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23/01/2011 11:54 CEST - Australian Open

Azarenka out! Wozniacki facile

TENNIS - Li Na batte Azarenka 63 63. Qualche problemino invece per la numero 1 del mondo che comunque supera Anastasija Sevastova 63 64 in poco più di un'ora. Partita mai in dubbio con Carolina che una volta di più dimostra di essere una seria pretendente al titolo. da Melbourne, Enrico Riva e Daniele Malafarina

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Bella Lì. Schiavone ringrazia
Lo slam Asia Pacific riserva il centrale per il seondo incontro della giornata alla star cinese Li Na.
La star cinese, numero 11 del mondo e semifinalista qui l'anno scorso affronta miss 'urlo' Viktoria Azarenka, numero 9, sconfitta da Serena Williams nelle ultime tre edizioni del torneo, l'anno scorso dopo essere stata in vantaggio un set e 4-0 nel secondo.

I primi game offrono da subito scambi di grande intensità con occasioni per entrambe le giocatrici. Le due scambiano con ritmo sostenuto dal fondo e non disdegnano di venire a chiudere a rete.
Nel primo set è la cinese a prendere il largo portandosi 5 a 2 approfittando di un gioco pi aggressivo e delle incertezze della bielorussa sulla seconda palla (nessun punto conquistato dalla Azarenka quando ha servito la seconda nel set). Il primo parziale si chiude a favore della Lì per 6-3 in 40 minuti.

All'inizio del secondo Lì prende subito il break e sembra pronta ad allungare la volata. Invece Azarenka reagisce, alzando il ritmo e riducendo il numero di errori per procurarsi tre palle del 3 a 1 che però sciupa. Lì riprende il comando delle operazioni e si porta 5 a 3, non senza qualche tentennamento.
Lì chiude l'incontro per 63 63 in un ora e 24 minuti ed aspetta la vincente di Sharapova

"Non so se sono una giocatrice migliore dell'anno scorso, di certo sono una persona migliore quest'anno."
Qual'è l'aiuto migliore che ti da tuo marito e allenatore?
"La carta di credito! Se vinco mi da la carta di credito e posso comprare quello che voglio."
Guarderai il match di Sharapova?
"No, quello è il lavoro di mio marito. Io andrò a letto e mi riposerò."

Sevastova non bastava
Domenica di sole a Melbourne. Gli spettatori pigramente prendono posto nella Rod Laver Arena per l'unico incontro previsto per le 11. In campo una delle sorprese del torneo, la lettone Sevastova e Caroline Wozniacki, che dalla conferenza stampa di venerdì è la numero 1 del mondo nei cuori di molta più gente. E' una delizia Caroline, il vestitino rosa di Stella McCarty un po' meno. Si crea un fastidioso effetto salsicciotto di ghiaccio (cit. Angelica), e la racchetta sberluccicante non aiuta. Il suo gioco iniziale tutto imballato le fa cedere il primo game di battuta con un doppio fallo ma è tutto sotto controllo e si vede.

Sevastova scende in campo con la sua Kneissl bianca che ricorda tanto Ivan Lendl. La tattica è chiara: comandare il gioco diritto e rovescio per mettere presscliione a Caroline, chè di solito con questo tipo di gioco ci va a nozze ma che oggi fatica a decifrare. E' solo questione di tempo però perchè Anastasija è troppo leggera per impensierire Caro: lo sa Wozniacki, lo sa bene Sevastova, non ne ha dubbio alcun il pubblico che coglie l'occasione per tributare il giusto omaggio alla sfavorita finchè ce n'è occasione. La danese torna in corsa già nel sesto gioco, salva un paio di palle break in quello successivo e prende il largo chiudendo 63 in 35 minuti.

Sevastova ci ha provato all'inizio a giocare o palle corte o colpi sulle righe. Per un po' è durata ma poi i primi sono diventati troppo corti e i secondi le righe hanno iniziato a valicarle. Da lì per Caroline è stato semplice prendere in mano la partita. Che diventa bruttina per un profano, standard secondo Angelica.

Un merito va riconosciuto alla lettone. Non va in rottura prolungata e fino alla fine cerca di fare quello che può per arginare Wozniacki. Si riprende il servizio ceduto in apertura di secondo set, annulla due palle break con ace e diritto vincente nel terzo gioco, ha un'opportunità per strappare la battuta a Wozniacki nel sesto gioco e tiene il servizio rimanendole sempre a scia. Un'atteggiamento ammirevole che le permette addirittura di tornare in corso strappando la battuta ad una Caroline un po' troppo fallosa.

In un climax di esaltazione lettone e torpore danese Sevastova si procura anche TRE palle per il 5 a 4, regalando una palla corta e una volè di rovescio da applausi ma sprecando tutto con un paio di diritti inguardabili. 63 64 in 80 minuti e due giorni pieni di riposo in attesa della vincente tra Kuznetsova e Schiavone. D'altronde, "se bastava" Sevastova a battere Wozniacki sarebbe stato un brutto segno per il torneo.

In conferenza stampa, come aveva anticipato il prof. Malafarina, Wozniacki non è riuscita a bissare il successo di due giorni fa. Un sequel dignitoso in ogni caso, ma d'altronde si sa che fatto un capolavoro il seguito difficilmente ne sarà all'altezza (cit.). Un paio di perle però ci sono. L'esordio, in cui Caro racconta di come ieri, intenerita alla vista di un canguro apparentemente in difficoltà in un parco di Melbourne, abbia cercato di soccorrerlo procurandosi un taglio profondo sulla caviglia che ha necessitato di cerotti punto. In effetti come poteva aspettarsi che il canguro fosse uno dei pochi esseri viventi ostili al contatto fisico con lei? Seconda perla un leggero momento di imbarazzo quando le chiedono qual'è la cosa più costosa che abbia mai comperato. D'istinto Caro risponde "una macchina" ma immediatamente si pente "però lasciamo perdere che Audi è il mio sponsor". Inevitabile chiederle a quel punto di che marca fosse la vettura acquistata. "Prossima domanda?"

Per un eventuale sfida con Schiavone Wozniacki ha fato capire che non sarebbe del tutto a suo agio: "Francesca è molto aggressiva, viene a rete, varia il gioco tantissimo. Se tu ti concentri sulla sua metà del campo finisci per uscirne pazza".

Enrico Riva e Daniele Malafarina

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