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20/04/2011 11:21 CEST - WTA UNIVERSE

Chi sarà la regina della terra?

TENNIS - Entra nel vivo la stagione sul rosso. Sembra di essere tornati indietro di 3 anni, quando non c'erano vere favorite. La Wozniacki guida il gruppo, ma la più in palla sembra essere Vika Azarenka. Occhio al duo russo Zvonareva-Kuznetsova (senza dimenticare la Sharapova), mentre le serbe, la Schiavone e la Stosur sembrano un passo indietro. Ma Francesca sa sempre sorprendere...Elisa Piva

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Archiviate le semifinali e gli spareggi di Fed Cup, è giunta l'ora di aprire per davvero la parentesi terraiola anche per il circuito Wta, che si concluderà con la consegna del trofeo intitolato a Suzanne Lenglen. Tre sono le tappe più importanti che ci porteranno al Roland Garros: la prima è già cominciata con il torneo premier di Stoccarda, poi sarà la volta del premier mandatory di Madrid, ed infine del premier di Roma.

Ma se i tornei, bene o male, sono sempre gli stessi ogni stagione, il lotto delle favorite viene invece stravolto di anno in anno. Analizziamo la situazione del 2011. La numero uno del mondo Caroline Wozniacki, che non era partita al meglio ad inizio stagione, ha rimesso l'annata in carreggiata con le vittorie di Indian Wells e Charleston, ma sul piano del gioco sembra ancora avere qualche problema. Sulla terra verde della Carolina del sud è stata più volte ad un passo dal perdere o cedere set, anche ad avversarie molto meno accreditate di lei. In qualche modo però è sempre riuscita a portare a casa l'incontro, grazie alla sua solidità e il suo rendimento mai troppo al di sotto delle sue capacità, ed è proprio per questo che se dovessimo indicare una tennista leggermente favorita sceglieremmo lei. In fondo, dopo mesi al primo posto, i tempi sono maturi per un torneo dello slam.

Probabilmente però la più in forma del momento è Victoria Azarenka, che dopo aver messo in fila tutte a Miami si è tolta lo sfizio di volare a Marbella e vincere anche in terra di Spagna. Certo, la caratura delle avversarie era ben diversa, ma jet-lag, cambio di superficie e stanchezza avrebbero potuto giocarle un brutto scherzo, invece Vika ha onorato al massimo l'impegno facendo valere la sua testa di serie numero 1. Dal punto di vista del gioco si fa forse preferire alla Wozniacki, e anche mentalmente ha dimostrato di aver compiuto enormi progressi, ma quanto durerà? Non sono lontani i tempi in cui l'Azarenka isterica gettava alle ortiche i match, difficile credere che in così poco tempo abbia subito un cambiamento così radicale. Scopriremo solo nei prossimi mesi se i suoi limiti mentali sono davvero superati tanto da consentirle di vincere uno slam.

Dietro queste due, l'incertezza regna sovrana. A causa degli infortuni Kim Clijsters non toccherà terra battuta fino a quella del Roland Garros, ammesso che ce la faccia. E per quanto forte possa essere la belga, un minimo di partite per adattarsi alla nuova superficie - peraltro da lei poco amata - sono indispensabili, se non altro per riabituarsi ai ritmi di un torneo dopo mesi di inattività.

La campionessa del Roland Garros in carica, la nostra Francesca Schiavone, non è al meglio fisicamente e quest'anno non ha ancora raccolto risultati significativi. Ha persino rinunciato alla sua amata Fed Cup per prepararsi al meglio alla difesa del titolo e ad uno dei suoi obiettivi principali: il torneo di Roma. Speriamo che questo periodo di riposo possa pagare. Anche la finalista di Parigi, Samantha Stosur, non sembra quella del 2010. Lo scorso anno disputò una stagione incredibile sulla terra: vittoria a Charleston, finale a Stoccarda e finale al Roland Garros, dove superò ostacoli che parevano insormontabili (Henin e Serena su tutte), in questo 2011 però la sua forma latita. Non appare più così sicura di sè da trasformare in vincente ogni dritto, non è più così incisiva al servizio, e non è nemmeno più così calma e impassibile in campo (a Charleston ha addirittura imprecato!): difficile pensare che possa ripetere i risultati della stagione passata.

E' forse lecito attendersi qualcosa da Vera Zvonareva e Svetlana Kuznetsova, magari ridestate dalle gesta in Fed Cup. Ma la numero 3 del mondo nella prima parte di stagione non si è dimostrata ancora al top della forma, ed ha sempre subito sconfitte premature o piuttosto nette negli appuntamenti importanti (ad esempio semifinale in Australia o a Miami). E che dire di Sveta, tornata a giocare in maniera scriteriata, tipico suo di quando non è in fiducia, non è tranquilla e non ha quindi la giusta lucidità tattica. Ne è una prova la semifinale persa a Marbella contro la Bagu. Totalmente imprevedibile ed inaffidabile. Quando si parla di russe, anche se da tempo non vince niente di importante, è impossibile non menzionare la più titolata: Maria Sharapova. D'accordo, sulla terra non si è mai trovata a suo agio, ma nonostante questo nel corso della sua carriera può vantare una semifinale al Roland Garros (2007) e diverse battaglie su questa superficie, come quel derby incredibile contro la Petrova nel 2009 sempre a Parigi. In più Masha è in netta ripresa, fisicamente è tornata integra, ed è sempre una combattente. Vista dunque la situazione attuale, vietato sottovalutarla.

Infine due parole sulle serbe Jankovic e Ivanovic. Entrambe hanno saggiato la terra rossa nello spareggio di Fed Cup vinto contro la Slovacchia, ma ne sono uscite in maniera decisamente diversa. Da un lato Jelena, nuova eroina di Serbia, che si è caricata sulle spalle la nazione portandola al trionfo. Dall'altro Ana, vittoriosa contro la Hantuchova e poi ritirata con la Cibulkova per l'ennesimo problema fisico. Da lì si sono perse le sue tracce. Niente di grave, fanno sapere i medici serbi, ma intanto ecco un altro intoppo al suo completo recupero, ed un'altra botta al suo morale. JJ invece, che già sul piano del gioco è parsa in recupero negli ultimi mesi, potrebbe aver acquistato ancora più fiducia, quella che le mancava per tornare alla forma di fine 2008.

Insomma, mai situazione è stata più incerta negli ultimi anni. Fino al 2007 la regina indiscussa era Justine Henin, nel 2009 l'allora numero uno del mondo Dinara Safina e Svetlana Kuznetsova si erano invece spartite tutta la torta, arrivando a Parigi da grandi favorite. Nel 2010, sebbene non così nettamente, si puntava nuovamente su Justine Henin, che aveva inaugurato con la vittoria proprio a Stoccarda il suo ritorno sulla terra battuta, e poi c'erano Serena Williams, una Sammy Stosur decisamente in palla. Poche e deboli, ma alcune certezze le avevamo, ma quest'anno? Sembra di essere tornati nel 2008, al momento del primo ritiro della Henin, quando il circuito aveva subito una scossa all'improvviso e tutte si erano trovate un po' spaesate. Quest'anno, come tre anni fa, ogni torneo sembra aperto a tutte le sorprese.

Elisa Piva

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