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08/11/2010 12:40 CEST - FINALE FED CUP

Clamorosa debacle della Schiavone

TENNIS - Incredibile sconfitta di Francesca Schiavone, che cede nettamente a Melanie Oudn (6-3 6-1 lo score). Francesca ha giocato la sua peggiore partita della carriera in nazionale. Oudin: "Mi sentivo benissimo, tutto funzionava. apevo che avrei giocato" . Francesca"Non riuscivo a giocare, eppure stamane stavo bene" . Le dieci sconfitte più dolorose di Francesca. Ubaldo Scanagatta e Karim Nafea

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Francesca Schiavone ci teneva tanto a conquistare il terzo punto, probabilmente troppo. E ha giocato contro la resuscitata Melanie Oudin la peggior partita della sua carriera in nazionale. La sua grande emotività stavolta l’ha proprio fregata. Un vero peccato per lei, perché questa è una sconfitta che non dimenticherà tanto facilmente, e un grande dispiacere per noi perché questa suo ultimo singolare dell’anno lascia un po’ d’amaro in bocca al termine di un’annata invece comunque straordinaria ed indimenticabile.
Non si dovrebbe poter perdere 6-3,6-1 in un’ora e 19 minuti un match costellato da 33 errori e nel quale Franesca ha subito in continuazione senza reagire il gioco di una Oudin che, declassata a riserva sabato è parsa quasi stimolata dallo smacco subito e pur non avendo davvero giocato bene quest'anno _ tant’è che era precipitata a n.67 del mondo dopo l’exploit dei quarti raggiunti all’US Open 2009 _ ha vinto con pieno merito.
Top-ten quando gioca al meglio Francesca non ha mezze misure quando non gioca bene. Nella sua carriera ci sono state diverse altre partite assolutamente deludenti, anche in tornei importanti. Mai però, che io ricordi a memoria adesso, in Fed Cup.
Mi dispiace davvero per lei, non se lo meritava. E' una fortissima delusioneHa servito malissimo (6 break subiti), soprattutto si è dimostrata incapace di reagire. Aveva lo sguardo assente già alla fine del primo set. E Barazzutti non è riuscita a calmarla. Parlava, parlava, ma si vedeva che lei non lo ascoltava. Non che fosse facile farle cambiare atteggiamento _ non fraintendetemi _ però sono quelle le situazioni in cui un capitano deve farsi valere.
Fare quattro games nel match che ti può dare…la gloria, almeno agli occhi degli inviati a San Diego chiamati a celebrare un trionfo annunciato, deve essere dolorosissimo. Credo che Francesca non dormirà stanotte. Speriamo che risolva tutto Flavia adesso, di brutte sorprese ne basta una. E ciò anche se sappiamo tutti che la Flavia di questi giorni non è la miglior Pennetta.
ubaldo Scanagatta

Le dieci sconfitte forse più "dolorose" di Francesca (Slam e Fed Cup)

Australian Open 2003, primo turno
- Anca Barna (n. 69) 5-7 6-1 6-3

Roland Garros 2003, secondo turno
- Julia Vakulenko (n. 134) 6-3 6-4

Wimbledon 2004, secondo turno
- Tatiana Golovin (n. 54) 6-1 6-0

Wimbledon 2006, primo turno
- Melanie South (n. 305) 3-6 6-3 6-4

Fed Cup 2006. semifinali
- Anabel Medina Garrigues 6-2 6-2

Fed Cup 2008, primo turno
- Nuria Llagostera Vives 7-6 3-6 6-2

Fed Cup 2008, primo turno
- Anabel Medina Garrigues 6-4 6-1

Australian Open 2009, primo turno
- Shuai Peng (n. 41) 7-6 6-1

Us Open 2008, secondo turno
- Anne Keothavong (n. 87) 6-2 3-6 6-4

Fed Cup 2010. primo turno
- Alona Bondarenko (n. 26) 6-1 6-4

Melanie Oudin b. Francesca Schiavone 6-3 6-1

La cronaca:

Il primo match-point l’Italia se lo gioca con la partita che vede opposte la nostra numero uno, Francesca Schiamone, e la diciannovenne statunitense Melanie Oudin preferita alla Mattek da Mary Joe Fernandez che aveva già accennato al fatto che avrebbe potuto sostituire la Mattek con la nativa di Marietta.

Il match comincia con la Schiavone che tiene il servizio conquistando il primo game dell’incontro impresa eguagliata dall’americana nel gioco successivo. Sul punteggio di uno pari viene per la prima volta messo in discussione il servizio della milanese che offre quattro palle break (nessuna consecutiva) alla Oudin. La numero sette del mondo riesce a salvare con autorità le prime tre ma non può nulla sulla quarta quando deve fronteggiare un grande passante in back incrociato della Oudin che conquista così il primo break dell’incontro. Non ha vita lunga il vantaggio della oudin che nel game successivo concede due palle break alla Schiavone che è brava (nonostante si fermi per chiamare il falco ed avere torto sulla prima delle due palle break) a sfruttare l’occasione ed a bloccare la fuga della giovane americana. Il quinto game però vede ancora la nostra in difficoltà concedendo una palla break con un erroraccio di dritto. Neanche il tempo di gioire un gran rovescio lungolinea a salvare la palla break che ne concede una seconda con un doppio fallo. Sulla seconda non replica il colpo precedente e concede di nuovo il vantaggio alla Oudin. Ancora una volta però quest’ultima non riesce a confermare il break e cede il servizio per assestare il punteggio sul 3 pari. Da qui in poi cala il sipario sulla partita, con la Schiavone costretta a subire un pesantissimo parziale di nove games ad uno.

Conclusosi il primo set per 6-3 la Oudin comincia il secondo con un parziale di undici punti a zero e vola sul 3-0. A questo punto la Schiavo interrompe una striscia di sei games consecutivi per l’americana riuscendo a tenere il servizio. La padrona di casa riesce in ogni caso a conquistare un altro break nel sesto gioco e chiude con il severissimo punteggio di 6-1 sulla più quotata avversaria.

Grande vittoria per giovane statunitense che ha dato ragione in pieno alla scelta della Fernadez e che ha inferto una vera e propria lezione ad una Schiavone un po’ spenta e mai così negativa in nazionale.
Strana sconfitta della numero sette del mondo contro un’avversaria decisamente inferiore che non avrebbe dovuto porle problemi irrisolvibili. La milanese si è fatta molto probabilmente metter i bastoni tra le rute dall’emozione e dalla pressione che sentiva nel dover portare questo punto alla causa italiana. Oltre alla pressione, che più volte l’ha tradita in carriera, a frustrare i tentativi della Schiavone c’è stata una stanchezza mentale (soprattutto) e fisica che ne hanno minato la lucidità (non si può comunque condannare la situazione della milanese vista la stagione appena conclusa che per lei è stata una girandola di emozioni e che deve averle prosciugato le energie)
Da criticare invece l’eccessiva confidenza e tranquillità dimostrata dall’intera squadra nel pre-partita.
Nonostante tutto l’imprevista vittoria della Oudin serve solo a ritardare (probabilmente) una fin troppo annunciata vittoria italiana.

Melanine Oudin b. Francesca Schiamone 6-3 6-1
 

 

Karim Nafea

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker