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29/06/2011 21:40 CEST - Wimbledon

Ali Tsonga mette Federer al tappeto

TENNIS – Clamoroso sul Centre Court: lo svizzero crolla al quinto set con Tsonga 3-6 6-7 6-4 6-4 6-4: è la terza volta in carriera che perde dopo aver vinto i primi due set. Straordinaria prestazione al servizio del francese, che ha perso la battuta nel secondo game del match e poi non ha più concesso neanche una palla break. Da Wimbledon, Alberto Giorni

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Quando Roger Federer era avanti due set a zero, nessuno dei presenti sul Centre Court avrebbe scommesso un centesimo sulla sua sconfitta. E invece alla fine è stato Jo-Wilfried Tsonga a inginocchiarsi esultante sull’erba, per festeggiare un 3-6 6-7 6-4 6-4 6-4 che rimarrà una delle più grandi imprese della sua carriera. Il francese ha costruito il proprio capolavoro grazie a una superba prestazione al servizio: ha perso la battuta nel secondo game del match e poi non ha più concesso neanche una palla break al sei volte vincitore di Wimbledon. E’ solo la terza volta in carriera che Federer finisce sconfitto dopo essersi aggiudicato i primi due set e non era mai successo in uno Slam: i precedenti con Hewitt in Coppa Davis e con Nalbandian in finale al Masters.

Tsonga inizia con il piede sbagliato e gioca un secondo game sciagurato, in cui inanella un errore dopo l’altro, compreso un dritto in rete che consegna il 2-0 a Federer. L’elvetico appare subito in palla e si permette anche qualche ricamo, come un pallonetto di rovescio e una veronica che strappano gli applausi convinti del Centre Court. “Roger, you are a genius!”, grida un tifoso. Sul 3-1, però Federer è costretto a fronteggiare due palle break, annullate con un servizio vincente e un rovescio in rete del francese. Tsonga fa fatica a tenere l’alto ritmo imposto dall’avversario da fondocampo e prova ogni tanto a variare il gioco con il serve&volley, senza grandi risultati. Federer non perde un colpo e chiude il primo set 6-3 dopo ventisette minuti di gioco.

Tsonga esordisce nel secondo set con un doppio fallo e sembra un cattivo segnale, invece si riprende bene e porta a casa il primo game. Il match si fa più equilibrato, perché il francese serve bene e conquista i propri turni di battuta con una certa autorità. Federer lo chiama spesso a rete, ma lui non si scompone e mette a segno anche alcune pregevoli volée. Il punteggio segue l’alternarsi dei servizi e non si arriva mai ai vantaggi. Solo una volta Roger concede il 30-30, ma mette subito le cose a posto con un dritto in campo aperto e un servizio vincente. Ad animare la situazione ci pensa Tsonga che, sotto 5-4 15-0, è autore di uno spettacolare tuffo: non ottiene il punto, ma si consola con la standing ovation del Centrale.

Si arriva così al tiebreak, con Federer in vantaggio “ai punti”: ne ha persi solo cinque sul proprio servizio, mentre Tsonga nove. L’equilibrio viene spezzato subito: Tsonga inizia con una volée lunga, poi mette a segno due errori gratuiti e Federer vola 5-0, poi 6-1. Il francese dà il meglio di sé quando è troppo tardi; annulla i primi due setpoint con un gran dritto e una volée smorzata, ma al terzo si deve arrendere, quando lo svizzero mette a segno un dritto in contropiede che gli vale il 7-3 definitivo.

Ci si aspetta un terzo set rapido, invece Tsonga non ha nessuna voglia di alzare bandiera bianca. Si fa subito aggressivo e Federer ha i suoi problemi nel contenerlo. Sull’1-1, Roger va sotto 15-40 e cancella le due opportunità con un servizio vincente e uno stupendo dritto, poi però si deve arrendere; Tsonga si conquista una terza occasione e la sfrutta con un passante di dritto lungolinea, che tocca un pezzetto di riga come certificato dal Falco. Da quel momento in poi Tsonga non soffre mai nei propri turni di battuta e sul 5-4 va a servire per il set. Il game è ricco di emozioni. Il francese manca i primi tre setpoint (a causa di due errori e di un passante di rovescio di Roger), però al quarto chiude il set 6-4 grazie a un servizio vincente.

Sulle ali dell’entusiasmo, il transalpino diventa inarrestabile e inizia a martellare di dritto con una violenza pazzesca. Roger viene messo alle corde da “Ali” Tsonga e al terzo game è costretto a cedere il servizio dopo aver subìto l’ennesimo dritto a sventaglio. Il francese è in trance agonistica, non cede la battuta dal secondo game del match e si concede uno smash in salto per la gioia dei fotografi: 4-2. E al momento di servire per il set, non gli viene il “braccino”; anzi, spara un ace dopo l’altro e chiude 6-4.

Prima dell’inizio del quinto set, Federer esce dal campo per schiarirsi le idee. Ma i risultati sono pessimi: Roger continua a essere impallinato da fondocampo e Tsonga porta a casa il break nel game d’apertura. Jo-Wilfried non dà il minimo segno di cedimento e vola 3-1, mentre lo svizzero è con le spalle al muro. Avanti 3-2, il francese commette qualche errore e va sul 30-30, ma rimette subito le cose a posto con l’ennesimo ace: 4-2. Brividi al momento di servire per il match sul 5-4? Nessuno. Il servizio vincente finale è la firma di Tsonga sul suo capolavoro.

“E’ dura perdere oggi” ha detto Federer, “ma ha giocato un gran match. A parte il punteggio, credo di aver giocato una buona partita, sono soddisfatto del mio livello di gioco. Certo è dura uscire dal torneo così, ma qualche volta succede. Almeno, riconosco che Tsonga ha dovuto giocare una partita perfetta per battermi. Non mi ha dato chance. Per me è stata una bella partita, mi dispiace solo di non essere riuscito a portarla a casa”.
Federer ha detto che “mettermi questa alle spalle sarà più facile. Non so perché, anche se è arrivata in cinque set. E’ strano, ma non ho niente da rimproverarmi: non mi sento come uno che ha perso dopo essere stato in vantaggio di due set”.

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