16/05/2011 19:06 CEST - Internazionali Bnl d'Italia

Djokovic umile, Nadal rassegnato

Rafael Nadal - Foto di Monique Filippella

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E’ difficile non considerare Novak Djokovic il numero uno virtuale, ma il serbo subito dopo la vittoria si presenta in conferenza stampa senza perdere l’umiltà. Quando gli chiedono se si sente il numero uno, gli viene da sorridere, ma continua a tenere il profilo basso: “Ho prodotto il mio miglior tennis sulla terra battuta, sono contento di come ho giocato, ma ho poco tempo per godermi la vittoria. Io il nuovo re della terra? Ma no, Nadal è il miglior giocatore di sempre sul rosso, io sono migliorato molto, ma devo continuare a lavorare duro”.

Si pensava che la stanchezza accumulata in finale non gli avrebbe consentito di esprimersi al meglio, invece… “Tutto è possibile se ci credi – ripete come un mantra –. Qual è il mio record preferito? Non ce n’è uno, sinceramente sono felice del mio tennis, non bado troppo alle statistiche”. Novak ha ben presente dove tutto è iniziato: “Dalla Coppa Davis. Quella vittoria così speciale per il mio Paese mi ha dato la carica giusta, ora ogni volta che scendo in campo sono convinto di vincere”.

E ora la sfida più dura, il Roland Garros: “Per quattro giorni non toccherò la racchetta, il riposo è importante. Poi darò il meglio di me, arriverò a Parigi con una consapevolezza diversa: ho vinto due tornei di fila sulla terra contro Rafa è il momento migliore della mia vita e mi auguro che continui. La partita della vita? Probabilmente la giocherei ancora sul cemento”.

Stupisce un po’ vedere Nadal dire “non sono deluso” dopo una sconfitta bruciante come questa, la quarta di fila contro Djokovic: “La sua è stata una grande prestazione, non ho molto da rimproverarmi; probabilmente il ritardo causato dalla pioggia non mi ha avvantaggiato ma va bene così”.

Una volta il destino di una partita dipendeva più da lui che dall’avversario: con Nole questo assunto si è ribaltato: “Ci ho provato, continuerò a lavorare per migliorarmi. E’ stata comunque una settimana positiva, sono sulla strada giusta. Ho giocato sei finali, perdendone quattro, Novak è a un livello superiore rispetto a tutti gli altri giocatori”. Il Roland Garros sarà la prova del nove.