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07/08/2011 22:19 CEST - MASTER 1000 MONTREAL

Rogers cup, tra ritorni e forfait

TENNIS - Il Master 1000 canadese inizia sotto buoni auspici, con i primi quattro giocatori del mondo che tornano in campo dopo quasi 1 mese di vacanza. Non mancano però gli esclusi eccellenti: tra gli altri Roddick, Ferrer, Soderling, Melzer, Ljubicic e Raonic. Tutti giocatori che possono essere mine vaganti sui campi in veloce. Stefano Broccoli

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Domani avrà inizio la Rogers Cup, tradizionale Master 1000 canadese sul cemento, che quest’anno si disputa nella città di Montreal. I “Fab four” saranno regolarmente al via, così come la maggioranza dei top 50. Il Master di Montreal, ha però perso in partenza diversi giocatori tra cui Andy Roddick, Ferrer, Melzer, Robin Soderling e il padrone di casa Milos Raonic. Tutti tennisti costretti a fermarsi per problemi di natura fisica, tutti accomunati da una certa attitudine sui campi veloci e quindi potenzialmente pericolosi.

Del ragazzo del Nebraska è stato detto pressoché tutto; si è lungamente parlato della sua evoluzione/involuzione di gioco che lo ha trasformato in un giocatore più completo in tutti i settori del campo ma non devastante sull’uno-due come ad inizio carriera. Lui ha saputo bene reinventarsi e trovare nuove motivazioni, giocando ancora ad un ottimo livello nelle ultime due,tre stagioni(il roddick di Wimbledon 2009 secondo molti è stato il migliore di sempre, mentre nel 2010, è tornato dopo 6 anni a vincere il torneo di Miami, prima di guadagnarsi la qualificazione al Master di Londra) Ma nell’annata in corso, il suo gioco è repentinamente sceso: tranne in qualche sparuto torneo,(l’atp 500 vinto in finale su Raonic)non si è più visto il solito Roddick, quello che pur non essendo più in grado di lasciarti fermo con il diritto , riesce a lottare su ogni palla. Anche nei tornei dello slam si sono susseguite quest’anno delle sconfitte con giocatori che in altri tempi avrebbe battuto,(con Wawrinka a Melbuorne, con F.Lopez a Wimbledon) sebbene gli sia spesso capitato di perdere nei major con giocatori inferiori. In virtù degli scarsi risultati, anche la classifica è impietosa con l’americano, che per la prima volta dal 2006,non è nella top 10 (attualmente è n.12 del ranking ma ad Aprile è sceso anche al n.14). Ora che ha inizio la parte di stagione a lui favorevole, si è messo il fisico a creargli ulteriori problemi, con un problema agli addominali che, come già detto lo terrà fuori dal torneo di Montreal. Per Cincinnati, Roddick spera di recuperare, stando agli aggiornamenti sul suo Twitter. Ed è verosimile pensare che farà il possibile per esserci, dovendo difendere la semifinale dello scorso anno. Ad ogni modo, i prossimi mesi saranno decisivi per l’americano; i punti da difendere ci sono ma c’è anche l’occasione di guadagnare qualcosa lì dove nel 2010, Roddick fallì completamente(lo scorso anno perse al secondo turno degli Us Open da Tipsarevic). A patto di ritrovare un livello di gioco più vicino al suo top.

 Anche Robin Soderling potrebbe star meglio, tennisticamente parlando. A dire il vero, il ranking ancora gli sorride (grazie a diversi tornei vinti, molti dei quali quando ancora nel suo box c’era Claudio Pistolesi) ma lo svedese è calato sensibilmente nei tornei più importanti. Soderling si è ben adeguato alla sua nuova dimensione di “top player”, e da un po’ è stabile ai piani alti della classifica. Ma qualcuno, dopo gli exploit parigini del 2009 e del 2010, e l’eccellente livello espresso negli altri slam, lo riteneva anche in grado di battere tutti i migliori e conquistare uno slam. In questo senso lo svedese è stato rimandato, per mancanza di quegli ulteriori requisiti tecnici e mentali richiesti per vincere un major. La collaborazione con Pistolesi è iniziata proprio con l’intento di colmare quel residuo ma significativo gap con i primi quattro, ma si è interrotta dopo circa 5 mesi per differente vedute su alcuni aspetti che non ci è dato sapere. La scelta di Frederik Rosengren appare più “conservativa” da questo punto di vista. Tornando all’attualità, lo svedese salterà gli Open del Canada per un problema al polso. La rinuncia non pesa tanto per la classifica, data la prestazione mediocre a Toronto nel 2010 ma nel resto della stagione dovrà difendere tanti punti, ragion per cui è necessario che Soderling torni a giocare a livelli molto alti.

Sarà stato ancor più difficile per Milos Raonic rinunciare al Master 1000 di Montreal, lui che è montenegrino ma canadese d’adozione. La crescita di Raonic è stata improvvisa: già nei primi tornei del 2011 ,con gli ottavi raggiunti in Australia, e il successo di San Jose in finale su Verdasco, è stato proiettato in palcoscenici fino ad allora sconosciuti, mostrando peraltro di saper gestire benissimo la situazione. Con l’inizio della stagione sul rosso e qualche problema alla schiena, l’attenzione sul canadese è calata ma in molti si attendevano un sua bella prova sui campi in erba, che esaltano il suo potente servizio. L’inizio dei Championships, è stato buono con la vittoria su Gicquel, ma il fisico lo ha condizionato di nuovo, costringendolo al ritiro nel secondo match per un problema all’anca. Infortunio per il quale Raonic ha subito un operazione e che lo terrà fuori dai campi per ancora 2 settimane. Il canadese, che conta di ristabilirsi in tempo per gli Us Open, si aggiunge quindi alla folta schiera di coloro che non parteciperanno al primo Master 1000 della Us Open Series tra cui figurano anche i nomi di Malisse, Ljubicic e Sam Querrey. Soprattutto Raonic destava una certa curiosità su questa superficie( più rapida di quella dei tornei americani primaverili): il suo servizio e il suo gioco aggressivo possono teoricamente mettere in difficoltà anche i big. Di certo, data l’età, le occasioni per tornare a giocare il “Canadian Open” non dovrebbero certo mancargli.

Stefano Broccoli

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