Italiano English Français
HOMEPAGE > > La migliore finale possibile

31/10/2010 18:44 CEST - WTA Finals

La migliore
finale possibile

TENNIS - Un anno fa Caroline perdeva dalla neo-mamma Kim in finale agli Us Open, nel loro unico precedente confronto diretto. Dodici mesi dopo la danese, numero 1 del mondo, ha guadagnato esperienza. Ma anche Kim appare più solida dopo il rientro rispetto alla prima parte della carriera. La miglior capacità della Wozniacki di reggere gli scambi prolungati potrebbe fare la differenza. Ubaldo Scanagatta

| | condividi

Tutto sommato, alla fine, esce da questa giornata di sabato la finale migliore possibile in assenza delle Williams _ uffa che barba doverle sempre ricordare per tutte le volte che non ci sono, bei sei nelle ultime dieci edizioni del masters _ e cioè fra le altre due tenniste che hanno vinto il maggior numero di tornei (la Wozniacki) o lo Slam più importante e più recente, lo US Open (Clijsters).

Un duello interessante, oltretutto, perché se non è inedito quasi lo è: c’è stato un solo precedente fra le due finaliste, quello dell’US open un anno fa (vinse mamma Kim 7-5,6-3) quando certo Caroline, 19 anni, non aveva né l’esperienza né la solidità che si è costruita via via quest’anno vincendo Pontevedra, Copenhagen, Montreal, New Haven, Tokyo e Pechino.

Poichè anche Kim dacchè è tornata da mamma sul circuito sembra essere diventata più solida mentalmente _ ricordate quante partite perse, quasi buttate dalla belga, con la Henin a Parigi, con Serena Williams in Australia nella prima fase della sua carriera? _ mi aspetto di vedere una bella finale, magari un’altra tipicamente femminile con alternanze di punteggio quasi inspiegabili, però combattuta fino alla fine, senza che nessuna delle due molli. Sono due ragazze serene, che non sembrano capaci di fare drammi se perdono una partita e questa dovrebbe essere _ il condizionale è sempre d’obbligo _ la prima garanzia di una partita equilibrata.

Con la Zvonareva non sarei stato…così tranquillo. Le due finali che ha giocato Vera quest’anno dopo due eccellenti tornei, Wimbledon e US Open, non sono state davvero all’altezza delle generali (e sue) aspettative.

Chissà che avrebbe combinato la Zvonareva nella terza, con la sua straripante emotività. Eppure anche qui a Doha Vera era arrivata alle semifinali quale unica giocatrice a non aver perso un match e a non aver perso nemmeno un set: 6-3,6-0 alla Jankovic, 7-6,6-4 alla Azarenka, 6-4,7-5 alla Clijsters che però si era visibilmente risparmiata….imitando Lendl anni fa al Madison Square Garden contro Connors che gli dette del “chicken!” (codardo, vigliacco) perché il ceco “calcolò” che era meglio per lui perdere e affrontare il “quadrumane” Gene Mayer dal dritto e rovescio bimane, piuttosto che un Borg che lo batteva sempre.

Non posso nemmeno non ricordare un precedente della Zvonareva al quale assistetti dalla prima fila dell’Arthur Ashe Stadium: Flavia Pennetta le annullò sei matchpoints nel secondo set, giocando peraltro con straordinario coraggio ed entusiasmandomi come rare volte mi era accaduto, e nel set successivo Vera si liquefece esattamene come ha fatto nel secondo set con la Clijsters a Doha.

Riferisco qui infine un’osservazione di Alessandro Mastroluca: la Wozniacki potrebbe diventare la settima giocatrice a vincere il Masters Wta prima di aver mai vinto uno Slam dopo Chris Evert, Silvia Hanika, Gabriela Sabatini, Jana Novotna, Amelie Mauresmo e proprio Kim Clijsters.

Volete che vi dica che penso che vincerà? Io penso la Wozniacki. La vedo in grado di riprendere 7 pallate di fila di Kim e di vincere gli scambi più prolungati. O Kim sarà capace di risolvere con qualche uno-due, con i colpi d’inizio gioco, i punti importanti, oppure la vedo perdente. Anche se il suo tennis mi piace di più.

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Il ritiro di Elena Dementieva

Quote del giorno

"Non so quale sia il segreto per vincere uno Slam; sai, non ne ho mai vinto uno".

Andy Murray dopo la sconfitta con Wawrinka agli US Open

Accadde oggi...

24 Ottobre 2004

Marat Safin incontra poche difficoltà nello sconfiggere David Nalbandian nella finale del Masters di Madrid con il punteggio di 6-2, 6-4, 6-3. Queste le parole del russo a fine match: “E' stato tutto troppo facile. Non credo riuscirò a giocare così per sempre!”

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker