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17/08/2011 14:59 CEST - ATP CINCINNATI

Fognini non c'è, Blake ne approfitta

TENNIS - Fabio Fognini spreca una bella chance per arrivare agli ottavi, perdendo con l’esperto James Blake in due rapidi set e non riuscendo a confermare la tenuta mentale ammirata contro il serbo Troicki. Fabio cede il servizio al primo game e non riesce più a ricucire lo strappo. Nel secondo set finisce rapidamente sotto 4-0 e cede con un severo 6-4 6-2. Brave Blake, autore di un match impeccabile. Paolo Giua

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Cielo completamente azzurro e pubblico a stelle e strisce completamente schierato per l’ormai veterano James Blake che, per la prima volta ha affrontato il nostro n°1 Fabio Fognini, di ben 8 anni più giovane. Parte subito male Fognini: con tre errori davvero gratuiti (di cui un doppio fallo), cede subito la battuta nel game di apertura. Sul 2-0 Blake è protagonista di un piccolo momento di imbarazzo, quando ferma a metà un punto per chiamare Occhio di Falco, ma la palla in questione era terminata addirittura prima della riga di fondo campo. Nello stesso gioco Fognini deve già salvare una palla per il doppio break (e arriva anche il primo lancio di racchetta), ma Blake spedisce malamente il rovescio in rete, permettendo all’italiano di riavvicinarsi sul 2-1.
Lentamente Fabio inizia ad ingranare e appare più centrato sulla strategia da utilizzare, molto simile a quella di ieri nella partita contro il serbo Troicki: mantenere il ritmo dello scambio e cercare di spostare il più possibile l’avversario, ormai non più giovanissimo e quindi meno rapido di gambe, per impedirgli di sprigionare tutta la sua potenza nei colpi da fondo campo. Grazie a questi accorgimenti, sul 3-2 per l’americano, il ligure ha una palla break per ritornare in parità, ma non riesce a sfruttarla. Per il resto del set l’americano gioca con relativa leggerezza i turni di risposta, ma non concede praticamente nulla fino al 5-4 dove, complici due brutti errori di Fognini (e seguenti colpi di racchetta per terra), conquista ai vantaggi il game che gli vale il primo set.

L’inizio di secondo set è la copia esatta bel primo: quattro brutti errori, battuta ceduta a 0 e Fognini è già costretto a rincorrere l’avversario. Blake invece, ormai senza alcuna pressione, sembra sempre più in palla e mette a segno due aces nel game che lo porta sul 2 a 0. La partita ormai sembra essere sfuggita dalle corde dell’azzurro, che inizia a perdere la concentrazione e cedere alla frustrazione, cedendo nuovamente la battuta senza che Blake abbia dovuto fare nulla di particolare. Finalmente, sotto 4-0, Fognini riesce a mettere in campo qualche bel colpo e, con qualche difficoltà, riesca a vincere il primo game del parziale. Sotto 5-1 nel computo dei game, l’italiano deve già affrontare il primo match point sul proprio servizio, ma il dritto incrociato di Blake esce di poco e, complice l’aiuto del falco, Fognini tiene il game di battuta. La pratica è solo rimandata, perché Blake chiude con autorità la partita nel successivo turno al servizio, vincendo un match tutt’altro che lottato in soli 58 minuti col punteggio di 6-4, 6-2.

Davvero una brutta prestazione di Fognini, che spreca un’occasione d’oro e non conferma tutto il buono, soprattutto a livello mentale, che era emerso nella partita contro Troicki. Pur dovendo dar merito a Blake per aver condotto un ritmo di gara senza grandi sbavature, esclusi i primi game del match, il ligure ha commesso davvero troppi errori gratuiti (ben 30 a fronte di soli 17 vincenti) e non ha mai dato l’impressione di avere la mentalità giusta per poter recuperare l’incontro, o almeno per mettere difficoltà l’americano. Molto probabilmente il torneo di Blake terminerà qui, anche se, per un giocatore che si avvia al ritiro, è decisamente un buon risultato.

Paolo Giua

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