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08/11/2010 02:39 CEST - Masters 1000 - Parigi Bercy

Paris Bercy: tempo di outsider?

TENNIS - A Parigi Bercy si gioca l'ultimo Masters 1000 dell'anno. Con Nadal assente, favoriti i soliti Federer, Djokovic e Murray. Ma le sorprese in questo torneo, vista la collocazione in calendario, non sono mai mancate, quindi occhio agli outsider. In 6 in lotta per 3 posti al Master di Londra: Berdych, Ferrer e Roddick in vantaggio su Verdasco, Youzhny e Melzer. In campo due italiani: Potito Starace e il qualificato Fabio Fognini. Enzo Cherici

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Peggio di così non poteva cominciare. Quando tutto sembrava pronto per rivedere i più forti giocatori del circuito di nuovo tutti insieme, proprio alla vigilia del sorteggio è arrivata la notizia della rinuncia di Nadal. “Una piccola tendinite al braccio sinistro, causata forse dall'aver forzato un po' troppo in allenamento” – così recita il comunicato diffuso dall'entourage del maiorchino – ha messo fuori causa il numero uno del mondo, proprio quando mancava solo un'ora al sorteggio del tabellone.

Peccato. Ma nonostante l'assenza di Rafa, i motivi d'interesse non mancano di certo in questo ultimo Master 1000 della stagione. Va detto, in primo luogo, che saranno comunque presenti 9 dei primi 10 giocatori del mondo e 16 dei primi 20. Unici assenti, oltre a Nadal, il vincitore dell'edizione 2008, Tsonga (13), Fish (18) e Baghdatis (20).

La corsa per Londra. Per la prima volta in assoluto poi, il Master 1000 di Parigi Bercy sarà decisivo per l'assegnazione di ben tre posti per le Atp Finals di Londra. A giocarseli saranno ben sei giocatori: Berdych (numero 6), Ferrer (7), Roddick (8), Verdasco (9), Youzhny (10) e Melzer (11). Per avere delle chances, Youzhny dovrà almeno raggiungere la finale, Melzer dovrà vincere e Verdasco arrivare almeno in semifinale.

Federer può avvicinarsi ancora. Ma ci sono anche le implicazioni per l'alta classifica. Poche settimane fa, in occasione del nuovo sorpasso su Djokovic, Federer ha dichiarato che non gliene importa un fico secco di essere 2, 3 o 4. La sola cosa cui tiene è di tornare alla prima posizione del ranking.
Qualcuno, anche tra gli addetti ai lavori, non l'ha preso troppo sul serio, ma nel giro d'un mese (classifica dell'11 ottobre) lo svizzero ha già rosicchiato la bellezza di 1470 a Nadal. Cui bisognerà aggiungerne almeno altri 350 la settimana prossima, dal momento che Rafa non potrà difendere la semifinale dello scorso anno, mentre Roger andò subito fuori contro Benneteau.
Il Federer visto questa settimana a Basilea sembrerebbe avere ottime chances di poter fare finalmente suo uno dei pochi Master 1000 che ancora non si è mai aggiudicato (con Monte Carlo e Roma), anche perché la superficie (Greenset) quest'anno sembra molto più veloce rispetto agli anni passati. Va però detto che entrambi i protagonisti della finale di Basilea sono apparsi decisamente affaticati e quindi non è escluso che, una volta di più, a Parigi Bercy non ci scappi la sorpresa.

Bercy, torneo delle sorprese. Lo scorso anno vinse Djokovic, ma tutti noi abbiamo ancora negli occhi la cavalcata dell'idolo di casa Monfils, sconfitto soltanto 7-6 al terzo nell'atto finale. Nel 2008 fu invece Tsonga ad aggiudicarsi il titolo, dopo una gran bella finale contro il defending champion Nalbandian, che rifilò un indimenticabile stesa (6-4, 6-0) a Nadal nella finale del 2007. E poi ancora Davydenko, Berdych e andando ancora indietro nel tempo possiamo trovare i nomi di Henman, Grosjean, Rusedsky, Forget, Mansdorf e Mayotte. Insomma, ottimi giocatori si, ma non sempre campionissimi.
Lo avrete capito, le sorprese a Parigi Bercy non sono mai mancate. D'altra parte, la collocazione in calendario del torneo favorisce risultati in qualche modo inattesi. I big arrivano stanchi e con la qualificazione per il Master di fine anno già in saccoccia, mentre chi deve qualificarsi gioca col coltello in mezzo ai denti. Insomma, molto più facile per un Berdych vincere qui piuttosto che a Toronto o Cincinnati, tornei situati alla vigilia dello Us Open.

Il tabellone. Stante l'assenza di Nadal, la testa di serie numero uno sarà Federer. Lo svizzero ha un buon tabellone fino alle semifinali, ma dovrà far tesoro della lezione della passata edizione. Anche quest'anno infatti dovrà affrontare nel suo primo match un giocatore francese, il vincitore del derby tra Gasquet e Mahut (precedenti 2-0 Gasquet, con zero set vinti da Mahut). In semifinale per lui ci sarebbe, eventualmente, Murray, ma prima dovrà far fuori un paio tra Almagro, Stepanek, Melzer r D. Ferrer. Non facilissimo, ma nemmeno impossibile. Bisognerà vedere se riuscirà a recuperare dalle fatiche – fisiche, ma soprattutto mentali/emozionali – di Basilea.

Murray dovrà subito vedersela con il vincente del match tra Nalbandian e Granollers e, nel caso fosse l'argentino, non sarà affatto semplice, dal momento che il giocatore di Cordoba ha buoni ricordi in questo torneo e lo scozzese non ha incantato (eufemismo) nella recente uscita di Valencia. Chi passa affronterà con ogni probabilità Monfils (il Verdasco visto nelle ultime settimane non ha impressionato), prima dell'eventuale contro Federer (oppure Gasquezt, Melzer oFerrer).

La parte bassa del tabellone è presidiata da Soderling (testa di serie numero 4) e Djokovic (2). L'albatros di Tibro non è sembrato al suo meglio a Valencia. Sconfitto per la seconda volta in poche settimane sul veloce da D. Ferrer (!), Soderling avrà subito un severo test con uno tra Golubev e Simon, con il francese decisamente favorito. Nel suo quarto ci sono ancora Ljubicic, Wawrinka, Youzhny, Gulbis e Roddick. Insomma, non sarebbe una sorpresissima dovesse lasciarci le penne prima della semifinale.

Ma neanche per Djokovic il percorso sarà agevolissimo. Querrey, Llodra, Isner, davydenko e Berdych sono tutti dalla sua parte. È vero che nessuno dei menzionati giocatori sembri attraversare un momento esaltante di forma, ma Nole è reduce dalla finale di Basilea e bisognerà vedere se avrà recuperato appieno le sue energie psicofisiche. Lo scorso anno ce la fece (vinse però a Basilea, attenzione), ma pagò dazio al Master di Londra, dove non riuscì nemmeno a superare il Round Robin.

Insomma, è un torneo che appare incerto come non mai. Dovessi sbilanciarmi in un pronostico, per tutte le ragioni elencate in precedenza, punterei su una sorpresa, quindi dico Monfils. Dovessi invece puntare su uno dei favoriti, direi allora Murray. Mi sbaglierò, ma non ce li vedo Federer e Djokovic sbattersi più di tanto e consumare così preziose energie prima del Master di Londra. D'altra parte, ci sarà un Nadal fresco e riposato ad attenderli. Meglio conservare le energie per lui.
 

Il tabellone completo

Enzo Cherici

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker