Italiano English Français
HOMEPAGE > > Prosegue la corsa di Haider Maurer

30/10/2010 01:25 CEST - ATP 250

Prosegue la corsa di Haider Maurer

TENNIS - Grande sorpresa a Vienna: l'austriaco Haider Maurer (ripescato), che aveva sconfitto Seppi e Muster nei turni precedenti, batte anche Cilic e approda in semifinale. A Montpellier, Tsonga supera in tre set Simon, mentre Isner abbatte il muro dei 1000 ace, ma perde il suo incontro con Monfils. Davydenko esce con Montanes. A San Pietroburgo, infine, avanzano Tursunov e Youznhy. Alessio Morra

| | condividi

VIENNA

Grande sorpresa in Austria. Andreas Haider Maurer, che aveva già superato Thomas Muster e Seppi, ha eliminato Cilic, numero due del seeding, finalista a Vienna un anno fa.
L’austriaco, numero 157 del mondo, è riuscito a portare Cilic al tie-break nel primo set, lì il croato è crollato, mentre Haider Maurer ha messo le ali. Sostenuto dal servizio ha chiuso 7 a 1. Nel secondo set strappa subito il servizio a Cilic, poi senza patemi, perdendo appena cinque punti in cinque turni di servizio, chiude il match. A fine partita l’austriaco era raggiante: “Partivo sfavorito, ho giocato bene sin dall’inizio. Sono molto felice, perché questa è la vittoria più importante della mia carriera”. Haider Maurer, ripescato dopo il forfait di Gulbis, domani se la vedrà con il tedesco Michael Berrer. L’allievo di Pistoleri ha battuto in tre set Marcos Baghdatis, reduce dalla finale di Mosca. L’isolano ha vinto il primo set, per 7-5, in 38’! Berrer ha, poi, vinto il secondo set rapidamente (6-1).
Il terzo set è dominato dai servizi. Berrer, perde, sul suo servizio, la miseria di cinque punti. Baghdatis, invece, un servizio lo cede. A Vienna c’era grande attesa per la sfida tra il beniamino del pubblico Jurgen Melzer ed il tedesco Kohlschreiber. Spettatori (probabilmente) delusi perché la partita non c’è stata, per via del forfait di Kohlschreiber, che non è sceso in campo per colpa di un problema agli adduttori.
Melzer sfiderà lo spagnolo Nicolas Almagro, che in tre set ha piegato la resistenza dell’argentino Chela. Per il Melzer versione 2010 la finale parrebbe a portata di mano.

Almagro b Chela 7 – 5 3 – 6 6 – 3
Haider Maurer b Cilic 7 – 6 6 – 4
Melzer b Kohlschreiber w.o.
Berrer b Baghdatis 5 – 7 6 – 1 6 - 4

MONTPELLIER

Nello splendido palazzetto di Montpellier un numeroso pubblico ha assistito ad una bella sfida tra Davydenko e Montanes, che, a sorpresa, ha vinto. Nel primo set si vede un Davydenko d’annata.
Il russo sempre con i piedi dentro al campo si aggiudica il parziale in 25’, tanti vincenti e sette aces.
Il break (al sesto gioco) lo ottiene con una splendida accelerazione di diritto.
Nella seconda partita il russo strappa subito il servizio a Montanes, che non molla, resta in scia, contro brekka e sorpassa la testa di serie numero uno, che inizia ad essere molto falloso.
Nel tie-break lo spagnolo è più pimpante. E’ aggressivo e pulisce le righe.
Nel set decisivo Montanes, che ieri ha eliminato Llodra, è più brillante, sembra più vivo del suo rivale. Sul 5 a 4 il catalano serve per il match. Gli ultimi tre giochi sono caotici. Arrivano tre break, Montanes non sfrutta due matchpoint, Davydenko fa e disfa.
Il tie-break è lo specchio degli ultimi giochi. Sul quattro pari, lo sprint vincente è di Montanes.
Domani in semifinale il vincitore di Stoccarda giocherà con Ljubicic. Il croato, vincitore per due volte del torneo di Lione, ha battuto in tre set Nieminen. Due soli break in tutto il match, uno ha dato il primo set a Nieminen, l’altro ha dato la seconda partita a Ljubo. Sul 3 - 2 Nieminen, nel set conclusivo, con Ljubicic al servizio va via la luce! Il match è sospeso per sei minuti. L’allievo di Piatti ne approfitta per cambiare maglia, Nieminen invece si cautela con l’asciugamano sulle spalle.
L’immagine più bella arriva quando i due contendenti si appoggiano alla rete uno di fronte all’altro. Entrambi guardano, fissi, alla propria sinistra. Sembravano due statue!
Si riprende, il match si decide al tie-break, Nieminen nei momenti decisivi è parso poco coraggioso, Ljubicic è perfetto, vince 8 a 6, passa in semifinale e vince soprattutto il match numero 400 della sua carriera.
In semifinale arriva anche Monfils, vincitore su John Isner, che oggi ha superato il muro dei 1000 aces nel 2010.
I primi due set sono stati velocissimi, allo scoccare dell’ora di gioco partiva il terzo set.
Pochi scossoni nel set decisivo. Monfils conquista tre palle break sul 3 – 2, ma non le sfrutta.
Come nel terzo set, sul 5 – 4, per il francese, il servizio di Isner non è né fluido né potente.
Monfils che è il momento giusto. Chiama a rete per due volte il gigante americano che viene fulminato dal padrone di casa con due splendidi passanti. A quel punto les jeux sont fait, Isner a tasta bassa fronteggia il primo matchpoint, quello buono per Monfils che in semifinale sfiderà Tsonga.
Il primo set è rapidissimo. Tsonga sfrutta l’unica palla break, quando serve è inavvicinabile. E’ 6-3. Il secondo set è molto piacevole. Parte forte Tsonga, che però subisce il ritorno di Gillou, che recupera il break di svantaggio e sfida a tutto campo l’amico Jo. Nel tie-break Tsonga parte malissimo. Un doppio fallo ed un errore di diritto lanciano il piccolo Simon, che vince le jeu decisif, addirittura, per 7 punti a 0! Il confronto di stili rende molto bello il match, dove i protagonisti giocano con leggerezza anche perchè di fronte non c’è un rivale, ma un amico.
Nel terzo set Simon sembra più in palla, poi, all’improvviso, si risveglia Tsonga che cresce e strappa il servizio all’ottavo game a Simon. L’abbraccio finale suggella una bella partita ed una splendida amicizia.
Chissà se questa vittoria alza le quotazioni di Tsonga in vista della finale di Belgrado.

Montanes b Davydenko 3 – 6 7 – 6 7 – 6
Monfils b Isner 3 – 6 6 – 4 6 – 4
Ljubicic b Nieminen 4 – 6 6 – 3 7 – 6
Tsonga b Simon 6 – 3 6 – 7 6 - 3

SAN PIETROBURGO

In Russia, l’ucraino Marchenko vendica il connazionale Stakhovsky, battendo in tre set Benjamin Becker ed accedendo, per la prima volta in stagione, alle semifinali.
La prima semifinale in carriera l’ha ottenuta sempre in Russia, un anno fa, quando al torneo di Mosca perse da Tipsarevic, che avrebbe potuto essere il suo avversario anche domani. Invece il serbo è crollato nel terzo set contro il kazako Kukushkin, che vincendo gli ultimi quattro giochi dell’incontro giunge in semifinale ed eguaglia il miglior risultato in un torneo ATP.
Anche per Kukushkin il miglior risultato, finora, è la semifinale ottenuta a Mosca nel 2009.
Prosegue la sua corsa Youzhny, vincitore qui nel 2004. Ma quanta fatica per superare Hanescu.
Misha ha impiegato oltre centosessanta minuti per superare il rumeno, che si è aggiudicato il primo set al tie-break. L’unico break di tutto l’incontro ha deciso il secondo set.
La giusta conclusione di un match equilibratissimo era il tie-break, vinto 8 punti a 6 dalla prima testa di serie, che resta in corsa per il Masters di Londra. In semifinale per Youzhny ci sarà il derby con Tursunov, che ha sconfitto un tennista molto divertente, Alexander Dolgopolov.
Dai blocchi scatta benissimo l’ucraino che vola sul 3 a 1, Tursunov, però, si rimette in carreggiata ed inanella una incredibile striscia positiva. Il russo di California vince otto giochi su nove, si porta sul 6 – 4, 3 – 1. Il finale è in discesa per Dima, che vince ed ottiene il miglior risultato stagionale.
Daniele Bracciali e Potito Starace hanno raggiunto la finale del torneo di doppio, dopo aver sconfitto in due rapidi set i russi Elgin e Gabashvili.

Marchenko b Becker 6 – 4 2 – 6 6 - 2
Kukushkin b Tipsarevic 7 – 5 3 – 6 6 – 4
Youzhny b Hanescu 6 – 7 6 – 3 7 – 6
Tursunov b Dolgopolov 6 – 4 6 - 2

Alessio Morra

comments powered by Disqus
TV Tennis
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Vania King e Yaroslava Shvedova sulle moto d'acqua

Quote del giorno

"Non so quale sia il segreto per vincere uno Slam; sai, non ne ho mai vinto uno".

Andy Murray dopo la sconfitta con Wawrinka agli US Open

Accadde oggi...

24 Ottobre 2004

Marat Safin incontra poche difficoltà nello sconfiggere David Nalbandian nella finale del Masters di Madrid con il punteggio di 6-2, 6-4, 6-3. Queste le parole del russo a fine match: “E' stato tutto troppo facile. Non credo riuscirò a giocare così per sempre!”

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker