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27/01/2011 13:55 CEST - Australian Open

AO: pagelle quarti di finale

TENNIS – Nel giorno dell'infortunio di Rafa, ci prepariamo a vivere la rivincita della semifinale di New York, un Djokovic-Federer da leccarsi i baffi: Nole mostruoso contro Berdych. Roger al limite del sadismo con Wawrinka. Continua senza ostacoli la corsa di Murray. Ancora una semifinale slam per Ferrer. La Schiavone per un'ora umilia la Wozniacki, poi crolla. Enzo Cherici

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Federer: 8
Chissà le risate che si sarà fatto alla vigilia, leggendo di Wawrinka come di un potenziale pericolo. Gli è bastato esibire il 70/80% del suo (immenso) armamentario per rifilare al malcapitato connazionale una ripassata coi fiocchi. Non s'è ancora rivisto il marziano del Master o il giocatore ammirato in questo torneo fino al 6-2, 4-1 con Simon. Ma si tratta comunque di un buonissimo Federer, soprattutto molto concentrato e senza passaggi a vuoto (carramba!) per tutta la durata del match. Ora gli tocca Djokovic per la rivincita dello Us Open. Farà bene a rispolverare il suo dritto fotonico, altrimenti ciao. In ogni caso ha avuto naso nel fregarsi tutti quegli asciugamani. Contro Nole dovrà sudare. E parecchio.

Wawrinka: 5
Nessuno gli chiedeva di battere Federer. Ma di giocarsela un po' meglio però si. Invece è apparso fuori match fin dal primo quindici e mai in grado nemmeno di fare nemmeno il solletico al compagno di oro olimpico. Ha avuto una chanche di portarsi 4-2 nel corso del secondo set, l'ha fallita sbagliando un rovescio lungolinea che contro Roddick avrebbe giocato anche da bendato. Il suo rimane un buonissimo torneo (da 8), ma ieri è stato ampiamente insufficiente.

Djokovic: 9
Non avevo potuto seguire il match in diretta causa squallide ragioni d'ufficio (sigh), ma già il punteggio riassumeva ampiamente quel che poteva essere successo in campo. A sera, quando ho finalmente potuto vedere il match, la conferma: questo Nole fa paura! Ha avuto un lieve, minuscolo passaggio a vuoto all'inizio del secondo set, ma ha recuperato con disarmante (per Berdych) disinvoltura. Naturalmente, e lui per primo lo sa, con Federer sarà tutt'altra musica, anche se Roger non sembra essere quello di Londra. Il bello è che neanche lui lo è. Questo Djokovic è stretto parente di quello che già 3 anni fa batté Federer in questo torneo. Se proprio dovessi fare un pronostico esponendomi all'ennesima figuraccia, direi Nole 51, Roger 49.

Berdych: 5
Sono passati solo sei mesi, ma la semifinale di Wimbledon sembra lontana un secolo. Vale un po' il discorso già fatto per Wawrinka: vincere magari no, ma neanche perdere in questo modo. È sembrato impotente al cospetto dell'avversario. E, se possibile, il punteggio sarebbe potuto essere ancora più severo, senza il lieve passaggio a vuoto avuto da Nole a inizio secondo set. Anche per lui, il torneo rimane buono (da 7 nel suo caso), ma la prestazione offerta nei quarti è decisamente da dimenticare. Al più presto.

Murray: 7 ½
Forse meno scintillante rispetto al super-Murray ammirato contro Melzer, ma comunque molto, molto solido. Non era scontato riuscire ad interpretare nel giusto modo gli schemi sbilenchi di Dolgopolov, lui tutto sommato c'è riuscito con un certo agio. La condizione fisica sembra straripante, ha compiuto dei recuperi che hanno quasi del prodigioso. Insomma, è pienamente in corsa per il suo primo Slam. A sorpresa, incontrerà in semifinale Ferrer. Tutti a concentrarsi sui tabelloni di Federer e Nadal, potrebbe invece finire con Murray in finale dopo un percorso degno d'un Master 500. Doveva avere Soderling nei quarti, ha avuto Dolgopolov. Gli sarebbe toccato Nadal in semifinale, lo aspetta Ferrer. Ora è favoritissimo contro il pur ottimo David. Dovesse perdere in semi, il suo torneo sarebbe da 5.

Dolgopolov: 7
Una sola parola: grazie. È andata male, ma avevamo bisogno di un giocatore così. Irrazionale, sgrammaticato, diverso. Contro Murray, era chiuso nel pronostico. Ma lui se l'è giocata. Ribellandosi ad una rapida chiusura in tre set ed uscendo dal torneo non a testa alta, ma altissima. L'uomo è particolare, il giocatore di più. Non aspettiamoci dunque di rivederlo con continuità a questi livelli. Ma sarebbe bello. Bellissimo.

Wozniacki: 6 ½
Magari vincerà il torneo. È possibile. Ma se questa è una numero uno del mondo, il tennis femminile non è alla frutta, ma proprio all'ammazzacaffè. La nostra Leonessa l'ha umiliata finché ha avuto birra. Lei è stata brava a non sbracare, ma per un'ora abbondante la prima giocatrice del mondo in campo non sembrava lei. Paradossalmente, potrebbe avere vita più facile con Li, Cljisters o Zvonareva, che hanno un tipo di gioco più omologato, privo di quelle soluzioni messe in campo dalla Schiavone e che l'hanno mandata ai matti. Da rivedere.

Schiavone: 8
Fosse stata in campo soltanto un'oretta in meno contro la Kuznetsova, o avesse chiuso più rapidamente, com'era nelle sue possibilità, il match con la Marino, staremmo ora raccontando un'altra storia. E invece eccoci qui, a recriminare per qualcosa che poteva essere e non è stato. Lei è stata comunque bravissima. Ha dimostrato alla prima giocatrice del mondo come si gioca a tennis, impartendole per un'ora una lezione che non scorderà tanto facilmente. Poi si è spenta la luce e ciao. Peccato per quel game buttato sul 3-2 in suo favore, nel secondo set. La volée sbagliata a campo aperto nel primo punto del gioco grida ancora vendetta. Comunque, chi pensava che il successo di Parigi fosse stato casuale, è abbondantemente servito.

Ferrer-Nadal: s.v.
Partita in giudicabile. Troppo palese l'infortunio di Rafa per esprimere un giudizio sul match giocato dai due giocatori. Peccato. Nadal aveva a disposizione la possibilità per entrare ancora di più nella storia. Ferrer, ne sono certo, avrebbe preferito vincerla in un altro modo. Il fatto è che non l'avrebbe mai vinta con un Rafa soltanto al 75%. Lui comunque è in formissima ed è stato comunque bravo ad arrivare fin qui. Non è colpa sua se l'avversario ha avuto problemi fisici. Vediamo cosa saprà combinare contro Murray in semifinale, pur sapendo che non parte certo con i favori del pronostico.

 

Enzo Cherici

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