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24/05/2011 16:08 CEST - Chip and Charge

"Rafa favorito su RoboNole!"

TENNIS – Puntata speciale di Chip & Charge. L'improbabile duo Cherici/Ansaloni si trasforma in attendibile trio grazie alla partecipazione straordinaria di Stefano Semeraro. Si è parlato di favoriti e outsider per Parigi, delle possibilità della Schiavone e della crisi della Pennetta, dell'insospettabile simpatia di Lendl, del “perdente più vincente di sempre” e molto altro. Enzo Cherici e Luigi Ansaloni

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Luigi Ansaloni: Questa settimana abbiamo con noi un giornalista serio, per una volta. Quindi niente più duo improbabile ma quantomeno un trio attendibile, perchè alla nostra incompentenza si è aggiunta una delle migliori penne del tennis italico (e non solo), Stefano Semeraro de La Stampa. Dunque, pensa lui a compensare. Partiamo subito da una domanda facile facile. Chi vince sto Roland Garros?

Stefano Semeraro: Domandina facile facile, insomma...

Enzo Cherici: Qui sei l'unico con un minimo di credibilità, quindi assumiti le tue responsabilità.

Stefano Semeraro: Diciamo che in campo maschile vedo Nadal ancora un filo favorito su Djokovic (però Nadal debutta oggi, bisogna verificarne lo stato di forma). Fra le donne è l'anarchia. Mi piacerebbe che rivincesse la Schiavone, che non è impossibile, in alternativa Sharapova anche se il pronostico più normale dice Clijsters o Wozniacki.

Enzo Cherici: Prima dell'inizio del torneo i nostri lettori si sono accapigliati su chi avesse il tabellone più complicato tra i quattro big. Io ad esempio vedevo Djokovic come il meno fortunato in questo senso, poi però ha subito perso Berdych e la strada sembra subito meno in salita. Le solite chiacchiere inutili della vigilia?

Stefano Semeraro: Secondo me anche Nadal può lamentarsi di qualcosa, ma onestamente le discussioni sul tabellone non mi hanno mai appassionato. La chiave è capire nei primi giorni lo stato di forma di tutti. Djokovic e la Schiavone, ad esempio, sembrano decisamente in palla.

Luigi Ansaloni: Sai che sei il primo giornalista a cui sento che apertamente che la Schiavone ha davvero possibilità di ripetersi e fare un bis clamoroso? Onestamente su questo argomento vedo tutti molto, molto scettici. Sopratutto dopo le prove non bellissime degli ultimi tornei. E poi diciamolo, la Oudin sulla terra è un pò, come dire...una sega?

Stefano Semeraro: La Oudin non è fortissima, vero, ma è sempre la Schiavone che fa il suo destino. E' una tennista diesel, lo sappiamo, i primi turni abbordabili possono aiutarla, e l'ho vista tonica e serena. Poi la verità è che, specie sulla terra, oggi nel tennis femminile possono vincere in tante. E fra le tante anche la Schiavone.

Enzo Cherici: Devo dire che anche a me ha fatto un'ottima impressione all'esordio, al di là delle difficoltà che poteva crearle la Oudin. Detto ciò, meriterebbe una tiratina d'orecchie per come s'è lasciata sfuggire una sanguinosa posizione nel ranking. Ora ha un tabellone complicatissimo nelle eventuali fasi finali, con la bestia nerissima Zvonareva nei quarti e, eventualmente, la Wall-Zniacki (contro la quale ha perso le ultime tre sfide) in semifinale.

Stefano Semeraro: Sì, ma dai quarti in poi non si può sperare poi di incontrare avversarie troppo facili. La Zvonareva è un bell'ostacolo, ma è fragile psicologicamente e Francesca sul centrale gioca davvero come a casa sua. Con la Wozniacki avrebbe potuto vincere a Bruxelles, e ha già vinto lo sorso anno, prorprio qui.

Luigi Ansaloni: Sono d'accordo con Stefano. Però che bello questo senso di anarchia, in campo femminile. Dall'altra parte abbiamo “Sua Imbattibilità” RoboNole, che qualcuno già considera il più grande giocatore della stora. O meglio: qualcuno dice che a questo livello di gioco mai nessuno c'era arrivato. E' ora che qualcuno dia una seria opinione su questa storia...

Stefano Semeraro: I giornali vivono sempre... alla giornata. E i tifosi, come dice il grande Gian Paolo Ormezzano, di certezze granitiche ogni giorno diverse. Djoko è l'uomo del giorno, impressiona per solidità, la sua striscia vincente è già entrata fra le migliori. Ma aspettiamo a dare giudizi quando avrà vinto come i grandi veri di questo gioco.

Enzo Cherici: A propositi di più grandi di sempre...come hai visto l'esordio del "perdente più vincente di tutti i tempi" (definizione tua) contro Lopez?

Stefano Semeraro: Non l'ho visto molto, però mi è sembrato nella norma, diciamo da 7,5. Comunque non lo considero un favorito assoluto.

Luigi Ansaloni: Beh ormai nessuno lo considera un favorito assoluto. Un terzo incomodo, semmai. Secondo te cosa è mancato a Federer per essere il...vincente più vincente di tutti i tempi?

Stefano Semeraro: Non gli è mancato nulla: ha avuto qualcosa in più. Troppo talento. Con il talento che si ritrova avrebbe dovuto vincere tutte le partite che ha giocato dal 2004 in poi. Ma anche il talento è una bestia che va domata, non bisogna affidarglisi in pieno, bisogna capire che non basta. Roger, come Mac, in realtà sa di essere più forte e non sopporta le difficoltà, gli inciampi inevitabili, il momento in cui il Genio, che è dono superiore, lo abbandona. E allora si scora o si indispettisce, o si dimentica di allenarsi. E perde!

Enzo Cherici: Aggiungerei anche: per fortuna! Avesse avuto anche la "cabeza" di un Nadal il tennis sarebbe diventato una noia mortale: vincitore già scritto prima di ogni torneo!

Stefano Semeraro: Esatto!

Luigi Ansaloni: Senti Stefano, ora che Federer ha una sua età per il tennis, Nadal è giovane ma anche lui ha anni e anni sulle spalle e una buonissima dose di slam in saccoccia, c'è qualche giovane interessante che potrebbe essere il Nadal di Djokovic, sempre che il Nadal di Nole non sia...Nadal stesso?

Stefano Semeraro: Di giovani promettenti ce ne sono, di grande livello non mi pare. Ma non sono attentissimo ai tornei juniores. Da tempo si parla di Dimitrov, che non mi convince del tutto. Oggi fra l'altro è in campo. Ma il nuovo Budda si deve ancora rivelare, mi sembra. Non vedo comunque nessun ragazzino in grado di impensiere Djoko, anche perchè è ancora giovanissimo lui.

Enzo Cherici: Abbiamo fatto cenno a a Nadal. Fra poco scenderà in campo contro Isner. Ieri abbiamo visto come Karlovic abbia creato qualche grattacampo a Del Potro, anche grazie a queste palle di cui tanto s'è parlato che sembrano rispondere molto bene al servizio. Credi che Isner possa almeno impensierire il Campione in carica?

Stefano Semeraro: Sulla terra, su questo centrale, onestamente no. Troppa poca mobilità. A meno che Rafa non si becchi il colpo della strega tentando di raggiungere uno dei missili di servizio di Isner...

Luigi Ansaloni: Stefano questo che Roland Garros è per te? Il numero...?

Stefano Semeraro: Mah...non li ho contati. Il primo è stato nell'87, ma qualche anno non sono venuto.

Enzo Cherici: Abbiamo letto proprio alla vigilia del torneo una tua bellissima intervista a Ken Rosewall. Qual è stato il personaggio che più t'è piaciuto intervistare nel corso della tua carriera?

Stefano Semeraro: Ken è stato sicuramente uno dei più disponibili. Ma anche Emerson, simpaticissimo, Laver, in generale tutti gli australiani, compresi Pat Cash ed Evonne Goolagong.

Luigi Ansaloni: Ma qualcuno che ti ha gentilmente mandato a cagare in carriera c'è stato? Di giocatori intendo, magari durante un'intervista...

Stefano Semeraro: Se c'è stato non me lo ricordo più! Diciamo che McEnroe e Carlos Costa, l'attuale manager di Nadal, non si distinsero per simpatia. Invece è stato molto cordiale Lendl, sia da giocatore che da ex un paio di anni fa.

Enzo Cherici: Lendl è stato il giocatore che più ho amato e ho sempre pensato che la sua antipatia fosse solo apparente. In ottobre, a Parigi, sono anche riuscito a a scambiarci due chiacchiere e a stringergli la mano: una grandissima emozione. Scusate la parentesi personale, ma mi sembrava attinente.

Stefano Semeraro: E' una persona interessante, con un sense of humor un po' particolare, ma spiccato. Non ho mai tifato per lui ma l'ho sempre apprezzato.

Luigi Ansaloni: Senti quando sono anch'io tra di voi come inviato da qualche parte nel mondo sento dire da molti colleghi che il Roland Garros è lo slam più brutto sotto il punto di vista organizzativo, logistico...sei d'accordo? Anche per te è così?

Stefano Semeraro: Mah.. sicuramente l'ufficio stampa non brilla, e la sala stampa è piccola. Anzi, forse tutto sta diventando un po' piccolo, e infatti il discusso piano di ampliamento dovrebbe partire. Però ha un sala stampa collocata molto bene, vicino al centrale, e altre cose buone. Per me è il n.1 è Wimbledon, 2 Australian Open, un filo sotto Parigi, ultimo US Open.

Enzo Cherici: Sapete che non abbiamo parlato quasi per niente degli italiani? Schiavone a parte, Fognini e Bolelli hanno giocato e vinto delle buone partite. Molto male invece Starace e Pennetta. Cosa sta succedendo a Flavia? l'infortunio spiega tutto o c'è dell'altro?

Stefano Semeraro: L'Infortunio le ha tolto fiducia, Flavia è proprio giù. Per il resto mi sembra tutto nella malinconica media nostrana. C'è una generazione che si avvicina al tramonto, e pochi o nulli ricambi all'orizzonte.

Enzo Cherici: Ci fai i nomi di tuoi possibili outsider in campo maschile e femminile? Chi è che può rompere le uova nel paniere ai vari big? Potrebbe spuntar fuori insomma il Soderling del 2009 anche in questa edizione?

Stefano Semeraro: Premesso che il pronostico mi sembra abbastanza bloccato, esprimo più delle speranze che dei veri giudizi, perché il torneo è veramente giovane: Gasquet e Del Potro fra i maschi, Goerges e Kvitova fra le donne.

Enzo Cherici: Davydenko può creare problemi a Nadal al terzo turno? Il russo ha vinto gli ultimi 4 scontri diretti (ma mai sulla terra).

Stefano Semeraro: Davydenko può essere una mina vagante, sì. Bisogna vedere se ha ancora voglia di correre in ogni partita più di Vettel in un Gran Premio.

Enzo Cherici: E con quest'ultima chicca credo si possa salutare i nostri lettori. Un ringraziamento speciale a Stefano Semeraro per la sua squisita partecipazione e appuntamento con Chip & Charge alla prossima settimana!

Luigi Ansaloni e Enzo Cherici

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