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12/01/2011 22:44 CEST - Australian Open

Per chi arriva la wild card?

TENNIS - Mahut o Tomic? Chi invitare e chi no? Come sempre l'assegnazione delle wild card per uno Slam è accompagnata da discussioni e polemiche. Anche questo Australian Open non fa eccezione e per una volta le polemiche hanno un respiro più internazionale. Daniele Malafarina

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Prima di tutto c'è da domandarsi se ricevere una wild card, specie per un giovane promettente, sia sempre un incentivo ed un aiuto alla carriera. Generalmente l'organizzazione di un qualsivoglia torneo riserva le wild card per le promesse locali o per i grandi nomi caduti in disgrazia. Per un ex top player ricevere la wild card può essere un incentivo a partecipare (non tutti fanno come Ljubicic che, se non ha la classifica, gioca le qualificazioni), dando così al torneo un nome noto in più. Per un giovane invece spesso la wild card è un'arma a doppio taglio.

Ci sono dei pro. Fare esperienza nei grandi tornei, avere l'occasione di giocare presto su un palcoscenico importante e bruciare così le tappe verso i vertici della classifica. Tutte cose che però andrebbero accompagnate da un impegno ed una professionalità anche nei tornei minori che a volte alle giovani star manca.

Per essere competitivi in un tabellone dello Slam poi bisogna avere un livello di gioco che non ci si inventa dalla sera alla mattina. Spesso chi arriva dalle qualificazioni ha provato i campi e rifinito il proprio gioco contro avversari più abbordabili e si trova così ad essere più competitivo nel tabellone principale.

Per il tabellone maschile dell'Australian Open le wild card sono state assegnate a Ryan Harrison (USA), Benoit Paire (FRA), Somdev Devvarman (IND), Marinko Matosevic (AUS), Peter Luczak (AUS), Matt Ebden (AUS), Carsten Ball (AUS), Bernard Tomic (AUS).

Come è noto per un accordo tra la federazioni l'Australian Open offre una wild card ad un francese ed un americano in cambio di una wild card per un australiano al Rolad Garros ed all'US Open. Quest'anno queste sono state assegnate a Ryan Harrison e Benoit Paire. Ed ecco qua la prima polemica. In molti avevano auspicato che una wild card potesse essere assegnata a Mahut, diventato una star a seguito del match più lungo della storia. Così non è stato. La federazione francese gli ha preferito un meno noto ma più giovane connazionale.

A questo punto qualcuno ha iniziato una campagna perchè a Mahut venisse assegnata una delle rimanenti wild card.  Mahut si è fatto la trasferta agli antipodi per giocare la Hopman cup (vestito da donna!) e poco altro. Vista la sua notrietà ed il suo stile di gioco che ha non pochi seguaci c'era la speranza di un invito al tabellone principale. Ed invece la federazione Australiana gli ha preferito i locali Luczak, Ebden, Ball e Tomic.

Ed ecco la seconda polemica. Tomic avrebbe dovuto partecipare ai play-off per ricevere l'invito, come molti suoi connazionali hanno fatto. Play-off che sono stati vinti da Matosevic. Quello che è accaduto è che Tomic si è dato malato per i play-off, nella sicurezza che tanto una wild card l'avrebbe avuta comunque, per poi presentarsi regolarmente ad allenarsi la mattina seguente. A molti questo comportamento non è piaciuto (visti anche i precedenti attriti tra i Tomic e la federazione), e si è discusso molto sull'opportunità di assegnare una wild card o meno alla promessa aussie.

"Sono sempre decisioni difficili." Ha commentato Todd Woodbridge. "Volevamo giocatori che avessero raggiunto qualche risultato. Carsten è sicuramente uno di questi. Bernard ha talento ma non gli si può dare una wild card solo per quello e non deve neanche aspettarsela. Avendo saltato i play-off per avere una wild card doveva mostrare di meritarsela, soprattutto dopo la cattiva prestazione a Brisbane. Lo ha fatto questa settimana a Sydney vincendo tre buoni match." Tomic a Sidney ha superato le qualificazioni battendo Kunitsyn, Berrer e Kubot.

Daniele Malafarina

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