locale Andreas Haider-Maurer (oltretutto arrivato nel tabellone principale come lucky loser) che ha battuto nella semifinale meno nobile il tedesco Michael Berrer 7-6 6-7 6-3.

Al termine di un incontro divertente, palpitante e molto equilibrato, l'ha spuntata il nr. 157 ATP austriaco, che ha saputo reagire allo scoramento per aver perso il secondo set dopo essere stato a due punti dalla vittoria, giocando un terzo set quasi da veterano.

Berrer si può solo rimproverare di non aver approfittato dello sbandamento del suo avversario tra la fine del secondo e l'inizio del terzo set e di aver insistito troppo in alcune fasi del match con le discese a rete, avvolte un po' troppo azzardate. Resta comunque quella dell'ormai trentenne tedesco la miglior stagione della sua carriera, nella quale ha raggiunto la sua miglior classifica (nr.42)


Nel primo set grandissimo equilibrio in campo. Molto solidi entrambi al servizio, chirurgico Haider-Maurer con i suoi passanti da fondo campo, arrembante Berrer che cercava quando poteva la discesa a rete. Entrambi difendevano con successo una palla break nei loro turni di battuta, poi sul 6-5 Haider Maurer e servizio Berrer, l'austriaco si veniva a trovare a due punti dal set (30-30). Qui però metteva in corridoio una voleè non difficile ed allora il tie-break diveniva la logica conclusione del primo set.

Ancora grandissimo equilibrio, poi Berrer si guadagnava un set point con un ace di seconda (6-5). Altrettanto bravo Haider-Maurer che sfruttava i suoi due turni consecutivi con due servizi vincenti e di conseguenza arrivava un set point anche per lui. Set point sfruttato grazie ad un dritto in rete di Berrer da metà campo. A testimonianza della grande battaglia, alla fine del primo set Haider-Maurer aveva vinto appena due punti in più di Berrer (42-40).

Secondo set se possibile ancor più equilibrato, si arrivava sul 3-3 con due soli punti contro il servizio. Poi Berrer iniziava a barcollare, salvava una palla break nel settimo gioco, poi nel nono dopo uno scambio mozzafiato concluso dall'austriaco con una volée fortunosa che toccava il nastro e passava dall'altra parte, arrivava il break. Haider-Maurer serviva allora per il match sul 5-4, ma qui veniva fuori l'inesperienza del nr. 157 ATP, al quale iniziava a tremare la mano.

Sul 30-30, l'austriaco commetteva un sanguinoso doppio fallo, replicato di lì a breve da un dritto steccato che finiva quasi fuori dalla “Stadthalle” di Vienna. 5 pari, quindi 6 pari e di nuovo tiè-break. Berrer appariva da subito rinfrancato per il pericolo scampato, mentre l'austriaco sembrava alquanto sconsolato. Il tedesco volava così subito 5-0 e poi chiudeva 7-1.

A questo punto l'allievo del “nostro” Pistolesi sembrava il logico favorito per la vittoria finale, ma l'austriaco dopo aver faticato nel tenere il game d'apertura, giocava un terzo set tutto grinta e cuore, mettendosi alle spalle l'occasione perduta. I servizi divenivano molto combattuti e la svolta arrivava nel sesto game. Haider-Maurer aveva una prima palla break che Berrer annullava con un servizio vincente, ma al secondo tentativo centrava l'allungo finale.

Sul 4-2, sospinto dal pubblico di casa che sognava una finale tutta austriaca, Haider-Maurer serviva in maniera eccellente con piglio da gran giocatore e senza concedere più punti sul suo servizio chiudeva 6-3.

Al termine dell'incontro un raggiante Andreas Haider-Maurer ringraziava il pubblico per averlo aiutato nella conquista della sua prima finale ATP, finale nella quale dovrà fronteggiare il più esperto connazionale Melzer. Speriamo solo non abbia esaurito le energie nervose con la semifinale odierna, i presupposti per un buon match ci sono tutti.

Stefano Tarantino

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