11/04/2011 14:15 CEST - Masters 1000 - Monte Carlo

Sarà ancora Nadal-Federer?

TENNIS – il torneo di Monte Carlo apre la stagione europea su terra battuta. Come sempre avviene quando si gioca sul rosso, il favorito è il solito Nadal. Assente Djokovic, lo sfidante più accreditato sembra essere ancora Federer, che dovrà guardarsi della concorrenza degli altri spagnoli. Solo tre italiani nel main draw. Rino Tommasi

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Federer e Nadal

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Il grande tennis torna in Europa e sulla terra battuta per uno degli appuntamenti più tradizionali del calendario tennistico, quello che ha come teatro uno dei club più belli del mondo, il Country Club di Montecarlo.
Mancano solo due dei primi dieci giocatori del mondo, il serbo Novak Djokovic che ha intelligentemente deciso di fermarsi dopo una volata di oltre 20 incontri e di 4 tornei vinti consecutivamente, e lo svedese Soderling, che non ama troppo la terra battuta anche se vanta due finali al Roland Garros.
Non ci saranno gli americani (Roddick, Fish e Querrey) che sulla terra giocano solo quando non possono farne a meno e che in ogni caso non sarebbero stati tra i favoriti. Per fortuna (del pubblico e degli organizzatori) ha cambiato idea Roger Federer che sembrava volesse fermarsi e che a Montecarlo ha giocato e perduto, contro Nadal, ben tre finali.
Nadal è naturalmente il grande favorito in un torneo che ha già vinto sei volte e dove non ha più perso una partita dal 2003, quando fu sconfitto al terzo turno da Guillermo Coria.
A contrastare Nadal, oltre a Federer, ci saranno i soliti spagnoli (Ferrer, Verdasco e Almagro) mentre è atteso con curiosità quel Murray che quest’anno non si è ancora espresso al meglio.
E’ un torneo che ha in maggioranza un pubblico italiano, ma nel quale dopo le tre storiche vittorie di Nicola Pietrangeli (l’ultima nel 1968) i nostri giocatori hanno raccolto ben poco. Ricordo una finale di Corrado Barazzutti (contro Borg nel 1977), una semifinale di Panatta contro Vilas nel 1981 e un'altra semifinale di Gianni Ocleppo (contro il compagno di scuderia Muster) nel 1989.
La crisi del nostro settore maschile è confermata dalla presenza in tabellone di tre soli italiani. Assente per infortunio Seppi, eliminati nelle qualificazioni Cipolla ed il sempre più deludente Bolelli, a Fognini ed a Storace si è aggiunto Volandri, del quale si deve apprezzare la buona volontà. Il livornese è ancora indietro in classifica (n. 75) ma ha superato le qualificazioni battendo il ceko d’Australia Luczak mentre Cipolla ha perso male contro il portoghese Gil e Bolelli ha raccolto solo tre games contro il mancino francese Millot (numero 155 !). C’è da chiedersi cosa sia successo a Bolelli che era riuscito a raggiungere un posto tra i primi trenta ma da quando ha lasciato il suo allenatore Pistolesi non ha praticamente vinto una partita.

Rino Tommasi