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22/01/2011 13:57 CEST - AUSTRALIAN OPEN

Brava Pennetta due nuovi volti

TENNIS - La Pennetta gioca una delle sue migliori partite ed è per la prima volta negli ottavi. Battuta Shahar Peer in tre set lottati. Era dal 2004 che non avevamo due giocatrici negli ottavi (Farina e Santangelo). Due volti dall'est europeo: l'ucraino Dolgopolov e il montenegrino d'origine (ma canadese) Milos Raonic. Rino Tommasi

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MELBOURNE - Flavia Pennetta non ha voluto lasciar sola Francesca Schiavone a rappresentare il tennis italiano, tradito ancora una volta dagli uomini, negli ottavi di finale dell’Australian Open. Giocando una delle sue migliori partite Flavia ha battuto in tre set l’israeliana Shaar Peer. decima testa di serie e contro la quale aveva perso gli ultimi due confronti diretti.  Non è stata una vittoria facile se si pensa che dopo aver perso il primo set la nostra giocatrice ha dovuto annullare la palla per il 2 a 5 nel secondo, nel quale dopo essere stata in vantaggio per 2 a 0 aveva subito una serie di quattro giochi consecutivi. La Peer, nata a Gerusalemme 23 anni fa, gioca un tennis abbastanza simile alla Pennetta, colpi piatti e puliti che hanno il difetto di far giocare bene le avversarie. Inevitabilmente ne è venuta fuori una bella partita, un po’ troppo uguale negli schemi spesso basati sul rovescio, il colpo migliore per entrambe.

Dopo avere riequilibrato un secondo set ed un match che sembravano perduti, la Pennetta ha giocato molto bene il tie-break (7 punti a 3 con un ace). Quindi nel terzo, dove il punteggio ha quasi sempre seguito i servizi la partita si è improvvisamente decisa quando dal 3 a 2 per la Peer, 0-30 servizio Pennetta, Flavia ha infilato un parziale di 12 punti consecutivi che l’hanno portata prima in vantaggio per 5 a 3 e poi a servire per il match sul 5 a 4. La Peer che sul 5 a 3 aveva commesso due doppi falli riuscendo però a tenere la battuta ormai non ne aveva più da spendere per cui Flavia ha conquistato gli ultimi quattro punti chiudendo il match dopo due e 25 minuti.
Era dal 2004 che non avevamo due giocatrici al quarto turno in questo torneo, allora c’erano arrivate Silvia Farina e Mara Santangelo ma questa volta i due piazzamenti non sono una gradita sorpresa ma due traguardi che ormai sembrano alla portata delle nostre giocatrici.

In un tennis maschile dove mancano nuovi protagonisti meritano una segnalazione due giocatori provenienti dall’inesauribile filone dell’Est europeo. Si tratta infatti dell’ucraino Alexandr Dolgopolov e dell’ex montenegrino Milos Raonic , protagonisti ieri di due risultati di rilievo. Dolgopolov si vedeva spesso in Tv quando da bambino si scambiava il “cinque” con Andrei Medvedev che era allenato da suo padre. Il bambino è cresciuto e ieri a 23 anni si è permesso di eliminare il francese Tsonga che vanta una finale in questo torneo .
Ancora più interessante, perché più giovane (20 anni compiuti lo scorso dicembre) Milos Raonic
, nato a Pogdorica in Bosnia ma trasferitosi tre anni fa in Canada dove ha trovato migliori condizioni di allenamento e maggiori aiuti. Questo Raonic serve costantemente sopra i 220 km/ora, gioca bene in tutte le parti del campo e dopo aver eliminato un cliente difficile come il russo Youzhny in conferenza stampa ha dimostrato una personalità ed una proprietà di idee e di linguaggio sorprendenti in un ragazzo che ha cambiato paese ed abitudini solo tre anni fa. Probabilmente sarà ridimensionato da Ferrer ma il soggetto sembra interessante.

Rino Tommasi

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