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14/05/2011 13:58 CEST - Internazionali Bnl d'Italia

Schiavone k.o. ma non se ne accorge

TENNIS - Battuta dalla Stosur 6-2 6-4, Francesca non ha mai dato l'impressione di potercela fare: ha avuto una sola palla break in tutto il match e nel secondo set, sul servizio dell'australiana, ha perso gli ultimi game a 15. Lei non la pensa così a giudicare da quel che ha detto in conferenza stampa quando se l’è presa per una domanda: ecco il botta e risposta. Ubaldo Scanagatta 

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Dall’inviato Ubaldo Scanagatta

ROMA _ Ci sarà un quinto tentativo? Speriamo. Ma sarà difficile, temo. Anche il quarto è andato male, molto male direi e come nel 2001, 2004 e 2005 l’opportunità di raggiungere la semifinale è sfumata senza che Francesca riuscisse a conquistare un solo set.

Anche questa volta _ come nel 6-2,6-3 patito da Conchita Martinez nel 2001, nel 6-3,6-3 sofferto con Vera Zvonareva nel 2004, e peggio del 7-5,7-6 almeno lottato con la stessa Zvonareva l’anno dopo _ Francesca Schiavone non ha mai dato la sensazione di potercela fare. Lei non la pensa così a giudicare da quel che ha detto in conferenza stampa quando se l’è presa con me per una domanda che a me è parsa centrata e di cui potete leggere l’esatta trascrizione qui sotto. Non è mai stata in partita, la Stosur l’ha dominata dall’inizio alla fine. Evidentemente non se ne è accorta.

Non solo la possente australiana non ha mai perso il servizio, ma soltanto sul 4-1 nel primo set, quando però era già avanti di due break, le ha concesso una pallabreak. L’unica.
Per il resto ha vinto sempre agevolmente il proprio game di battuta, anche se Francesca, evidentemente poco lucida sia in campo che tre quarti d’ora quando è venuta a parlare ai giornalisti, non se ne è accorta.
In 9 turni di servizio della Stosur Francesca ha fatto 11 punti. Di cui 3 quando contavano piuttosto poco, nel già ricordato quinto game del primo set. Ma il primo set, per ammissione della stessa Francesca, “mi è andato via troppo veloce, ho bruciato in 35 minuti (che in realtà sono stati 31; n.d.r) un set…già il primo game avrei potuto farlo io e invece lei ha giocato due vincenti”.

“Poi nel secondo set ho avuto le mie chances…”.
E lì io, con la mia domanda, ho fatto capire che quelle chances non le ho intraviste, perché anche se è stata avanti 0-15, non è mai stata 0-30. E in cinque turni di servizio della Stosur ha fatto 6 punti,perdendone quattro a 15 e uno a 30…ma a quel 30 c’è arrivata quando la Stosur era già a 40.
La verità è che Francesca _ che ha preso così male la bruciante sconfitta da rifiutare poi di parlare anche con Sky “Farò solo le conferenze stampa che sono obbligata a fare”_ si è spesso trovata in svantaggio anche nei games di battuta che è riuscita a tenere.

Era scentrata, ha commesso errori abbastanza banali per lei, chiaramente sopraffatta dalla tensione. Ha illuso un pochino nella fase iniziale del secondo set, quando sul 2-2 30 pari ha messo dentro una bella prima palla di servizio e ha gridato a se stessa: “Una!!!”. Non gliene erano entrate molte. Di questo si era resa conto.
Tanto è bastato, in quel momento, perché anche il pubblico cominciasse a sperare, quasi si eccitasse fino a _ sul 4-3 _ a improvvisare una Ola, per poi intonare anche il coro “Francesca, Francesca,” che faceva venire i brividi a chi ricorda bene gli “A—dria--noooo, A—dria-nooo”.

Purtroppo Francesca non sta giocando bene, da un bel po’. Lo dicono i suoi risultati. Aveva cominciato bene all’open d’Australia: giocò male, lo disse lei quelle volte, sia con la Parra sia con la Marino, meglio con la Niculescu. Poi ci fu il grandissimo, indimenticabile match maratona con la Kuznetsova seguito da quello cominciato bene ma finito male con la Wozniacki che resta comunque la n.1 del mondo e quindi ci si può perdere uscendone a testa alta.

Poi dopo l’exploit in Fed Cup contro la Stosur, battuta 7-5 al terzo, le sconfitte a Dubai con Kuznetsova, a Doha con la Peng al primo turno, a Kuala Lumpur con la Dokic idem, a Indian Wells al terzo con la Peer, a Miami 6-2,6-2 al terzo turno con la Radwanska che in precedenza aveva battuto 4 volte su 4, a Stoccarda al primo turno di nuovo con la Radwanska, 6-1,6-3, a Madrid al terzo turno con la Mattek-Sands che non aveva mai battuto una top-ten.

Qui a Roma ha vinto una sofferta _ma brutta _ partita con la Hantuchova, ma oggi _ ripeto _ non era lontana parente di quella vista in Australia, tantomeno di quella del Roland Garros un anno fa.
Ora il Roland Garros è vicino, le chances di ripetere quella vittoria straordinaria non sembrano tante, ma nel tennis non si sa mai. Chi avrebbe detto che avrebbe vinto lo scorso anno, quando nel primo set era stata lì lì per uscire al primo turno (e lì perse il suo unico set)?

Quindi l’unica cosa che ci resta è sperare che si ripeta un miracolo. Miracolosa, spettacolare, impressionante, fantastica, fu la serie delle sue vittorie a Parigi _ dove soltanto la Dementieva parve in grado di crearle problemi fino a che si fece male ritirandosi alla fine del tiebreak perduto _ e non mi resta che augurarle di compierne un’altra.

Ma qui adesso voglio mettere l’esatta trascrizione del piccolo scontro che c’è stato in sala stampa fra la Schiavone e il sottoscritto quando mi sono permesso di farle una domanda che non voleva essere provocatoria.

UBALDO: Quando dici che hai avuto delle chance, a cosa ti riferisci in particolare? Nel primo set hai avuto una palla break; nel secondo, sui servizi della Stosur, dal 3-3 in poi hai perso tre game a 15. Tutte queste chance onestamente non le ho viste, però dentro di te forse sentivi che c’erano: volevo capire quando…

FRANCESCA: Poi mi dicono che sono polemica… Quante conferenze abbiamo fatto insieme? Sono dieci anni? Come fai a chiedermi una cosa del genere quando credo, spero e mi auguro che tu capisca di tennis. Non so se hai visto la partita, adesso ti spiego. Bisogna aver visto le situazioni. Tu dici che attraverso lo score non ho avuto occasioni. Se uno capisce di tennis, non può farmi questa domanda. Invece in tutti game ci sono state possibilità, l’ho spiegato prima.

UBALDO: Io non volevo far polemica, ma solo sapere quando hai avuto la percezione di avere queste occasioni: se perdi tre game di fila a 15, forse tutte queste grandi occasioni non ci sono state. però se non ho capito io, chiedo a te se puoi spiegarmelo.

FRANCESCA: L’ho detto prima. Sul 4-3 ho tirato un passante, poi sul 30-15 per lei ho sbagliato un dritto carico; sul 40-15 altre due possibilità. Io sono molto più tecnica e profonda perché ci gioco a tennis. Mi sembra abbastanza evidente per chi ha visto la partita. Poi è finita 6-2 6-4 per carità di Dio, però con tutte le possibilità…

UBALDO: Non ti ho mica offeso, ho chiesto…

FRANCESCA: Io sto spiegando, però… sono anni che cerco di farmi capire. Se mi dici che arrivando a 15 non ho avuto opportunità, allora non hai visto la partita.

Ubaldo Scanagatta

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