08/05/2011 20:31 CEST - Madrid

Kvitova, benvenuta fra le grandi

Kvitova

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E’ nata una stella. O probabilmente stella c’era già. Forse a Petra Kvitova, 21 anni, serviva solo un grande palcoscenico per farsi conoscere definitivamente al pubblico di tennis, almeno quello non troppo attento alle gemme preziose un po’ nascoste. Tra i perenni infortuni di Serena Williams, la (zero) voglia di Venus, le montagne russe della Wozniacki, le pause della Cljisters, i preparativi delle nozze della Sharapova e le incertezze della Schiavone, ecco spuntare questa ceca.

Madrid ha trovato una vincitrice dal grande talento tennistico, su questo non ci piove. Petra non è sicuramente una ragazza da copertina di riviste di bellezza, lontana dagli standard della Ivanovic. Ma nonostante questo, siamo sicuri che questa ragazza di Bilovec potrà fare senza dubbio parlare di lei e non per le sue doti in passerella, ma solo per quelle in campo. Le qualità le ha tutte, e non è una novità. Sono già due anni che la Kvitova fa meraviglie in campo. Nel 2010 si è issata fino alle semifinali di Wimbledon, ed è già arrivata nei quarti del Roland Garros. Nel 2011 ha raggiunto anche il traguardo delle magnifiche otto anche a Melbourne (dove tra l’altro aveva fatto fuori la nostra Pennetta), e aveva prima vinto a Brisbane. Insomma, chi era attento al tennis femminile giocato e non a quello da copertina, conosceva già questo talento ceco, ennesimo di una tradizione che sembra infinita. Chi l’ha presa solo per una giocatrice capace di sparare botte terribile con il mancino da fondocampo, si sbaglia di grosso. E’ vero, il suo gioco è prevalentemente questo, ma quando sale a rete e quando gioca di fino, dimostra che la tradizione che fu di Martina Navratilova non è andata completamente perduta (niente paragoni, però, per carità, ci mancherebbe). Peccato che non vedremo Petra a Roma: infatti ha deciso di rispettare gli accordi e di preferire uno sperduto challenger nella sua terra (a Praga) piuttosto che la ribalta del Foro Italico.

A Madrid la Kvitova ha giocato un torneo praticamente perfetto, e la vittoria è stata meritatissima. Nella finale di oggi ha battuto un altro purosangue di razza, Vika Azarenka (nuova numero 4 del mondo), una delle giocatrici più in forma del momento. Loro due, insieme alla tedesca mozzafiato (non solo in campo) Goerges, sono sicuramente i nomi caldi del momento. La finale della Caja Magica è stata tutta all’insegna dell’equilibrio e degli strappi improvvisi. Nel primo set la Kvitova parte fortissimo, con 3 a 0 a suo favore e palla per 4 a 0, ma poi la partita gira improvvisamente a favore della Azarenka, e in men che non si dica si va sul 3 a 3. Il tie break è la logica conseguenza di una sorta di braccio di ferro con la racchetta, e lì ha la meglio piuttosto nettamente la Kvitova. Il grande equilibrio regna sovrano anche nella seconda partita: la ceca và sul 2 a 0, ma viene prontamente riacciuffata sul 2-2. Nel terzo gioco Vika le strappa il servizio rimontando addirittura da 0-40. Dal 2-2, si susseguono ancora tre break consecutivi. Fino al 4 a 3, quando Petra riesce a tenere il servizio e da lì il 6 – 4 che chiude i conti. E la Azarenka allora? E’ comunque uno dei nomi caldi del momento, fino a oggi aveva distrutto tutto e tutte. La sensazione è che se riuscirà a fare un salto a livello mentale, una nuova pericolosissima pretendente al numero uno del mondo sarà bella che pronta. Intanto godiamoci la nascita di una stella. E che stella.

Luigi Ansaloni