10/04/2011 14:55 CEST - INCHIESTA TENNIS BRITANNICO

Il disastro di Roger Draper

Roger Draper

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Forse gli italiani dovrebbero sentirsi rincuorati da questa storia di cattiva gestione di talenti e soldi statali e di persone troppo attaccate alle posizioni di potere per voler fare un passo indietro. In realtà la consolazione è minima se si pensa che nemmeno la Gran Bretagna, da molti vista come esempio di efficienza ed efficacia, riesca a cavare uno straccio di giocatore decente nonostante gli investimenti economici, se non fosse per lo scozzese, seppur in caduta libera sempre numero 5, e per la Baltacha, che garantiscono almeno un giocatore britannico nei primi cento delle due classifiche.
 

La differenza rispetto alla realtà italiana è che i giornali e l’opinione pubblica sollevano il dibattito sui motivi per cui la dirigenza, nella persona di Roger Draper, non si sia ancora dimessa, nonostante abbia chiaramente mancato tutti gli obiettivi che si era posta all’inizio dell’incarico, cinque anni fa.
 

Il Daily Mail e il Telegraph  fondamentalmente accusano Draper di incompetenza, di aver speso ben 250 milioni di sterline, di cui buona parte provenienti da Wimbledon, in allenatori altisonanti stranieri incapaci di cambiare la situazione. Brad Gilbert, Paul Annacone e Steve Martens sono esempi di grandi professionisti riconosciuti a livello internazionale che non sono riusciti a modificare la situazione della federazione britannica di tennis. Qualcosa significherà, si chiedono tutti - tranne che evidentemente Draper. L’altra accusa è di non volersi dimettere, riconoscendo di aver fallito. Anche la situazione in Davis non è delle migliori: la Gran Bretagna dovrà a luglio giocare contro il Lussemburgo per provare a risalire nel gruppo mondiale.
 

La sua flebile difesa, in qualità di capo esecutivo della LTA, è che in realtà ci sono stati dei progressi che saranno più apprezzabili nel lungo periodo, secondo lui 10 anni, e che il continuo avvicendarsi di persone a capo della LTA sia stato il vero problema della mancanza di risultati - oltre alla mancanza di giocatori di talento (ndr). Pienamente convinto di aver ragione, Draper prosegue dicendo che per almeno altri tre anni non ci saranno nuovi giocatori britannici nei primi 100. Be’ insomma, “lasciate ogni speranza voi ch’entrate”!
 

Questi alcuni degli obiettivi che la LTA aveva stabilito nel 2006 e di seguito i risultati:

2006
Cosa hanno detto
Nell’anno in cui fu nominato Draper, l’allora presidente della LTA Stuart Smith, prevedeva 5 giocatori top 100 entro la fine del 2008.
 

Cos’è successo
Al termine della stagione 2008, la Gran Bretagna aveva 2 giocatori nei primi 100: Andy Murray e Anne Keothavong.

2007
Cosa hanno detto
Paul Annacone, l’ex allenatore maschile della LTA, dichiara che la Gran Bretagna avrà almeno 4 giocatori intorno ai top 20 entro il 2012, prima di lasciare l’anno scorso.
 

Cos’è successo
Murray è l’unico britannico nei top 200; il successivo, James Ward, è un top 300. Non c’è possibilità che la previsione di Annacone si avveri l’anno prossimo.
 

2008
Cosa hanno detto
Giugno 2008, Draper aggiusta il tiro e dice che per il 2010 ci saranno 5 top 100 britannici, accusando Smith di aver sbagliato a impostare gli obiettivi. L’ironico Murray dice: “Chi sarebbero quindi questi giocatori?”
 

Cos’è successo
Alla fine del 2010, due giocatori britannici nei primi 100: Murray e Baltacha.

2010
Lo scorso settembre la LTA ha mancato tutti e cinque gli obiettivi che si era prefissata due anni prima:

Classifica media dei primi cinque giocatori:
Obiettivo: 160
Situazione attuale: 204

Classifica media delle prime cinque giocatrici:
Obiettivo: 113
Situazione attuale: 151

Numero di giocatori di entrambi i sessi nei primi 100:
Obiettivo: 3
Situazione attuale: 2

Numero di giocatori di entrambi i sessi nei primi 500:
Obiettivo: 30
Situazione attuale: 25

Numeri di giocatori di doppio di entrambi i sessi nei primi 100:
Obiettivo: 5
Situazione attuale: 4
 

Giulia Vai