18/08/2011 03:51 CEST - L'OPINIONE DI RINO
Delusione notturna da Fognini
TENNIS - Il numero 1 azzurro fallisce la "Prova del 9". Dopo aver battuto Troicki al primo turno, si scioglie contro Blake in una partita giocata nella notte italiana. Si può anche perdere, ma il modo scelto da Fognini è il meno accettabile: alternava grandi giocate a vuoti paurosi e dava l'idea di stare in campo solo perchè obbligato. Una sconfitta per cui non si trovano spiegazioni o giustificazioni. Rino Tommasi
Non valeva la pena perdere un’ora di sonno per assistere alla partita che Fabio Fognini ha giocato a Cincinnati contro l’americano James Blake, ex top ten, ora precipitato al numero 90 ed avviato, a 32 anni, verso la pensione. Fognini era reduce da uno dei migliori risultati della sua carriera: la vittoria ottenuta al primo turno sul serbo Victor Troicki, numero 16 in classifica. Non avessi visto quella partita l’avrei ritenuto un risultato molto positivo, invece avevo avuto l’impressione che Troicki avesse molto contribuito con un atteggiamento rinunciatario, di qui la curiosità di una verifica.
Fognini mi aveva più volte illuso di poter diventare un giocatore importante anche se non mi sono mai piaciuti certi suoi atteggiamenti. Del resto lui ci aveva più volte fatto sapere che del giudizio della critica non gli importava nulla, quindi problema suo ed eventualmente del suo manager. Purtroppo l’esame Blake ha dato esiti molto negativi. Una partita, che sulla carta sembrava possibile, si può anche perdere ma c’è modo e modo. Fognini ha scelto quello peggiore. Basti dire che dopo aver perso il primo set per 6-4, Fognini si è trovato 0 a 4 nel secondo subendo un parziale di 16 punti a 1 in meno di 10 minuti. Sembrava che della partita non gli importasse nulla, indovinava un paio di rovesci d grande qualità ma li annullava con una serie di errori molto banali. In altre parole sembrava che stesse in campo solo perché obbligato e che non vedesse l’ora di andare sotto la doccia. Uno spettacolo deprimente per il quale, a distanza, non so trovare spiegazioni o giustificazioni.
Da Cincinnati, torneo femminile,due risultati contrastanti. Perfettamente accettabile la sconfitta di Roberta Vinci contro Nadia Petrova, che ora è un po’ scesa in classifica (n. 28) ma che qualche anno fa è stata addirittura numero 3. La Vinci veniva da una serie di brillanti risultati ed è stata costretta a giocare molti incontri impegnativi in pochi giorni . Incoraggiante anche la vittoria di Flavia Pennetta sulla Pavlyuchenkova che mi auguro restituisca alla nostra giocatrice un po di fiducia
Rino Tommasi
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