17/08/2011 14:46 CEST - Tennis Flash

I segreti della nuova Serena Williams

Quando Serena è a posto, la costante non muta: è sempre lei a prevalere. L'americana infatti, dalla sconfitta agli ottavi di Wimbledon, vanta all'attivo una striscia di 11 successi consecutivi con due vittorie consecutive (Stanford e Toronto, mai accaduto dal 2008) che l'hanno rilanciata immediatamente dalla 179esima alla 31esima posizione mondiale. E ieri contro la ceca Lucie Hradecka la storia è rimasta identica: 6-3; 7-6(5) in poco o più di 100 minuti. Tante sono state in questi anni le riprese repentine di Serena, ma stavolta sembra che ci sia stato più lavoro, al di là della mera riabilitazione o della ripresa degli automatismi in allenamento: tutti infatti hanno notato: "le gambe di Serena sono molto più snelle", oppure "Serena è molto più fredda in campo". La stella americana non smentisce in conferenza stampa: "E' vero sono meno emotiva in campo, anche perchè inizio a pensare che gridando si possano perdere molte energie utili per la partita. Non si tratta di non divertirsi più come prima, ma di godere in un modo diverso".
Quanto invece alla prima impressione, Serena attribuisce i rultati al lavoro svolto dal 2009 con Mackie Shilstone, dietista e nutrizionista di grande fama negli States: "Ho deciso di essere più in forma, e di dare una dimensione diversa al mio gioco. Mackie in questo mi ha molto aiutato, anche perchè ci troviamo molto bene insieme: lavora con intelligenza e questo mi piace". La Williams ha poi specificato alcuni dettagli del lavoro congiunto, molto simili a quelli che Shilston ha già sperimentato con il giocatore di hockey Brett Hull: "Abbiamo lavorato soprattutto sulla tenuta e la flessibilità dei muscoli chiave, rafforzandoli. Poi abbiamo cercato di migliorare la tattica, provando ad abbreviare il più possibile la durata degli scambi, che Mackie ritene debba andare dai 4 ai 10 secondi. Infine mi ha dato piccoli consigli su alcuni movimenti di gioco, come il servizio: su questo per esempio mi ha invitato a fare un respiro che poi mi aiuti nell'abbreviare il movimento, rendendolo più efficace".

Davide Uccella