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26/01/2011 09:26 CEST - Australian Open

Schiavone: impresa sfiorata

TENNIS - Francesca Schiavone è stata avanti 6-3,3-1, ma lì ha perso 5 games di fila. La Wozniacki ha vinto secondo e terzo set 6-3,6-3 . Stesso punteggio della Pennetta. Francesca dice "Potrei correre ancora per 5 km!" ma in verità le è mancata la lucidità per chiudere il match sul 3-2 e servizio. La Wozniacki aveva fatto muro, ma ha ritrovato fiducia solo da quel momento in poi.. La danese resterà n.1 del mondo anche se dovesse perdere dalla Li come l'anno scorso qui. da Melbourne Ubaldo Scanagatta

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Dall’inviato

Ubaldo Scanagatta

MELBOURNE _ Una grande Schiavone per un’ora e 12 minuti non è bastata a domare la n.1 del mondo. E Caroline Wozniacki non è n.1 del mondo per caso. Non sarà un artista, una giocatrice di grandissimo talento, la bionda pastorotta di Odense che sfoggia un gonnellone d’antan Anni 50, però per batterla devi essere al cento per cento, non darle handicap e non puoi avere sulle gambe e nella testa 4 ore e 44 di maratona da recuperare.

Così non basta trovarsi in vantaggio per 6-3, 3-1 30 pari come è accaduto appunto fino ad un’ora e 12 minuti di gioco del pomeriggio australiano (e alba italiana: il match è finito alle 7,30 italiane) all’incredibile Francesca Schiavone per costringere alla resa una guerriera irriducibile come Caroline.

E’ purtroppo bastato che la campionessa del Roland Garros, che fin lì aveva giocato un match quasi perfetto (seppur in tutta onestà agevolata da una Wozniacki sotto tono), patisse sul 3 a 2 e servizio un game di vuoto mentale, costellato purtroppo da 4 errori di fila _ una volee alta di dritto a campo aperto, un dritto a sventaglio fuor d’un metro, un doppio fallo e uno schiaffo inguardabile a mezza rete _ e mentre la Wozniacki ha ritrovato se stessa, Francesca si è un po’ persa, la partita ha cambiato completamente volto ed è stata tutta una deriva salvo un sussulto d’orgoglio finale.

Ora Francesca dice che non era stanca, che potrebbe correre per 5 km, ricorda che nel terzo set ha ritrovato le energie e rimpiange semmai di non aver vinto un paio di games dei quattro persi fra l'1 pari al terzo e il 5-2 per la Wozniacki ("Mi sono detto che non avrei dovuto lasciarmela scappare"), e forse non si è nemmeno resa conto di essere stanca sul campo o è troppo orgogliosa per ammetterla. Ma la stanchezza a volte si manifesta anche quando non la si sente. Si insinua perfidamente sotto mentite spoglie: la mancanza di lucidità, un decimo di riflessi in meno, un allungo sottorete di un centimetro più corto, un salto in elevazione un centimetro più basso. Sbagli una volee, uno smash e non dici nemmeno a te stesso: "L'ho sbagliato perchè sono stanco".  Non ci pensi nemmeno al fatto che sia stata la stanchezza a fregarti, ma è così. Dall'altra parte invece c'era una ragazzona di 10 anni più giovane che non aveva perso un set, che era stata in campo in tre match la metà di Francesca., e che è diventata n.1 ributtando di là perfino i comodini "perchè leggo bene i colpi delle mie avversarie, ne recupero tante e così facendo metto pressione su loro che sono costrette a cercare le righe e a prendere semrpe più rischi....a me non importa se le altre fanno 100 punti vincenti, l'importante è che alla fine sia io a vincere"

E' quello che è successo. Triplo di punti vincenti per Francesca, ma anche triplo di errori. E il punto che conta di più alla fine lo ha fatto la Wozniacki, l'ultimo. "Meno che c'era l'Occhio di Falco! L'arbitro aveva fatto l'overrule sul matchpoint e se non ci fosse stato avrei perso quel punto e chissà come sarebbe finita..."

Insomma è dunque andata a finire come aveva previsto Amelie Mauresmo, campionessa qui nel 2006: “Non credo sia possibile recuperare una fatica, non solo fisica ma anche mentale, come quella da cui è venuta fuori negli ottavi Francesca con la Kuznetsova”.

Rafa Nadal con me era stato più possibilista, forse diplomatico...ma lui di solito, anche se è troppo intelligente per fare gaffes, è anche un ragazzo molto schietto, sincero e come al solito ha detto cose intellgenti: “Dopo i cinque set con Murray ero morto e persi senza potermi difendere con Gonzalez, due anni dopo feci cinque set con Verdasco e recuperai invece bene contro Federer in finale…”.

Come dire che c’è momento e momento e nessuna situazione è mai uguale ad un’altra. Purtroppo quella odierna non era quella auspicata.

Poco conta dire a questo punto, dopo aver applaudito comunque Francesca per un’altra ottima, orgogliosa partita, che il match l’ha fatto e comandato tutto lei: 41 i suoi vincenti contro appena i 14 della danese d’origini polacche, ma purtroppo bilanciati da 46 errori gratuiti contro i soli 15 della Wozniacki.

Alla fine la partita l’ha vinta la grande favorita della vigilia, 3-6,6-3,6-3 dopo 2h e 24 m. _ praticamente la metà del match con la Kuznetsova _ dopo un finale ricco di suspence grazie ancora a Francesca che ha annullato 3 matchpoints sul 5 a 2 per la danese giocando un game assolutamente straordinario, uno dei migliori de match.

Sembrava avesse ritrovato la giusta adrenalina. Si è sperato allora _ noi italiani tutti raggruppati insieme nella Rod Laver Arena, quasi per farsi coraggio _ in un nuovo impossibile miracolo, soprattutto quando Franci è salita sul 3-5 30-0 ma lì purtroppo ancora uno schiaffo al volo l’ha tradita. La fotocopia di quell’altro brutto sbagliato sul 3-2 nel secondo set. E la Wozniacki, facendo quattro punti di fila e strappando per la quarta vola in cinque games la battuta a Francesca _ che fino al 3-1 non l’aveva mai persa ma poi l’ha ceduta 6 volte in sette turni, ha chiuso definitivamente i conti.

10.000 australiani, freddini all’inizio forse perché delusi dal derby svizzero dominato senza suspence da Federer 6-1,6-3,6-2 su un nervosissimo Wawrinka in appena un’ora e 47 minuti, si sono “riscaldati” nel finale, soprattutto quando l’azzurra ha salvato giocando come contro la Kuznetsova i 3 matchpopints sul 2-5. Se Francesca fosse riuscita a tenere il servizio, lo spettacolo sarebbe stato assicurato contro la cinese Li in semifinale, anche se la Li è tuttora imbattuta nel 2011 (dopo avere vinto il torneo di Sydney) e lo scorso anno battè in questo torneo proprio la Wozniacki. .Se ciò si dovesse ripetere, comunque, Caroline non perderebbe la corona: grazie alla vittoria di oggi è comunque sicura di restare n.1 del mondo. Tutti sembrano credere ad una finale Clijsters-Wozniacki, ma io devo confessare che oggi la danese non mi ha fatto una grande impressione, anche se sbagliare solo 15 palle in 2 ore e 24 minuti non è facile. Purtroppo credo che Francesca abbia perso una grande opportunità perchè la partita l'aveva in mano e solo quella sua pausa spaventosa sul 3-2 (sfociati in 17 punti persi degli ultimi 21 del secondo set) ha permesso alla guerriera Wozniacki di ritrovare colpi e soprattutto fiducia.

N.B. La Wozniacki si è presentata in sala stampa con un grande canguro di gomma gialla e con i guantoni, per cercare di uscire con un sorriso dalla gaffe fatta l'altro giorno
 

Ubaldo Scanagatta

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