24/06/2011 00:04 CEST - Wimbledon

Franci-Flavia, l'Italia che vince

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Nel giorno in cui soffia su trentuno candeline, Francesca Schiavone si fa un bel regalo approdando al terzo turno di Wimbledon: battuta in due set 7-5 6-3 la ceca Barbora Zahlavova Strycova n°55 Wta. La milanese si è presentata in versione diesel: all’inizio ha faticato prima di prendere le misure all’avversaria andando sotto 4-2. Man mano che la partita è proseguita, però, Francesca ha preso in mano il pallino del gioco mostrando la propria superiorità tecnica. Ora troverà l’austriaca Paszek (che ha superato l’americana McHale): 2-2 i precedenti, al primo turno di Wimbledon 2008 la Schiavone la spuntò 10-8 al terzo.

“Lei non mi dava ritmo - ha spiegato Francesca -, dovevo sempre spingere io, all’inizio è stato difficile, ma poi non mi sono lasciata scappare le occasioni. Un bel regalo di compleanno? Sì, ho ricevuto anche un bel libro da una fotografa giapponese mia amica, che ama l’Italia. Ma non ho tempo per festeggiare, non ho voglia di fare tardi, domani gioco ancora, farò festa con gli amici al ritorno da Wimbledon, come sempre. Ora avrò la Paszek: lei è una regolarista, spinge di rovescio, mentre di dritto fa più fatica”.

Francesca fatica a carburare e nel primo game si trova subito in difficoltà: sotto 0-40. annulla quattro palle break prima di cedere il servizio alla quinta. Mentre sole e nuvole si alternano sul campo numero 3, anche l’azzurra palesa alti e bassi, commettendo diversi errori gratuiti. La Zahlavova appare solida, a rete non se la cava male e vola 4-2: l’azzurra inizialmente non riesce mai a metterla in difficoltà nei suoi turni di servizio. Poi arriva la svolta: all’ottavo game la Schiavone si procura la prima palla break e la trasforma con una risposta vincente sottolineata da un ruggito: 4-4.

Il momento difficile sembra passato, anche se la milanese nei successivi due turni di battuta è costretta ad annullare un totale di tre palle break, l’ultima delle quali con un delizioso passante di rovescio, portandosi sul 6-5. La ceca serve per rimanere nel set e va subito 0-40: annulla tre set point (servizio vincente, dritto vincente ed errore di dritto di Francesca), ma alla quarta occasione crolla, mettendo in rete un dritto a campo aperto e consegnando il 7-5 alla nostra giocatrice.

Anche nel secondo set Francesca non parte benissimo, subendo un break nel terzo gioco, ma ottiene subito il controbreak e poi non rischia più. Sul 3-2 strappa ancora il servizio all’avversaria e mette il pilota automatico chiudendo il match con un bel dritto in contropiede. (Alberto Giorni)

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Kiss the rain. Bacia la pioggia. Come nel titolo di una canzone di successo di qualche anno fa, Flavia Pennetta ringrazia la sospensione del match, sul 4-3 nel primo set, che le ha fatto ritrovare il suo gioco. Da lì è stato tutto un monologo brindisino fino al 6-4 6-2 finale contro la russa Evgeniya Rodina.

Un passo evidente che si vede, si sente, si tocca rispetto al primo turno contro la Begu. La russa, ha spiegato Flavia, “ti fa entrare di più e serve un po’ peggio. Ma devi essere tu a a fare qualcosa perché se la lasci mettere i piedi in campo e comandare può fare molto male”.

Flavia ha cercato di essere propositiva, di non aspettare semplicemente dietro la riga di fondo che fosse l’altra a sbagliare. “Sono andata più a rete, ho ritrovato gli schemi con cui giocavo bene a inizio anno. Sono nuovi, mi danno più chance, ma è difficile applicarli quando non sei in fiducia”.

Il secondo set sarebbe potuto filare via ancora più liscio, con Flavia che per due volte, al di là dei due break, si è trovata 0-30 sul servizio dell’avversaria.

Flavia ha concluso la conferenza stampa promettendo che farà un regalo di compleanno a Francesca Schiavone. "Volevamo andare tutti a cena fuori", ha spiegato, "ma lei va a mangiare troppo presto". (Alessandro mastroluca)