23/11/2010 13:42 CEST - INTERVISTE
Rafa Nadal - 22 Novembre 2010
Traduzione e sintesi a cura di Tino Cianciotti
D.: Eri sotto di un set e di un break. Hai cambiato qualcosa del tuo gioco per venirne fuori?
Nadal.: No, sono stato un po' fortunato stasera. Questa è la verità. Ho iniziato il match in modo un po' nervoso perchè non giocavo da 5 settimane. Non è facile tornare a giocare, farlo contro i più forti e su una superficie difficile per me.
D.: Alla fine hai trovato il ritmo giusto. Adesso incontrerai Djokovic: che match ti aspetti? Novak è in un buon momento di forma.
R.: Si, sta giocando benissimo. Sarà un match difficile e dovrò migliorare molto se vorrò avere delle chance di batterlo. E' positivo il fatto che sia riuscito a migliorare nel corso del match con Roddick e possa giocare il prossimo con maggiore calma. Poi, se anche perdessi con Novak avrei comunque delle possibilità di arrivare in semifinale. Questo mi rilassa un po'.
D.: Finora non avevi vinto un solo set qui a Londra: era un pensiero che ti preoccupava?
R.: Si, un po'. Quando esordisci in un torneo di questo genere, contro i migliori avversari del mondo e nelle condizioni peggiori, in una parte della stagione -l'ultima- nella quale non gioco il mio miglior tennis, è ovvio che la tua mente non sia del tutto serena. Ma, come ho detto, questa vittoria è molto importante e devo solo giocare meglio, con più energia. Devo giocare con un'attitudine più positiva.
D.: Temevi di perdere quando ti sei ritrovato un set e un break sotto? O pensavi soltanto a giocare il punto successivo?
R.: Ho pensato di essere vicinissimo alla sconfitta. Avevo perso il servizio e mi trovavo in una situazione molto critica. Roddick è uno dei migliori battitori al mondo, io non mi sentivo a mio agio in campo e ho dovuto tener duro, essere più positivo e aspettare una chance. Ed è arrivata.
D.: Sei appena rientrato da un periodo di infortunio. Come vivi questi momenti di stop? E' dura stare fuori dalle competizioni?
R.: No, non è stato un infortunio grave. Giusto una tendinite alla spalla che mi ha costretto a fermarmi per qualche giorno. Se avessi giocato a Parigi avrei corso qualche rischio, quindi ho preferito star fermo. Non è stata una decisione presa alla leggera, ma ho dovuto fermarmi per non compromettere la mia partecipazione alle Finals.
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