21/05/2011 01:54 CEST - WTA Bruxelles
Francesca ko, ma è in crescita
TENNIS - Nella semifinale di Bruxelles, la Schiavone perde 6-4 4-6 6-3 dalla Wozniacki, ma lancia segnali confortanti dal punto di vista del gioco. Francesca ha fatto la partita, sbagliando il doppio dell'avversaria, ma nel finale non è riuscita a trasformare una delle quattro palle break che l'avrebbero rimessa nel match. Finale tra la danese e Shuai Peng, che ha sconfitto la Zvonareva. Mauro Cappiello
Francesca Schiavone non è riuscita a centrare la prima finale dal Roland Garros dell’anno scorso, ma, nella semifinale di Bruxelles persa oggi contro Caroline Wozniacki, è apparsa in netto miglioramento rispetto alle ultime uscite, il che fa ben sperare per le prossime due settimane. Francesca ha fatto la partita, come era prevedibile e come è sempre accaduto nelle precedenti sfide con la numero 1 del mondo, che aveva battuto l’anno scorso nella cavalcata trionfale di Parigi, ma dalla quale poi ha perso quattro volte consecutive. Alla fine del match, il conto degli errori recitava 52 a 25 per l’italiana, che però ha messo in mostra alcune delle soluzioni più belle e imprevedibili del suo tennis.
Sono state due ore e 33 di battaglia quelle di oggi contro Caroline Wozniacki e la Schiavone, che a dire il vero non ha mai dato l’impressione di poter vincere il match, ha sprecato malamente anche quattro palle break che le avrebbero consentito di recuperare il servizio di svantaggio per la terza volta in un set decisivo nel quale la sua avversaria è stata sempre avanti. Alla fine Caroline ha chiuso con uno schiaffo di rovescio al volo in contropiede e domani affronterà Shuai Peng, che contro pronostico ha fatto fuori Vera Zvonareva nella prima semifinale.
L’azzurra era uscita meglio dai blocchi. Grazie a un delizioso pallonetto di rovescio e a un dritto vincente aveva strappato il servizio alla Wozniacki nel terzo gioco del primo set, dopo aver avuto tre opportunità consecutive nel primo e averne annullata a sua volta una nel secondo. Poi, riceduto il servizio sul 2-1 con due doppi falli (di cui uno sulla palla break), era sembrata smarrirsi, al punto che Caroline aveva chiuso il primo set vincendo gli ultimi otto punti e beneficiando di diversi errori della nostra.
Ma, rimasta a galla con coraggio e grazie anche ad alcune ispirate discese a rete in controtempo (bellissima quella sul 3-4, 30-30, chiusa con una gran volée di rovescio), Francesca era riuscita a portare il match al terzo, approfittando del momento di sbandamento avuto dall’avversaria, che sul 4-4 aveva ceduto il servizio perdendo improvvisamente la misura dei colpi.
Dopo il grandissimo passante di dritto che le ha dato la vittoria nel secondo parziale, Francesca ha avuto un attimo di rilassamento. Alla fine a fare la differenza è stato soprattutto il primo turno di servizio tenuto dalla danese nel terzo set, che le ha consentito di rimanere sempre in vantaggio, a dispetto dei continui break e contro-break. L’allungo finale è arrivato sul 4-3 per la Wozniacki, quando Francesca ha sbagliato uno slice di rovescio incrociato che la discesa del giudice di sedia non è bastata a trasformare in un vincente.
Ma resta la buona prova dell’italiana, che era giunta alla prima semifinale dell’anno senza affrontare avversarie di rilievo (Pironkova, Falconi e Morita), ma che dal match di oggi può trarre buoni auspici per la sua difficile difesa del titolo a Parigi.
Semifinali:
(8) S. Peng (CHN) b. (2) V. Zvonareva (RUS) 6-3 6-3
(1) C. Wozniacki (DEN) b. (3) F. Schiavone (ITA) 6-4 4-6 6-3
Mauro Cappiello
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A cura di Giacomo Fazio
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