21/06/2011 23:44 CEST - interviste
Novak Djokovic (21 Giugno 2011)
N. Djokovic b. J. Chardy 6-4, 6-1, 6-1 - Traduzione e sintesi a cura di Tino Cianciotti
Domanda: Questa è la prima delle recenti edizione di Wimbledon in cui non ci si attende necessariamente una finale Nadal-Federer. Quest'anno ti sei intromesso nella loro rivalità. Cosa ne pensi? Sei amico di Rafa: questo cambia il tuo approccio alla sfida?
Risposta: Innanzitutto sono soddisfatto del mio esordio nel torneo. La mia performance odierna è stata molto buona, il servizio preciso. Le condizioni erano difficili per entrambi a causa del vento quindi ho tentato di essere preciso.
Rafa e Roger sono i favoriti per la vittoria del torneo perchè hanno dominato le ultime stagioni sull'erba. Poi c'è Murray, il favorito di casa, che sta giocando molto bene sull'erba. Certo, il mio approccio a questa edizione di Wimbledon è diverso perchè sto giocando il mio miglior tennis. Quindi credo molto di più in me stesso e nella possibilità di fare bene su questa superficie come faccio sulle altre. Ma è presto per parlare delle fasi finali del torneo e preferisco affrontare un match per volta.
D.: Hai ceduto solo 11 punti al tuo servizio. Ricordi di essere mai stato così dominante al servizio in un match al meglio dei 5 set?
R.: Non sono bravo con le statistiche ma credo sia uno dei miei match in cui il servizio è stato più dominante. Soprattutto sull'erba è necessario servire bene, in modo preciso ed efficace così da incassare tanti punti senza fatica e mettere pressione sull'avversario.
D.: Come ti rilassi durante il torneo? Giochi a golf?
R.: Quando il torneo inizia trascorri il tuo tempo in campo o a guardare tennis in tv per preservare energie e restare concentrato. Non hai tanto tempo libero. La cosa bella di questo torneo è che puoi trascorrere il tempo libero in una casa. Tanti tennisti restano qui, nei paraggi. Ci sono bei parchi e si respira aria pulita.
D.: Avresti preferito che a porti le domande al nostro posto ci fosse stata la Woznicki?
R.: Certo, ci divertiamo tanto insieme fuori dal campo.
D.: Durante il match avevi il ginocchio sinistro fasciato: è solo una precauzione?
R.: Si. La uso da inizio stagione, fin dall'Australia. Niente di preoccupante, solo precauzionale.
D.: Il tennis è uno sport in cui la i cicli della crescita sono importanti: credi, dentro di te, di essere pronto a vincere Wimbledon?
R.: Devo crederci ed essere ottimista. Non crederci sarebbe inutile.
D.: La sera in cui la tua striscia vincente ebbe fine uscisti a divertirti a Parigi. Ricordi cosa facesti? Sembravi sollevato dalla sconfitta.
R.: No, non fu un sollievo. E' lo sport: si vince e si perde. Fu deludente perdere il primo match dell'anno nella semifinale del Roland Garros, forse il match più importante della stagione. Ma doveva accadere prima o poi e mi ci è voluta un'ora, un'ora e mezza per superare la sconfitta e andare avanti. E' normale, noi tennisti dobbiamo abituarci alla sconfitta e, dopo tornei e tornei, abbiamo bisogno di riposo.
D.: Quest'anno hai battuto Nadal in 4 finali. Non ricordo di averlo mai visto perdere 4 finali. Questo ha cambiato le dinamiche dei vostri rapporti interpersonali?
R.: Siamo professionisti e in campo vogliamo vincere. Quindi è una grande sfida tentare di battere un grande rivale che è anche il numero 1 del mondo. Averlo battuto 4 volte in 4 finali è stato un traguardo straordinario. Ad Indian Wells è stata la prima volta in assoluto in cui sono riuscito a batterlo in finale. Ci avevo perso in finale tante volte ma le cose cambiano.
"Dare consigli a Na Li perchè ha alle spalle il peso di un'intera nazione? Veramente lei ha vinto uno Slam, quindi sono io che dovrei chiedere consigli a lei"
Andy Murray
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