Italiano English Français
HOMEPAGE > > Un week end ricco di sorprese

07/12/2010 20:03 CEST - FINALE COPPA DAVIS

Un week end ricco di sorprese

TENNIS - I serbi, favoriti della vigilia, hanno rispettato il pronostico nel modo più...inatteso. I due capitani, Forget e Obradovic, un giorno nella polvere e un altro sugli altari, proprio come Llodra e Troicki. Il flop di Supertennis. La Francia aveva accarezzato il sogno, ma dopo i meritati elogi per la prova nel doppio, adesso non potrà ignorare che 15 games in sei set sono davvero una miseria. I serbi hanno mantenuto la promessi: tutti rapati a zero! Ubaldo Scanagatta

| | condividi

di Ubaldo Scanagatta

I serbi erano i grandi favoriti della vigilia, per bookmakers e addetti ai lavori. E il pronostico è stato confermato anche se a tradurlo in pratica sul campo non è stato il personaggio più atteso e l’unico top-ten del confronto, Novak Djokovic, ma… Viktor Victoria: Viktor Troicki.

La vittoria serba, comunque arrivata, è stata la sola che abbia rispettato i pronostici della vigilia (insieme ai due successi in singolare di Nole). Quasi l’unico pronostico rispettato di un weekend pieno di sorprese, belle e brutte.

La Serbia di Djokovic ha conquistato la sua prima Coppa Davis, la Francia non ha conquistato la sua decima…anche se in Italia, a causa della clamorosa defaillance organizzativa di Supertennis, soltanto pochi nelle regioni “digitalizzate” e con chiave Sky, hanno potuto vederla. E questa è stata la prima brutta sorpresa.

Di arrivare a rimpiangere la Rai non lo si credeva possibile. Ma è successo. Almeno in molte regioni.

Altra sorpresa, bella per alcuni e brutta per i tifosi dei francesi, il modo in cui la Serbia è arrivata a vincere. Quello, diciamo la verità, non era stato previsto che da pochissimi.

Chi si immaginava giovedì e venerdì Troicki eroe nazionale, quasi più di Djokovic al quale peraltro più che vincere due singolari per tre set a zero non si poteva chiedere (salvo che sia stato lui a chiedere di non giocare il doppio…come pare avesse fatto Soderling in Svezia contro l’Italia)?

E come sono cambiate le cose in meno di 24 ore qualcuno l’aveva forse previsto?

Chi ieri sera, dopo l’emozionante doppio vinto dai francesi, poteva immaginare che Llodra, eroe d’un giorno, sarebbe caduto dall’altare nella polvere in così poco tempo (anche se il migliore in campo era stato in realtà Clement, vituperatissimo da chi commentava il match su Supertennis per tutti i primi tre set?)?

E vogliamo parlare delle critiche dei media in genere che si era beccato Obradovic sia per aver messo in campo uno spento, impresentabile Tipsarevic il primo giorno sia per aver lasciato in panchina Djokovic ieri…soprattutto dopo la cattiva prova di Troicki?

E Forget che ieri veniva dipinto come un capitano illuminato per aver rimesso insieme la coppia che troneggia oggi sulla prima pagina dell’Equipe? Ieri Forget sembrava un genio e Obradovic uno sciocco. Oggi si dirà il contrario. Solo fortuna?

Io non ne sarei così sicuro.

L’altro giorno Forget aveva fatto capire che la scelta su Simon era caduta solo per far riposare Llodra per il doppio (e capitan Guy lo ha sottolineato ieri nell’intervista a fine doppio) e poi semmai schierarlo in singolare all’ultima giornata.

Già l’altro giorno io mi ero permesso di scrivere che per affrontare Djokovic con qualche speranza di vincere in terra serba il solo che potesse fare il miracolo secondo me era il miglior Gasquet, e ciò anche se da tempo il miglior Gasquet non lo si è più visto. Ma si era visto forse il miglior Simon?

E allora tanto valeva…Secondo me quel Panatta capitano che rischiò il tutto per tutto mettendo in campo Camporese che non giocava da mesi nel ’94 contro Carlos Moya (omar vinse al quinto dopo aver perso due ste al tiebreak in quel di Pesaro!) a Belgrado avrebbe messo in campo Gasquet.

Comunque oggi, quando sul 2 pari dopo la batosta inflitta da Djokovic a Monfils, mi è stato detto che Forget aveva scelto Llodra ho subito pensato _ e detto nei collegamenti radiofonici _ che era un grandissimo rischio anche quello.

Gli inviati di Ubitennis da Belgrado avevano riferito che il campo era lento. Poco adatto quindi alle caratteristiche di un tennista serve&volley come Llodra. Che difatti, dopo aver giocato in modo abbastanza mediocre ieri, oggi non ha messo una volee in campo per due set.

Non credo che Llodra, a dispetto dei suoi 30 anni, fosse stanco fisicamente per la battaglia di quattro ore e mezzo. Ma che fosse stanco mentalmente era invece molto ma molto probabile. Perché una rimonta come quella del doppio prosciuga. Non la si compie tutti i giorni. In una finale di Davis poi! Tant’è vero che c’erano voluti due campioni da nulla, come McEnroe e Sampras _ peraltro tenuti a riposo nel ’92 dai singolari che furono giocati da Agassi e Courier _ per operarne una simile. 18 anni fa!

Quando ho visto inquadrato Simon (in streaming perché Supertennis m’ha fregato…) aveva la faccia nera come il carbone, ma questo è normale. Non è normale invece che fra Monfils e Llodra non si riesca a vincere che 15 games in sei set. La media fa due games e mezzo a set su una superfice indoor. Pazzesco.

Mi immagino la gioia di Troicki e di tutta la Serbia. Compreso ovviamente Djokovic, che però forse sognava di essere lui a portare il punto decisivo come sarebbe accaduto se Zimonjic e Troicki non avessero buttato via troppe occasioni di break sabato. Invece, come dicevo, l’eroe è il n.30 del mondo, il ventiquattrenne di

Belgrado Viktor (nomen omen) Troicki. Che mai, neppure in sogno, avrebbe mai potuto immaginare di conquistare il punto decisivo di una finale di Coppa davis vincendo addirittura per contro un giocatore che gli stava sette posti avanti in classifica (23 contro 30), era su di morale come nessuno, ed era considerato molto più in forma di lui.

In fondo Ana Ivanovic (n.1 del mondo e campionessa al Roland Garros) e Jelena Jankovic, n.1 senza Slam ma con finali di Slam all’attivo (e il bis a Roma e tanti altri exploit), così come Nole Djokovic, si erano già conquistati fama imperitura in patria. E’ bello che la vecchia, fascinosa ancorchè un po’ consumata Coppa Davis, abbia coperto di gloria un nome nuovo: quello di Victor Troicki. Amen.

Ubaldo Scanagatta

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

I serbi celebrano la vittoria in Coppa Davis

Quote del giorno

"Voi mi chiedete se io mi sia emozionato a incontrare Maradona. Certo, ma onestamente mi è parso più lui emozionato a incontrare me".

Roger Federer

Accadde oggi...

    5 Dicembre 1982

Definendo la vittoria “l'unico pezzo che mancava alla mia carriera”, Chris Ever Lloyd trionfa nell'Australian Open per la prima volta, battendo Martina Navratilova 6-3 2-6 6-3 in finale.

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker