09/06/2011 22:26 CEST - NUOVA RUBRICA
Il commento della settimana!
TENNIS - Ogni giorno arrivano centinaia di commenti. A volte migliaia. Allora abbiamo pensato: "Perchè non premiare il più bello, divertente, argomentato, ben scritto?". Ogni settimana, la redazione stabilirà il commento della settimana e lo "promuoverà" ad articolo. Iniziamo premiando un bell'intervento di Anakyn sugli aspetti tecnico-tattici delle sfide Federer-Nadal. Redazione
Nell'articolo di Ubaldo, incentrato sulle dichiarazioni di diversi giocatori sulla rivalità Federer-Nadal, si è accesa una viva discussione. Abbiamo deciso di premiare e dare status di articolo a questo commento di Anakyn, peraltro già apprezzato da molti lettori. Ecco a voi il primo "Commento della settimana"
Per le prossime settimane, segnalateci anche voi i post più apprezzati.
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Di Anakyn
E' molto superficiale ridurre la questione a "Federer rimane concentrato con minore continuità rispetto a Rafa, ergo è più debole di testa".
Ad un'analisi un attimino più approfondita, bisognerebbe lasciar da parte la retorica del "guerriero indomabile vs coniglio bagnato", per rendersi conto che in questo specifico match-up tecnico, la tattica che Federer deve imporsi richiede molte più energie mentali rispetto a quella impostata da Nadal.
Viceversa, lo spagnolo richiede molto di più al suo fisico rispetto allo svizzero.
Il game plan dello spagnolo è piuttosto semplice: nella stragrande maggioranza degli scambi (oserei dire sempre), si traduce col bombardare l'angolo sinistro del rivale con topponi di dritto.
Spesso è sufficente per far accorciare Federer (con conseguente controllo dello scambio) o indurlo direttamente all'errore.
E si noti che tale tattica non è particolarmente rischiosa, perchè il margine d'errore di un colpo del genere è piuttosto ampio... di conseguenza, poche energie mentali spese sia in termini di elaborazione del punto, sia di realizzazione del colpo.
Quando invece lo svizzero non permette a Rafa di avvolgere la sua ragnatela, o negli ancor più rari casi in cui riesce ad uscirne, il game plan di Rafa diventa "corro più che posso per recuperare i suoi attacchi, e se viene a rete mi gioco tutto sul passante" (fondamentale in cui Nadal eccelle).
Insomma, si tratta fondamentalmente di 2 opzioni di gioco, che oltretutto si interscambiano in funzione di come reagisce l'avversario, e non in base alla propria iniziativa.
Principale risorsa richiesta a sè stesso: pedalare & arrotare, fino a consumare l'avversario.
Bisogna rendersi conto che da un punto di vista strettamente mentale, questo tipo di strategia non è particolarmente esigente.
Per Roger il discorso è praticamente opposto.
Lui il punto se lo deve costruire solo ed esclusivamente con i propri mezzi, perchè l'altro corre più di lui, difende l'impossibile e soprattutto non regala praticamente nulla.
Federer sa perfettamente che in ogni singolo punto (o quasi) dovrà sfoderare qualche coniglio dal cilindro, e soprattutto sa che i conigli dovranno essere costantemente diversi l'uno dall'altro. Attenzione, perchè il nocciolo è tutto qui: lo svizzero non può affidarsi sempre alla stessa arma, perchè Nadal è in grado di prendergli le misure e arginarla; dovrà sempre variare, variare e variare ancora, senza mai permettere all'avversario di acquisire solidi punti di riferimento.
Durante ogni scambio, prima dovrà pensare a come non farsi intrappolare nell'angolo sinistro (mi sposto verso sinistra per girare attorno al rovescio? ma se lascio scoperto il lato destro e poi quello mi gioca il dritto lungolinea...), e poi a che strategia offensiva usare per realizzare il punto (botta di dritto? rovescio incrociato stretto? back profondo e poi scendo a rete? o attacco direttamente sul servizio?), stando attento a non usare sempre la stessa... infine, il punto successivo ricomincia tutto da capo, ed in aggiunta spesso e volentieri deve pure scrollarsi di dosso la frustrazione di aver magari appena giocato un ottimo scambio, che però si è concluso a favore dell'avversario.
Mentalmente parlando, è qualcosa di assolutamente estenuante.
Che, però, produce spettacolo senza precedenti...
Riassumendo: se Federer non riesce ad essere costantemente lucido nel corso del match e Nadal sì, non è perchè lo svizzero abbia meno risorse mentali, ma perchè le deve usare in quantità/qualità superiore allo spagnolo.
Sì, ci perde spesso.
Ma non perchè sia più debole di testa.
Redazione
"Da ragazzino, mentre giocavo un torneo Under 12, mi arrabbiai al punto di voler saltare la rete e correre verso il mio avversario. Mia madre scese in campo, mi afferrò per il collo e mi buttò fuori. Questo davanti ai miei amici e a una ragazzina di 13 anni sulla quale volevo fare colpo. Che figuraccia: gli amici me la rinfacciano ancora"
Andy Roddick
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